OGGI VI DICO CHE… LA GRANDEZZA (INUTILE?) DI DON CHISCIOTTE

don_chisciotte“Proprio alla pazzia si devono le straordinarie avventure di uno dei personaggi che ha segnato la storia della letteratura mondiale. Il mitico Don Chisciotte potrebbe essere considerato l’eroe,per eccellenza, dell’inutilità… Tutte le sue imprese sono ispirate dalla gratuità, dall’unico bisogno di servire con entusiasmo i suoi ideali.” (Nuccio Ordine, “L’utilità dell’inutile”, Bompiani, 2013, edizione italiana  accresciuta  e rivista della prima edizione francese, Abraham Flexner, “De l’inutilité du savoir inutile”, Paris, Les belles lettres, 2013).

ATTUALIZZANDO… VORREI, OGGI, TANTI CAVALIERI ERRANTI.  ALMENO UNO!

leonardo sciascia

Vi consiglio di leggere il librino di Nuccio Ordine, anche se l’inutile (spesso solo apparente) non vi delizia quanto delizia e sublima me. Confesso anzi che mi lusinga il pensiero di poter essere un ometto donchisciottesco (un omone, considerando il mio rilevante peso). Più seriamente: mi piacerebbe vivere in un Paese diverso, al contrario di quello che è diventato oggi, intristito per tante ragioni e illividito in misere, quotidiane battaglie speculatrici, forse motivate dalle necessità di sopravvivenza, mi piacerebbe – sogno e dico – vivere in un’Italia illuminata da tanti cavalieri erranti, protesi al raggiungimento di traguardi ideali, attraverso sfide in apparenza inutili…   L’ultimo cavaliere errante che conobbi (amai e stimai) fu Leonardo Sciascia. Forse anche Craxi, il controverso Bettino (anche lui conobbi e amai e stimai) fu un Don Chisciotte dei nostri tempi. Voglio sempre condividere con voi le mie strane idee. Conoscete, sapete dirmi se esista, oggi, un ammirevole, incompreso Don Chisciotte? Se mi convincete, mi metterei laboriosamente al suo servizio come Sancho Panza (Panza fa anche rima col mio più elegante cognome, ed evoca il mio goffo ventre).

NEWS INQUIETANTI / LUCA DI MONTEZEMOLO PRESIDENTE DELL’ALITALIA…

luca cordero di montezemolo

Gaudeamus igitur! Ri-habemus Lucam! Viva il nostro Paese, che spalanca le porte ai giovani e al rinnovamento e privilegia la meritocrazia…

RENZI, QUEL MUSCOLO INQUIETO DELLA LINGUA…

matteo renzi

Ho fatto colazione ieri, nel gradevole ambiente della Galleria Sordi, con un’amica imprenditore, di gran successo, arguta e lucida. Non ne faccio il nome per non metterla in difficoltà. Mi ha detto: “Renzi ha un muscolo della lingua in continua agitazione, non riesce a tenerlo a freno… Parla, parla. Ma non dovrebbe pensare, prima di parlare?”. La battutaccia è divertente, ma direi che anche in questo il nostro premier conferma la sua straordinaria anomalia. Infatti, nel mondo politico, la lingua è utilizzatissima soprattutto per arruffianarsi con questo o quel potente, o per dire cose viscide e allusive. Renzi no: parla e parla, e abitualmente ormai se la prende con tutti. Gli altri farebbero bene a pensare, prima di parlare. Renzi, forse, farebbe bene, prima di parlare a non pensare…

SOFIA, CAPITALE DELLA BULGARIA / UN PAIO DI INDICAZIONI PER MANGIARE BENE

cesare al ristorante

Colpiti dal mio entusiasmo, dopo un breve viaggio in Bulgaria, alcuni lettori mi hanno chiesto ulteriori indicazioni su Sofia, per quanto riguarda i ristoranti. Ecco qui: Victoria e Raffy e aggiungerei anche Art Cafè Museum (il più economico). Ambienti gradevolissimi, servizio ai tavoli educato e impeccabile, ottimo cibo (carne eccellente, zuppe gustose e perfino pizze e focacce di buona qualità). Occhio all’aglio, se non vi piace, utilizzato in quantità industriale. Prezzi incredibili, quindici/venti euro per un buon pranzo – salvo vini e liquori, di solito costosi.

ANAS / SCANNI QUERELA, MA SAREBBERO PREFERIBILI PRECISAZIONI

giuseppe scanni

Ho appreso ieri sera che Giuseppe Scanni, 1949, brindisino di nascita e romano di adozione, ha deciso di querelarmi in conseguenza di quanto ho scritto in questo blog su di lui e sulla direzione centrale della comunicazione e dei rapporti istituzionali dell’Anas, di cui è responsabile. Sono stupefatto per due motivi. Il primo: ho pubblicato una lettera, che conteneva qualche affermazione pesante, che ho tagliato proprio allo scopo di evitare problemi giudiziari. Non voglio far riferimento, qui e ora, alla quantità di materiale giornalistico, a interrogazioni parlamentari, al Tapiro di “Striscia la notizia” e a quant’altro abbia investito negli ultimi anni il leader dell’Anas, Ciucci, e il suo direttore Scanni. Scanni mi contesta di aver pubblicato, senza prima aver controllato. Mi scuso. E però mi limito a dire che più volte, in questo blog, abbiamo chiesto come mai nel sito dell’Anas (di cui Scanni è responsabile) finalizzato ad informare utenti e cittadini, apparissero incredibili notizie vecchie di mesi, sullo stato delle autostrade. E mai, benché lo avessimo umilmente richiesto, abbiamo ricevuto uno straccetto di risposta. Perché? Il secondo motivo di stupefazione è professionale. Scanni mi definisce “giornalista conosciuto”: lo ringrazio. E io lo definisco uno specialista della comunicazione, con un ruolo di notevole responsabilità. Insomma, lavoriamo nello stesso settore. E allora perché querelare, quanto meno come prima, immediata replica? Dovremmo, prima di tutto, comunicare: nella più assoluta trasparenza. Non sarebbero, dunque, preferibili informazioni, puntualizzazioni, precisazioni, invece di scegliere la strada giudiziaria – senza chiarire nulla? Informo i lettori che oggi stesso scriverò sia al dottor Ciucci, sia al dottor Scanni, per chiedere risposte, che ovviamente pubblicherei qui, senza omissioni e tagli. Non è certo una questione personale, tra Scanni  e me, non ho il piacere di conoscerlo. Sono argomenti che interessano alla gente (dal sito ai costi sostenuti dall’Anas, in una stagione di spending review), sia questo blog sia Scanni, ne sono certo, siamo interessati a fare chiarezza.

TEATRO IN DUE BATTUTE / DOPO UN TRADIMENTO

teatro

Lei: – Porco diavolo, ma perché mi hai tradito? Lui: – Lascia stare i diavoli, abbiamo già tanti guai!

Lei: – E allora, porca puttana!

Lui: – In questo caso, è vero, le puttane sono molte, ma di solito portano piacere, e non guai. Perché insultarle?

Lei: – Vaffanculo!

Lui: Magari, averne la forza!…

(Cala il sipario, applausi dal fondo della sala).

 

 cesare@lamescolanza.com

 06.11.14