OGGI VI DICO CHE… IL SARTO E IL GOBBO

“Se il cliente è gobbo,  il sarto dovrà disegnare il vestito, e cucirlo, seguendo la linea della gobba” (Una battuta attribuita a Giovanni Giolitti).

ATTUALIZZANDO… IL SARTO È  RENZI, QUALE GOBBO AL QUIRINALE?

Matteo Renzi2

La battuta di Giolitti, cinica ma realistica, ogni tanto rispunta nel dibattito politico, e questa volta è stata rilanciata in occasione delle grandi manovre in corso per l’elezione del presidente della Repubblica. Non ricordo chi abbia tirato fuori per primo la citazione in questi giorni, poi è stata ripetuta più volte… Quando una battuta è buona, non si resiste alla tentazione di utilizzarla: eccomi qui anch’io, non sono il primo, ma non sarò neanche l’ultimo. Non v’è dubbio che il sarto sia Renzi: vuole esserlo, deve esserlo, nella bottega politica al momento comanda lui, anche se nel retrobottega una folla eterogenea cerca di fargli fallire la trama, l’ordito e il cucito. Ma il gobbo predestinato per il Quirinale, chi è? Qui mi limito a dire che non mi piace l’applicazione giolittiana. Per forza gobbo dovrà essere il cosiddetto primo cittadino, successore di Napolitano? Non mi sembra una buona aspettativa per noi italiani; mi sembra un approccio irriverente per i numerosi candidati, per la verità quasi tutti la gobba ce l’hanno e proprio per questo non dovrebbero essere presi in considerazione.

 

DRAGHI HA LA SCHIENA DRITTA, È IL NOME IDEALE

mario draghi
Quanto a me, chi mi segue si sarà stufato di leggere che il candidato ideale c’è, ha la schiena dritta, sarebbe al Quirinale l’uomo giusto al posto giusto. Si chiama Mario Draghi. È troppo importante e ingombrante?

 

LA GRANDE OCCASIONE DI RENZI

Renzi-Draghi

Dicono che Draghi non sia una candidatura gradita a Renzi perché lo oscurerebbe. E del resto Draghi, che è intelligente, ha fiutato l’aria improvvida e si è chiamato fuori dalle schermaglie, assicurando ripetutamente di non essere interessato. Per non finire sulla graticola indecente, dove si arrostiscono i nomi più improbabili (meglio essere candidato improbabile e inattendibile, e infine per fortuna trombato, per i tanti omuncoli che infestano la scena politica, piuttosto che non essere citato affatto). Pensi che Renzi si trovi di fronte a una magnifica occasione, per cambiare verso all’Italia e diventare il premier dei nostri sogni. E cioè far eleggere al Quirinale un grande personaggio, che possa essere utile a lui e a tutti, anziché un candidatuccio di comodo, gobbo e anche miope, svilito e avvilente, insignificante nel mondo ma anche nel Colle e immediati dintorni.

RICORDANDO ANDREOTTI / E SE IL GOBBO DIVENTASSE SARTO?

Giulio Andreotti
Non è un pensiero assurdo. E anche su questo Renzi farebbe bene a riflettere. Nella bottega si potrebbe inserire un gobbo furbo, e farsi sarto. Non per conquistare il Quirinale, ma per orientare la votazione e far eleggere chissachi e chissà come. C’è un precedente protagonista, il gobbo più famoso della storia politica italiana: Giulio Andreotti, all’epoca giovanissimo, aspirante erede di De Gasperi. Fu lui a guidare l’elezione di Gronchi, successore di Luigi Einaudi. Una scelta sciagurata, il trionfo del compromesso, a sorpresa. Gronchi fu eletto con la somma dei voti più diversi e contraddittori. Renzi non era nato, ma queste cose le sa bene; se non le sa, comunque ha il naso ben dotato per avvertire il rischio. Quanto al gobbo/sarto Andreotti, sappiamo che in seguito tentò tante volte di farsi eleggere, ma (purtroppo) non ci riuscì. La sua gobba era tanto evidente che risultò sempre facile ai nani e alle ballerine, ai cortigiani, e ai suoi antagonisti, silurarlo puntualmente.

QUIRINALE/ CERASA. POTRESTI (DOVRESTI) DIVULGARE…

Claudio Cerasa

Tra i narratori e analisti di politica, le mie preferenze vanno a queste due firme: per la vecchia generazione, Stefano Folli, ex direttore del Corriere, poi editorialista al Sole 24 ore, oggi a La Repubblica; tra i giovani il migliore é Claudio Cerasa del Foglio. Vicino a Renzi, ma non sottomesso. Informato, acuto, pignolo. Troppo bravo. Tanto bravo che ha già assunto il vizietto di Ernesto Galli della Loggia, di un Panebianco qualsiasi: scrivere in cento righe quello che si potrebbe dire in cinque. Cerasa (lo seguo) sa, può e dovrebbe sintetizzare: ha le qualità del divulgatore. Sabato – il Foglio del sabato è un gioiello editoriale – mi sono tuffato su un suo articolo quirinalizio, ne sono uscito stordito. Ho contato un periodo di 21 (dico ventuno) righe, prima di arrivare a un punto. Neanche Della Loggia e Panebianco, in tandem, ci riuscirebbero! Claudio, ravvediti: sei il miglior fico del bigoncio, in un bigoncio – il Foglio – che di fichi prelibati ne propone tanti. Non autodistruggerti. Ti sarebbero bastate le due righe finali per dire ciò che pensi. “Salvo gli errori di Renzi, il patto del Nazareno regge, è davvero difficile sabotarlo.

PISA, 30 GENNAIO: APPUNTAMENTO CON GUBITOSI

Luigi GubitosiRicordo che la nostra rivista L’attimo fuggente, in collaborazione con Marco Luci, le università di Pisa, il Comune e la Fondazione Arpa organizza quattro eventi: personaggi di rilevanza nazionale, a confronto con decine o centinaia di giovani. Il primo sarà Luigi Gubitosi, alle 16.30 nel Palazzo dei Congressi, via Matteotti 1.

cesare@lamescolanza.com

 19.01.15