RICORRENZE. NATI IL 6 MAGGIO

Tony Blair, George Clooney, Maximilien De Robespierre, Alessandra Ferri, Sigmund Freud, Giovanni Rezza, Nicola Romanov, Andrea Scanzi, Rodolfo Valentino, Orson Welles.
MORTI: Henry David Thoreau.


COSTANZO SPINEO CI HA LASCIATO

Sono 55 i giornalisti ufficialmente uccisi dal Covid. E ieri è arrivata l’ultima dolorosa notizia: a Olbia, dove era ricoverato da più di un mese, è morto Costanzo Spineo, a 83 anni. Aveva scelto, ormai da molto tempo, di vivere gran parte dell’anno in Sardegna, che considerava (era romano) la sua seconda patria: più precisamente a Olbia, dov’era diventato un popolarissimo personaggio, presente in tanti giornali e anche conduttore, brillantissimo, di alcuni programmi televisivi incentrati sul calcio.


GIORNALISTA E MANAGER

Non era asolo un giornalista esperto e di carattere indipendente, per l’ironia e per i giudizi critici, controcorrente. Ma, insieme con tanti altri amici, l’ho apprezzato come manager e organizzatore. Mi invitava a convegni sportivi, iniziative di vacanze e lavoro, ci divertivamo come raramente succede. Perché era allegro, adorava la compagnia, le battute, gli scherzi. E per questo non importava a nessuno se, nell’organizzazione, si verificava qualche insignificante problema: si rideva, provavamo a stuzzicarlo con tormentoni bonari o maliziosi, in stile“Amici miei”.


IL PUPILLO DI GIORGIO TOSATTI

Era stimato e valorizzato da Giorgio Tosatti, all’epoca il più potente giornalista sportivo in Italia: tra i due si era formata una forte amicizia. Quando Giorgio morí, Costanzo non era presente all’affollatissimo funerale. Partì per Parigi, non ricordo più per quale motivo. Litigammo, lo rimproverai aspramente per l’assenza. Le baruffe tra di noi erano frequenti, ma subito si ritornava amici più di prima. Era incapace di portare rancore e sapeva come pungermi per la mia incorreggibile permalosità calabroligure. Era un uomo generoso, indubbiamente: impossibile non volergli bene.


UNA SERA A POKER CON FRANCESCO TOTTI

Una volta, dopo cena, in una splendida località sul mare dove ci aveva invitato per uno dei suoi abituali congressi, ovviamente in Sardegna, Costanzo organizzò una partitina di poker. Lui non partecipò, era simpatico, ma una schiappa. Al tavolo con noi, in un giardino affollato da mamme, nonne e bambini schiamazzanti, c’era anche Francesco Totti. Partecipava anche Tosatti, incazzosissimo e – devo dirlo – pessimo pokerista. Non gli piaceva perdere e, quando era sconfitto in un piatto per lui sfortunato, urlava vari epiteti al vincitore concludendo immancabilmente così: “Hai vinto, sì, ma hai giocato malissimo!” Quella serà non aveva valutato le enormi possibilità economiche di Totti, rispetto a noi. Francesco giocava sempre, tutte le mani, anche con carte pessime in mano: era in una serata di grande fortuna, recuperava e vinceva. E Tosatti urlava più del solito, con il suo slogan immancabile. Verso Totti, imperturbabile. Ci divertivamo tutti e più di tutti rideva Costanzo…

OGGI VI DICO… LA SIMPATIA

“Ogni tuo successo ti crea un nemico; per essere simpatico occorre essere mediocre.” (Oscar Wilde)


“Le stranezze delle persone simpatiche riescono esasperanti, ma non c’è persona simpatica che non sia per qualche verso strana.” (Marcel Proust)


“La simpatia…un sentimento da presidente del consiglio: si ottiene a buon mercato dopo le catastrofi.” (Albert Camus)


“So aver cura di me stesso. In caso di pericolo io ho questo serramanico che mi porto sempre dietro. In caso di vero pericolo schiaccio il pulsante e si trasforma in un bastone da tip tap, così posso fare simpatia”. (Woody Allen)


“Non voglio che la gente sia troppo simpatica: questo mi risparmia il disturbo di volerle molto bene” (Jane Austen)

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