RICORRENZE. NATI IL 21 GIUGNO

Benazir Bhutto, Manu Chao, Nino D’Angelo, William del Galles, Gottfried Wilhelm Leibniz, Enzo Maiorca, Ian McEwan, Michel Platini, Jean Paul Sartre
MORTI: Luigi Gonzaga, Niccolò Machiavelli.

GRANDI PERSONAGGI E AMICI, CHE AVREI VOLUTO FREQUENTARE DI PIÙ

Un rimpianto nella vita? Eccolo. Non aver frequentato di più alcuni straordinari personaggi, che generosamente mi diedero la loro amicizia. I pentimenti forse no, ma i rimpianti di certo esistono nella vita di tutti noi. Me lo scrive la lettrice, Agata Perazzi, da Firenze, chiedendomi se sia oggi dispiaciuto, quanto a rimpianti, per qualcuno o qualcosa. Rispondo con sincerità, sono domande che non si possono eludere. Mi riferisco non tanto alla mia vita privata, ma soprattutto alla mia lunga carriera di giornalista. Pubblicai il primo articolo su un giornale genovese quando avevo 14 anni, da allora in 65 anni di mestieraccio ho conosciuto centinaia di personaggi interessanti, decine di importanti e “solo” pochi che considero di qualità indiscutibilmente superiore.

GHIRELLI, OTTONE, MONTANELLI…

Vi faccio i nomi, visto che ho promesso di essere sincero. Per quanto riguarda il giornalismo: i miei due maestri, Antonio Ghirelli, per me simile a un padre, e Piero Ottone, intransigente nell’imporre i suoi valori (in primis, separare le notizie dai commenti). Aggiungo Indro Montanelli, che mi diede la storica intervista con cui annunciava l’intenzione di lasciare il “suo” Corriere – criticandone la linea politica – e di fondare il Giornale.

PERTINI, COSSIGA, MANCINI, ANDREOTTI, PANNELLA, CRAXI. E LETIZIA MORATTI

Nell’elenco, per la politica, ci sono due ex presidenti della Repubblica, Sandro Pertini e Francesco Cossiga, ma anche Giacomo Mancini, Giulio Andreotti, Marco Pannella e Bettino Craxi. E Letizia Moratti, la mia Thatcher personale.

DA ALDA MERINI A SCIASCIA, MANTOVANI E PERRUCCI, PELLEGRINI, D’ANGELO E ROMEO

Poi, desidero citare la “mia” grande e infelice poetessa Alda Merini, torturata e perseguitata. E ancora: Leonardo Sciascia, l’intellettuale più libero e indipendente di mente. Tre imprenditori: i petrolieri Paolo Mantovani (lo avrei voluto alla guida del Genoa!) e Gian Angelo Perrucci, coraggioso e instancabile. E un uomo eccezionale, un benefattore, Ernesto Pellegrini. E l’avvocato Andrea D’Angelo, per intelligenza, onestà e competenza. Il medico Franco Romeo, cardiologo stimato nel mondo. Ebbene, il mio rimpianto è di non averli frequentati di più. E mi chiedo a volte perché mi abbiano accordato stima e affetto.

OGGI VI DICO… LA STIMA

“Un cuore comprensivo è tutto, è un insegnante, e non può essere mai abbastanza stimato”. (Carl Gustav Jung)

“La stima è come un fiore, che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna”. (Giacomo Leopardi)

“Non ho mai saputo come si possa separare la stima dall’affetto”. (Jane Austen)

“La stima ha fondamento su qualche preferenza e stimare tutti è lo stesso che non stimar nessuno” (Molière)

“Gli uomini hanno poca stima degli altri, ma non ne hanno molta neanche di sé stessi”. (Lev Trockij)





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