RICORRENZE. NATI IL 5 LUGLIO

Phineas Taylor Barnum, Il bikini, Jean Cocteau, la pecora Dolly, Alberto Gilardino, Milo Infante, Giancarlo Magalli, Gianfranco Zola.
MORTI: Georges Bernanos, Aldo Garzanti, Salvatore Giuliano, Giuseppe Gonella, Ugo Gregoretti, Enrico Manca, Mauro Mellone, Cesare Mori, Porfirio Rubirosa, Joaquín Navarro Valls.


L’ONOMASTICO DI OGGI, 5 LUGLIO

S. Antonio Maria Zaccaria nacque a Cremona sulla fine dell’anno 1502. Compi i primi studi nella sua città, poi si recò a Padova per studiare filosofia e medicina. La sua scienza fu pari alla sua santità.


GIUDIZI SU CONTE E SPERANZA

Su Conte un lettore mi fa i complimenti e io ricambio dandogli ragione su Speranza. I giornalisti, anche se non lo ammettono, sono molto vanitosi? Io sì! : ho ricevuto una splendida lettera dal signor Paolo Diodati, che mi attribuisce un lusinghiero 110 e lode, e ne sono fiero. “Caro Cesare, lettore de La Verità sin dai primi numeri, apprezzo la squadra di firme eccellenti messa su da Belpietro. Tra gli articoli impeccabili  sulla spettacolare rottura rusticana Conte-Grillo, ritengo che il suo breve commento abbia la migliore e realistica impostazione. Ci vorrebbero i De Filippo, Totò, Tognazzi, Sordi, De Sica….  per descrivere quella che lei chiama una “commedia all’italiana”. Perfetta la descrizione di Conte come… l’imbucato. Quanto alla tragedia del Covid, inizialmente affrontata dall’Imbucato come capo del governo e da Speranza neo ministro purtroppo riconfermato, dal curriculum bianco e già descritto nel 2017 come l’Asino di Buridano.


IL PREMIO ASINO D’ORO

Cosa possono fare i cittadini che vivono questa tragedia incredibile? Nel mio piccolo, nell’ambiente scientifico dove sono vissuto, dal 2007 di fronte alle mafie ad alto livello che pubblicano affermazioni indifendibili e si rifiutano di pubblicare rettifiche, ho istituito il Premio Asino d’oro.


SPERANZA, MA CON TRE LIMITI

Per il 2020 lo abbiamo assegnato a Roberto Speranza, per aver consigliato, da “confuso, disorientato, antiscientifico” (definizione di Matteo Bassetti): 1) a non eseguire autopsie nel periodo emergenziale, 2) a insistere con la ricetta “Tachipirina e vigile attesa” 3) per non aver voluto ricevere delegazioni di medici che avevano trovato il modo di curare a casa con anti-infiammatori i colpiti dai primi sintomi del covid (il confronto è il motore della Scienza). Tre decisioni antiscientifiche, incompatibili con la carica di Ministro della Salute…”. Per una volta non rispondo: grato per i complimenti, sul Covid sono d’accordo.


SCRIVE RASPELLI: COME COMINCIÒ LA MIA CARRIERA

“Buongiorno ed in bocca alle balene. Ieri sera ho mandato un lungo comunicato e due link con un mare di foto per una data che appartiene alla mia vita. È il racconto in prima persona del mio primo giorno da giornalista (praticante) in via Solferino 28, al Corriere della Sera, giusto 50 anni fa, il 26 luglio 1971. Spero possa interessare anche professionalmente. Grazie per la paziente attenzione, un abbraccio, Edoardo Raspelli.”


QUELLA FOTO CON ME E TOGNAZZI

Raspelli, per me, ha aggiunto: “Grazie a chi ha cambiato la mia vita: TU… Un abbraccio, con amicizia ed affetto. Nel RASPELLIMAGAZINE uscito giovedì (ed anche nel link del comunicato) c’è la fotografia del mio cuore: tu, Tognazzi, io..”


A EDOARDO HO CAMBIATO LA VITA

Ho scoperto il talento di molti ragazzi e li ho lanciati nel giornalismo. Buttavo nel cestino i curriculum che mi portavano e li invitavo a chiacchierare per una mezzoretta. Dopodiché li congedavo o li assumevo (altri tempi!). Un caso particolare fu quello di Raspelli: era già assunto nel giornale che dirigevo, in cronaca. E gli cambiai la vita. Avevo in mente di lanciare una rubrica di critica gastronomica senza fronzoli, di rigorosa (e onesta) informazione. Glielo proposi ed Edoardo entusiasticamente accettò: cominciò raccontando – severamente – i più importanti ristoranti milanesi. A poco a poco diventò il più stimato, e temuto, critico gastronomico. Parlo di cinquant’anni fa e di cinquanta (al minimo, per lui e anche per me) chili fa.


OGGI VI DICO… LA GASTRONOMIA

“Cucinare non significa solo leggere una ricetta: è una questione di sensibilità, di rispetto degli ingredienti e dei tempi di preparazione”. (Antonino Cannavacciuolo)

“È un errore condannare la gastronomia. La cultura dipende dalla gastronomia. L’unico tipo di immortalità che desidero per me sta nell’inventare una nuova salsa”. (Oscar Wilde)

“Cucina non è mangiare. È molto, molto di più. Cucina è poesia”. (Heinz Beck)

“Fate lavorare la fantasia, oltre le mani, questo è il mio pensiero, anche in cucina”. (Sophia Loren)

“Ci sono molti galantuomini che darebbero fuoco a una casa se non avessero altro modo per cuocersi la cena”. (Voltaire)





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