UNA INDISCREZIONE AL GIORNO…LE RAGAZZE GRASSE

In Mauritania vanno le donne grasse. Le madri, perciò, appena le figlie compiono sei anni, cominciano a ingozzarle di couscous e latte di dromedario. Gli uomini del vicinato vengono a vedere e si compiacciono delle loro dimensioni… La pratica viene detta gavage. La dieta si rinforza anche con gli ormoni che vengono adoperati in veterinaria. Una ragazza magra – è il concetto – testimonierebbe col suo aspetto della miseria in cui la famiglia l’ha costretti a vivere e non troverebbe mai marito [scuola.repubblica.it].

OGGI VI DICO CHE… IL PANE

“Questo nostro mondo umano, che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.”
(Pier Paolo Pasolini)

“I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l’acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca.”
(Epicuro)

“Il popolino ormai chiede a gran voce solo due cose: pane e divertimenti – atque duas tantum res anxius optat: panem et circenses”.
(Decimo Giunio Giovenale)

“Ci hanno insegnato la meraviglia/ verso la gente che ruba il pane/ ora sappiamo che è un delitto/ il non rubare quando si ha fame.”
(Fabrizio De André)

“La sua famiglia è così povera che in casa non c’è neppure un tozzo di pane. Benny è costretto a spalmare la marmellata sul giornale!”.
(Woody Allen)

ATTUALIZZANDO… FRANCIA O SPAGNA…

… basta che se magna! E ora si fa presto a dire “due forni”. Anche se, forse, pochi sanno come nacque, in politica, questa espressione. È una domanda che torna di attualità non solo per quanto riguarda le possibili scelte di Matteo Salvini, ma anche molto altro. E così rispondo ad amici e lettori che mi hanno espresso varie curiosità.

 

 

ANDREOTTI DIXIT

Comincio da Giulio Andreotti, che in un’intervista spiegò di avere inventato “i due forni” durante la crisi politica che portò alle elezioni anticipate del 1987. Ma altri giornalisti e storici fanno risalire il concetto alla fine degli Anni 50, ai primi Anni 60, quelli dell’avvento del centrosinistra. Andreotti incarnava la destra della Dc e i due fornai erano il Partito socialista di Pietro Nenni e il Partito liberale di Giovanni Malagodi. E all’occorrenza anche gli esponenti del Movimento sociale italiano. Erano gli anni in cui il morente centrismo cercò appoggi a destra, fino al governo di Fernando Tambroni, per poi virare a sinistra, con l’apertura al Psi.

A MONTECITORIO CON I GIORNALISTI

Giuseppe Loteta (Astrolabio, Messaggero) ricorda: “Quando Giulio Andreotti enuncia la teoria dei due forni eravamo in tre o quattro intorno a lui, alla buvette di Montecitorio. Lo fece con semplicità e con naturalezza, quasi non sapesse, ma lo sapeva benissimo, che le sue parole l’indomani avrebbero fatto il giro dei giornali quotidiani. Se debbo comprare il pane, disse, e ho nella mia stessa strada due forni, e uno di questi me lo fa pagare caro o mi dà un prodotto scadente, vado dall’altro”.

E OGGI CHI SCEGLIE IL PANE PIÙ CONVENIENTE

I suoi avversari sostenevano che Andreotti in fondo si inseriva nell’eterno, storico pendolo italiano: “Franza o Spagna, basta che se magna”. Cinico, pragmatico. Oggi i due forni riguardano Salvini: centrodestra o 5Stelle. E i 5Stelle: Lega o Pd, con liste civiche vaganti. E infine un po’ tutti: euro o no, Europa o no?

 

 

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