RICORRENZE. NATI IL 28 MARZO

Dirk Bogarde, Cocco Bill, Francesco De Sanctis, Attilio Fontana, Lady Gaga, Amelia Rosselli, Santa Teresa d’Avila, Mario Vargas Llosa.
MORTI: Marc Chagall, Dwight Eisenhower, Eugene Ionesco, Sergei Rachmaninoff, Virginia Woolf.

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UN TESORO, L’ENERGIA GEOTERMICA

Siamo seduti su un tesoro: l’Energia geotermica. Perchè sarebbe importante sfruttare anche giacimenti di gas naturale di piccole dimensioni. Invece emettiamo solo inutili parole

Una delle obiezioni classiche all’utilizzo delle riserve italiane di gas naturale è che, una volta utilizzate e esaurite, non ne avremmo più. Il ragionamento è quello di tenere riserve per sempre, evidentemente, fino a quando non saranno inutili…! Questo non è esatto: il gas non è inesauribile, ma la ricerca e l’invenzione di nuovi giacimenti dipende dagli investimenti nella loro ricerca. Se si investisse si troverebbero nuovi giacimenti non conosciuti. Negli anni settanta si riteneva che non saremmo arrivati al duemila con il petrolio. Abbiamo superato quegli anni, e c’è ancora petrolio in relativa abbondanza.

RICONVERTIRE I POZZI…

C’è però un altro fattore poco conosciuto e considerato: molti di questi pozzi potrebbero essere rapidamente riconvertiti, dopo il loro esaurimento, in fondi di energia geotermica. Esistono diverse ricerche, anche italiane, come la seguente, che parlano dell’utilizzo già sperimentato in pratica, e in diversi casi, di riutilizzo a scopo di energia geotermica dei punti di estrazione esauriti per il gas naturale. 

LE DIMENSIONI DEGLI IMPIANTI

I pozzi da utilizzare sono quelli con temperatura del liquido iniettato pari o superiore a 70 gradi. Si tratta solitamente di quelli che giungono a una profondità di circa 3000 metri. Gli studi prevedono poi il riciclo delle acque immesse, per cui si tratta di un ciclo chiuso. Non si tratta di impianti di grosse dimensioni, ma di piccoli impianti , che quindi hanno senso se connessi in rete, e forniscono anche potenziale teleriscaldamento. Ci sono già esempi funzionanti, on shore, cioè sulla terraferma, ma nulla vieta di poter trovare soluzione che permettano di funzionare, su scala magari leggermente maggiore, off-shore.

I VANTAGGI DI UN POZZO ITALIANO

Quindi un pozzo italiano ha due vantaggi:

  • prima produce il tanto necessario gas naturale;
  • una volta esaurito, se ha  determinate caratteristiche, può essere riconvertito nella generazione di energia geotermica sotto forma di teleriscaldamento ed elettricità.

Da una ricerca di Soldi Alimondo e Scrocca, questa è la distribuzione dei pozzi attivi con temperature adeguate a 3000 metri.Quindi, se facessimo veramente i nostri interessi, estrarremmo il gas, con pozzi a due vie, per ottimizzare l’estrazione, e poi utilizzeremmo gli stessi scavi per estrarre energia geotermica? In eterno? No, per un periodo sufficiente a passare ad altre forme energetiche non  collegate agli idrocarburi. Vent’anni? Sarebbe più che sufficiente.

L’OSTACOLO DELLA BUROCRAZIA

Ovviamente un intervento del genere richiede un piano energetico, volontà, de-burocratizzazione e un uso intelligente dei fondi. Il superamento delle centinaia di vincoli burocratici in Italia è probabile come il ritrovamento di un unicorno: abbiamo un partito, il PD , che vive di trappole burocratiche, e una parte dell’intoccabile dirigenza burocratica se ne approvvigiona economicamente. Ci sarebbe perfino il PNRR, ma lo spendiamo in inutili amenità. (Grazie al canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.)

OGGI VI DICO…  LA BUROCRAZIA

“Odio la burocrazia, non l’ho mai sopportata. Ferma le cose e le persone da una vita creativa. È contro tutte le cose di cui si occupa la vita.” (Tim Burton)

“Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale, che trasforma un insorto in un burocrate.” (Giovanni Giolitti)

“La burocrazia è un meccanismo gigante mosso da pigmei.” (Honoré De Balzac)

“La burocrazia è lo Stato immaginario accanto allo Stato reale, è lo spiritualismo dello Stato.” (Karl Marx)

“La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere.” (Max Weber)



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