RICORRENZE… NATI IL 14 MAGGIO

Kate Blanchett, Sofia Coppola, lo Stato di Israele, George Lukas, Valeria Marini, Tim Roth, Scialpi, Robert Zemeckis, Mark Zuckerberg
MORTI: Enrico IV di Francia, Emma Goldman, Rita Hayworth, B.B. King, Frank Sinatra, August Strindberg, Giovanni Vailati, Tom Wolfe

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… MARCO AURELIO

Lei ha avuto un infarto a 28 anni, ha assistito a lungo la sua compagna dell’epoca, poi morta di cancro. E due anni fa ha avuto un ictus. C’è un testo filosofico che l’ha accompagnata in questi momenti così drammatici?
«Sì, i Pensieri di Marco Aurelio. Ma quando ho avuto l’ultimo infarto stavo troppo male per leggerlo nella versione cartacea. Allora mettevo l’i-Phone sul petto e ascoltavo la lettura fatta da un attore. Una volta spente le luci nell’ospedale, il filosofo parlava solo a me». (Michel Onfray a Leonardo Martinelli, La Stampa).

OGGI VI DICO…L’IGNORANZA

“Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza.” (Leonardo da Vinci)

“L’ignoranza è la madre di tutti i crimini. Un crimine è, prima di ogni altra cosa una mancanza di ragionamento.” (Honoré de Balzac)

“Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.” (Socrate)

“La pubblica opinione è un tentativo di organizzare l’ignoranza della gente, e di elevarla a dignità con la forza fisica.” (Oscar Wilde)

“Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà.” (Friederich Nietzsche)

SORRISI, SMORFIE, LACRIME… E LA SAGGEZZA?

“La saggezza ci arriva quando non ci serve più”
(Gabriel García Márquez).

 

 

 

ATTUALIZZANDO… NON SO NIENTE!

Quanto sono ignorante! Non so proprio niente di ciò che mi sta intorno,neanche delle mie ciabatte. Diciamo la verità: in queste settimane di clausura avremmo potuto imparare una montagna di nuove nozioni. Molti di voi certamente, amici lettori, cari e pazienti, ci sono riusciti. Io, ahimè, zero. Anzi ho scoperto di essere proprio ignorante. L’altro giorno mi sono svegliato e Mimmina (così chiamo la mia depressione) mi ha indotto a una riflessione semplice e cruda: “Parli sempre di robaccia filosofica”, mi ha detto “di psicologia, libri, film, amore e amicizia, perfino di Dio e di fede, ma non pensi mai a quanto sei ignorante? E noioso? Non sai niente di ciò che ti sta intorno!”

NIENTE, PERFINO DELLE CIABATTE

Difficile dare torto a Mimmina, la mia compagna di vita più assidua. Ok, mi guardò intorno. A cominciare dal mio letto non so niente, ho subito pensato: neanche quanto costa e quando è stato inventato. Idem per lenzuola, cuscini, federe. E le ciabatte, il comodino, la lampada. E il comò? Zero, virgola zero. Poi sono andato in bagno e ho pensato: chissà come riescono, gli idraulici, a far uscire da un rubinetto l’acqua calda e dall’altro quella fredda. Un idraulico, anche un principiante, è più utile di me, per la società.

MI RIMETTO ALL’INDULGENZA DEI LETTORI

Poi, recuperando un minimo sindacale di combattività, ho pensato: cara Mimmina, cari idraulici, siamo andati sulla luna e tra poco qualcuno scoprirà il vaccino contro il Coronavirus, però nessuno ha inventato uno sciacquone che non faccia rumore. Ma non sono riuscito a consolarmi. Non metto piede fuori casa dal 6 marzo, se ricordo bene. Più di quaranta giorni. Avrei potuto dedicare un giorno allo studio del letto, un altro al comò, un altro perfino allo sciacquone. Invece, niente. Non solo non so nulla, ma non ci ho minimamente pensato. Ignoranza totale. E Mimmina era trionfante, di fronte alla mia riflessione (anche della depressione so pochissimo, al di là delle mie private inquietudini). Non mi resta che rifugiarmi nell’indulgenza, come sempre, di chi mi legge. Che dite, comincerò a studiare la storia delle ciabatte?

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