RICORRENZE. NATI IL 16 NOVEMBRE

Jean Baptiste D’Alembert, Joaquín Navarro Valls, Tazio Nuvolari, Totò Riina, Josè Saramago, Mario Soldati.
MORTI: Bruno Cicognani, Clark Gamble, Carl von Clausevitz, Ciccio Franco, Marcello Gavio, Nando Gazzolo, Georges Marchais, Roberto Risso, Flo Sandon’s.


VITA DA CARLO. LA CASA

La casa di Carlo Verdone, nella serie “Vita da Carlo” non è la vera casa di Carlo Verdone. La serie, che ha ottenuto un ottimo successo sulla piattaforma Prime Video, è stata girata presso il Teatro 2 degli studi di Videa, a Prima Porta. Lo scenografo Giuliano Pannuti, dopo un attento studio, ha dato vita “alla casa ideale” dove per circa un mese è stata girata la serie. 
“Di vero non c’è nulla – racconta Pannuti -. Gli arredi sono stati noleggiati mentre alcuni comprati, ma anche i premi che si vedono sono stati riprodotti. Il risultato finale è un mix tra le vere case di Carlo a Roma e in campagna e, per ricrearle, ho preso spunto partendo da alcuni dettagli che avevo notato”. 
Di vero, invece, c’è la terrazza che in molte scene vede protagonista Carlo mentre si riappacifica con il silenzio a causa del caos dovuto dalla “scelta” di candidarsi a sindaco della Capitale. Sebbene, però, la terrazza esista davvero non è quella che utilizza il comico nella sua vita. “La terrazza è di un condominio vicino a Monteverde e ci piaceva l’idea di avere quella vista su Roma – continua Pannuti -. Una delle vere case di Carlo non è distante da quella terrazza, quindi indicativamente abbiamo dato l’idea di cosa Carlo veda tutti i giorni”. 
Vita da Carlo è stata distribuita da Prime Video lo scorso 5 novembre e racconta le vicissitudini della vita di Verdone dopo la scelta, non proprio personale, di candidarsi a sindaco di Roma. Nulla di ufficiale, ma la seconda stagione della serie sembra scontata anche grazie all’ottimo successo a livello di audience. 
“La casa ora è smontata ed è in un capannone qua vicino”, conclude Pannuti. “Quando l’abbiamo ideata, considerando che sarebbe stata il set principale della serie, abbiamo pensato al suo riutilizzo per successive stagioni che, visto il successo, spero proprio che si facciano”.  
Una scoperta, quella del set al posto della casa, che ha lasciato i tanti che speravano che quella fosse la vera casa di Verdone a bocca aperta, tanto che a telecamere spente Giuliano racconta: “Proprio ieri ho sentito Carlo al telefono che mi ha detto che in molti sono sconvolti per la “casa-non casa” e anche io devo ammettere che sto facendo tantissime interviste proprio per questo motivo. Ma del resto non è mica la prima volta che creo una casa per un film…”. A conferma di questo, lo stesso Carlo Verdone ha pubblicato sui social un video nel quale racconta che “la casa non è la mia, ma è stata disegnata dal mio scenografo Pannuti. Mi ritrovo molto nel risultato finale, tanto che la sento un po’ come casa mia”. 

LA MALATTIA DI VERDONE

Un attore comico che, come lui, ce ne sono davvero pochi in Italia. Dietro le mille risate che ci ha fatto fare, Carlo Verdone ha saputo mettere al centro dell’attenzione anche i drammi vissuti nel quotidiano di ognuno di noi. Un grandissimo interprete che, negli anni, ha sempre cercato di far trasparire una comicità leggera relativa a situazioni a volte spigolose.
Lui stesso, in un’intervista, rivela che nella sua vita ha raggiunto diversi successi che lo hanno reso l’uomo di oggi. Ne è pienamente cosciente, ma in cuor suo sa anche che non è sempre stato tutto facile come possa apparire dal di fuori. Se per certi versi è stato sempre molto fortunato, per altri invece ha avuto diverse difficoltà.

IL DIVORZIO CON GIANNA SCARPELLI

Tra di questi il divorzio con la moglie Gianna Scarpelli, fu uno dei più drammatici. “Fu brutto, ma Gianna si dimostrò speciale. Accettai ogni decisione senza fiatare e poi alla fine della liturgia lei si avvicinò: ‘Che fai quest’estate? Parti? Hai programmi?’. Finì con una vacanza in Sardegna tutti insieme”.

CARLO VERDONE E LA MALATTIA DEGENERATIVA

Questo è quello che è accaduto all’udienza dove Verdone e la moglie si sono separati. Lui, arrivò in aula senza nessun avvocato e fece scegliere ogni condizione alla ex moglie. Tuttavia, per quanto questo sia stato indubbiamente un momento molto difficile, ha vissuto un vero incubo con sua madre. Lui l’ha sempre dipinta come la persona più importante per lui.
L’attore ha più volte raccontato di come ti logori dentro vedere che, un genitore che ti ha dato la vita, ogni giorno peggiora sempre di più. Confessa che, in questi casi, cambia poco se sei molto famoso. Si tratta di una condizione che può colpire chiunque indistintamente.
“Quando mia madre si è ammalata di una sindrome neurologica rara e spietata per me furono quattro anni di merda. Era la persona a cui volevo più bene al mondo, la vedevo sfiorire e il solo guardarla mi faceva disperare. Era arrivata a pesare 39 kg”. Una malattia degenerativa che non ha lasciato scampo alla sua povera madre che, un giorno, si è spenta.
Carlo Verdone parla di una sofferenza della mamma che non riusciva più a sopportare. Lui provava un dolore incredibile nel vederla in quello stato, addirittura da arrivare a pensare che la morte era l’unica soluzione per farla smettere di soffrire. Il dolore per un figlio che non se ne andrà mai.


OGGI VI DICO… LA FINZIONE

“La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare.” (Cicerone)

“Non siamo mai così poco liberi come quando tentiamo di recitare.” (Oscar Wilde)

“Non c’è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.” (Nathaniel Hawthorne)

“Quando la necessità ci costringe a usare parole sincere, cade la maschera e si vede l’uomo.” (Lucrezio)

“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.”
(Luigi Pirandello)

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