RICORRENZE…NATI IL 16 LUGLIO

Roald Amundsen, Luca Coscioni, Quinto Ennio, Eugenio Finardi, Miguel Indurain, Ginger Rogers.
Morti il 16 luglio: Heinrich Boll, John F. Kennedy Jr., Masaniello, Tina Pica, Nicola II Romanov, George Romero, Herbert von Karajan.

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… NON È VERO, MA CI CREDO

Non è vero che maghi e superstizioni sono cose da Medioevo. 13 milioni di italiani, afferma una recente ricerca del Codacons, si rivolgono ogni anno al mondo dell’occulto, addirittura un milione più del 2011. Oroscopi, carte, pendoli oscillanti e sfere: è un business da 6 miliardi e mezzo di euro, nero escluso, che dà occupazione a 155 mila operatori.

 

 

OGGI VI DICO CHE… SUPERSTIZIONE

“La superstizione è un’idea contaminata dall’emozione o dalla suggestione, un’ipotesi che produce timore, un timore che avvilisce e distrugge, inquantoché si crede sì che Dio esista, ma che sia ostile e dannoso. […] È così, infatti, che alcuni, per salvarsi dalla superstizione, finiscono col cadere in un ateismo rigido ed ostinato, varcando d’un balzo la vera religiosità, che sta nel mezzo” (Plutarco)

“La superstizione, l’idolatria e l’ipocrisia percepiscono ricchi compensi, mentre la verità va in giro a chiedere l’elemosina” (Martin Lutero)

“La superstizione sta alla religione come l’astrologia sta all’astronomia, la figlia pazza di una madre prudente” (Voltaire)

“La superstizione porta sfortuna” (Umberto Eco)

“Essere superstiziosi è da ignoranti ma non esserlo porta male” (Eduardo De Filippo)

 

ATTUALIZZANDO… IL COMPLEANNO

Ecco le scaramanzie per il giorno del compleanno… Pappagone docet, aglio in abbondanza. Ci sono aspetti, in occasione dei compleanni, su cui sarebbe opportuno riflettere. Soprattutto, attenzione alle scaramanzie. Qualche giorno fa mi hanno festeggiato per i miei (primi?) 77 e forse riuscirò a coinvolgervi: tutti brindiamo per il compleanno, no?

 

SPEZZATE IN DUE UNA CANDELINA

Tutti? No! Un mio zio, superstiziosissimo, strepitoso giocatore d’azzardo, odiava la ricorrenza: guai a fargli gli auguri, diceva che portavano male, sottolineando gli anni che passavano e portavano al traguardo finale. È morto quasi centenario! A proposito di superstizione, ho imparato quest’anno che è consigliabile spezzare in due almeno una candelina (non so perché: chi può, mi illumini).

 

 

MAI GLI AUGURI IN ANTICIPO

Guai, comunque, a fare gli auguri in anticipo, un giorno o qualche giorno prima: qualsiasi galateo vi ricorda che esiste una diffusa credenza secondo cui gli auguri intempestivi portano alla malora. Non è vero, ma ci credo: mia moglie, che irride gli scaramantici, una volta organizzò per me una grande festa di compleanno con qualche giorno in anticipo e io, alla vigilia, ebbi un infarto. La festa fu rinviata e lei, giustamente punita, dovette avvisare per tempo decine di invitati.

 

L’AGLIO DI PEPPINO DE FILIPPO

A tavola poi ricordate Peppino De Filippo che negli anni ’70 interpretava Pappagone: “Aglio, fravaglio/fattura ca nun quaglio, corna, bicorna, capa r’alice e capa r’aglio”. L’antidoto per eccellenza contro i vampiri, l’aglio è simbolo di buon auspicio e un ottimo rimedio contro i malocchi (non solo nei giorni festivi!).
Dalla Polonia è arrivata perfino una curiosa abitudine: bisogna inghiottire uno spicchio d’aglio, se qualcuno nomina la parola serpente, per opporsi all’energia maligna con cui il rettile vi insidia. Insomma: occhio ai parenti serpenti e non badate all’alitosi, per l’aglio, che inquina i vari baci di rito.

cesare@lamescolanza.com