1. Bolsonaro rilascia Battisti. Come prevedibile, Jair Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile. Tra gli impegni espressi nella campagna elettorale, c’è anche quello di riconsegnarci il pluriomicida Cesare Battisti. 2. Piccinini in corsa per il Tg1 Alle varie e contraddittorie candidature per la direzione del più importante giornale italiano si aggiunge quella di Francesco Piccinici, oggi al timone di Fanpage. 3. Salvini rinuncia alla Tav? Secondo Luigi La Spina (in un editoriale su La Stampa) Matteo Salvini potrebbe fare un passo indietro e rinunciare al progetto dell’alta velocità. Per non esasperare i conflitti con Di Maio e salvare il governo.
OGGI VI DICO CHE… PAROLE E FATTI
“L’uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.” (Hermann Hesse)
“Sono fermamente convinta che una donna ha il diritto di giustiziare un uomo che l’ha stuprata.”
(Andrea Rita Dworkin, saggista statunitense)
“Non c’è bandiera sufficiente a coprire la vergogna di uccidere persone innocenti.”
(Howard Zinn, storico statunitense)
“Se la società rinuncia al diritto di infliggere la pena di morte, ricomparirà immediatamente il diritto alla difesa personale: la vendetta batterà alla porta.” (Johann Wolfgang Goethe)
ATTUALIZZANDO… LE MENZOGNE SU DÉSIRÉE
Leggo da Anteprima: “Gli arrestati mentirono sul mix di droghe date a Désirée. Dall’ordinanza con cui il gip ha disposto il carcere per i primi tre fermati per l’omicidio di
Désirée Mariottini, emerge che la ragazza è stata indotta dagli arrestati ad assumere il mix di droga. Le fecero «credere che si trattasse solo di metadone». In realtà Désirée, in piena crisi d’astinenza, assunse una miscela di psicotropi (Quentiax, Tolep, Aliprazolo Focus e Tranquilit) che le fecero perdere perdere ogni «capacità di reazione» consentendo ai violentatori di stuprarla a turno per ore. L’esame del Dna dovrebbe chiarire quanti uomini hanno abusato di lei.”
PENA DI MORTE?
Riconfermo la mia opinione: penso che sia opportuno ripristinare la pena di morte a due condizioni: nel caso che gli autori di alcuni efferati crimini siano individuati con assoluta certezza, senza possibilità di dubbio; e che non siano ipotizzabili pur minime attenuanti (come nel caso del massacro di Désirée).
LE OLIMPIADI A CORTINA E MILANO
Le
Olimpiadi 2026 si avvicinano a
Milano-Cortina. Rischia di arenarsi la candidatura di Calgary alle
Olimpiadi invernali per cui è in corsa il tandem italiano Milano-Cortina. Il sindaco della città canadese ha scritto una lettera al premier
Justin Trudeau, per chiedere che vengano aumentati i fondi stanziati dal governo in caso di assegnazione dei Giochi, in tutto 1,75 miliardi di dollari: «Se entro lunedì non troveremo un accordo, saremo costretti a ritirare la candidatura». La terza pretendente, Stoccolma, ha una nuova amministrazione, che ha fatto sapere di non voler investire sulle Olimpiadi. La mia – sommessa – opinione? Consiglierei di riflettere a fondo sui motivi per i quali in Canada sia considerato esagerato il finanziamento per l’avventura olimpica; e sul perché anche a Stoccolma non si abbia voglia di investire in una impresa del genere.
DA LEGGERE, GLI ARTICOLI MIGLIORI
Vi segnalo tre articoli, di straordinaria qualità giornalistica, che vi consiglio di leggere. Li trovate sul nostro sito
www.lamescolanza.com. Il primo è di
Luca Ricolfi sul
Messaggero: una lucida analisi delle difficoltà di frenare la disperante decadenza italiana. Il secondo di
Paolo Mieli, sul
Corriere: una dotta ricostruzione storica sull’abitudine di bollare come “fascista” gli avversari politici. Il terzo, ancora sul Corriere:
Ernesto Galli della Loggia sugli slogan ripetitivi, le frasi fatte e le parole vuote di
Zingaretti nella sua proposta di rilanciare il Pd.