“Se hai un problema che deve essere risolto da una burocrazia, sick ti conviene cambiare problema”. (Arthur Bloch, “La legge di Murphy II”, 1980)
ATTUALIZZANDO… L’UTILITA’ (ANTISTORICA) DELLE REGOLE
Provo ancora una volta ad andare contro corrente. Tutti se la prendono con la burocrazia, allargando il tiro contro tutti coloro che svolgono un pubblico impiego, allargando il tiro ulteriormente contro tutti coloro che indossano una divisa. Mi associo, nella maggior parte dei casi, anche a me tante volte è successo di imbattermi contro l’ottusità di qualche tipaccio a uno sportello o la testardaggine di funzionari ligi al presunto dovere, senza una pur minima apertura mentale. Però… si fa presto a sparare addosso alla burocrazia, facendo (frase fatta, chiedo scusa) di ogni erba un fascio. Così come è opportuno distinguere l’erba buona da quella velenosa, ci sono anche molti burocrati intelligenti e perfino impiegati che non si limitano a scaldare la sedia con le chiappe. E poi, alla radice, non dimentichiamo che la burocrazia ben organizzata è fondamentale per le relazioni sociali. Qual è il più grave difetto? A mio parere, sono due: la lentezza compulsiva che incide molto sui bilanci economici; un istituzionale conservatorismo, che impedisce o comunque frena ogni forma di innovazione e modernizzazione. Ed esiste un indiscutibile pregio? Sempre a mio discutibile parere, si: ci aiuta, sia pur a volte fastidiosamente, a rispettare le regole. E qual è la percentuale degli italiani disponibili a rispettare le regole?
IL GROTTINO DEL LAZIALE, UNA MINIERA DI RICORDI
Vi ho già segnalato la piacevolezza dell’osteria laziale, il Grottino, in Via Romania 27 (Roma). Al di là della semplicità dei cibi genuini, con la brava cuoca – romanista! – in cucina, sono molto divertenti i ricordi che vengono tratteggiati, tra una pietanza e l’altra. Ad esempio, oggi. Macario era un ospite fisso, per lui il Grottino era quasi una mensa: sordo come una campana, si alzava di continuo con le orecchie tese per capire cosa si dicesse in radio o, successivamente, in televisione. Anche Marcello Mastroianni era un frequentatore abituale, adorava le uova, spesso ne voleva la bellezza di otto, al tegamino. E Carosone? Creò qui la musica e i versi (“pigliate ‘na pastiglia, siente a mme!”) di una sua popolare canzone. C’è poi un quarto aneddoto, ma ve lo racconto qui sotto. Leggetemi, se finora non vi siete già annoiati.
ROMA IN CHAMPIONS, 1984, LO SPUMANTE ERA PRONTO. PURTROPPO…
Come ormai chiunque sa, la beneamata Roma non è propriamente brillante nelle coppe europee. L’occasione più bella ci fu nel 1984: finale di Champions, che allora si chiamava Coppa dei Campioni: finalissima Roma – Liverpool allo stadio Olimpico, i giallorossi persero ai rigori (Falcao vilmente si rifiutò di tirarne uno). Che dire? Erano già pronte centinaia di bottiglie di spumante Principe di Piemonte, con una etichetta particolare, celebrativa. Purtroppo, per la sconfitta, le bottiglie sul momento non furono stappate. Dopo 31 anni, al Grottino ce n’è una: Enrico me l’ha mostrata con orgoglio. Pur di conservarla per lazialissima soddisfazione, ha rifiutato un’offerta di 500 euro da parte di Michele Plastino.
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DOMANI CORRADO PASSERA FA IL PUNTO SU ITALIA UNICA
Appuntamento domattina alle 10 nella sala stampa della Camera dei deputati, in via della Missione 4. Passera, presidente di Italia Unica e da un po’ di tempo in dignitoso silenzio, illustrerà i primi risultati raggiunti per la realizzazione della grande rete civica nazionale, che sarà presente con i suoi candidati alle elezioni amministrative del 2016. Oltre al coordinatore nazionale Lelio Alfonso, e al deputato Guglielmo Vaccaro, è annunciata la presenza del senatore Gaetano Quagliariello.
SERGIO CARLI SU BLITZ, LE SOFFERENZE DEI GIORNALI
Su www.lamescolanza.com (o su www.blitzquotidiano.it che li ha pubblicati, noi con stima li abbiamo ripresi) vi consiglio di leggere i due splendidi documentatissimi articoli sulla crisi dei quotidiani di carta stampata. E chi è Sergio Carli? Negli anni settanta era lo pseudonimo utilizzato da un grande giornalista, Guido Coppini, ormai scomparso: era inviato de “La Stampa”. E oggi, chi è Carli? Vi lascio indovinare, con un aiutino: un giornalista genovese, che (come me) era amico e ammiratore di Coppini, la scelta di questo nom de plume è un omaggio alla sua memoria.
MADAMIN, IL CATALOGO E’ QUESTO
Entra una donna simbolo. Molti mi hanno fatto notare che il catalogo delle donne importanti per competenza, prestigio e potere non comprende, finora, neanche una signora non famosa. Eccola… Si chiama Caterina Ronco, una gran donna che ha sopportato un marito ingombrante e spesso assente, allevando al meglio un figlio che ora fa parte di una grande agenzia americana di pubblicità. Ha governato la sua casa in modo ineccepibile fino a 76 anni (ora ne ha 81), è stata colpita da alzheimer e adesso è ricoverata in una struttura specializzata. È il riconoscimento per una donna – simbolo di tante signore sconosciute, che lavorano nell’ombra. Il marito è Aldo Repetto, un carissimo collega, giornalista all’antica, stimato da tutti.
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COMIN, PARTNERSHIP CON MIKE MOFFO. UN SOCIAL ENGAGEMENT
Gianluca Comin ha coinvolto in un nuovo progetto di partnership Mike Moffo, stratega politico delle campagne elettorali di Barack Obama. Il lancio della collaborazione avverrà domani in un incontro a porte chiuse alle 18 presso lo studio Comin & Partners: sono invitati comunicatori politici e di aziende, parlamentari ed esperti. Un sasso nello stagno alla vigilia della prova elettorale delle grandi città italiane. Oppure, se preferite, chiamatelo Social Engagement, ovvero un messaggio efficace e potente, da sempre la base per generare consenso per aziende, istituzioni e politici.
cesare@lamescolanza.com
1.12.2015