OGGI VI DICO CHE…

“Presentazione del libro “Operazione Gattopardo” alla Libreria del Cinema a Trastevere. Ci sono gli autori e due fuoriclasse a far da testimoni a proposito di un libro di destra trasformato,a suo tempo, in un successo di sinistra. Uno è Enrico Lucherini, soave e spiritoso. L’altro è Goffredo Fofi: mette soggezione perché comunque ha quell’aria zeccosa da venerando gruppettaro…

…Gli applausi sono garbati e i sorrisi, splendidi, fanno cornice ai saluti di arrivederci. Fofi mette proprio soggezione. E’ il guardiano morale di tutti noi messi lì. Molti, con accorto timore, gli si avvicinano porgendo mani accuratamente asciugate sulle proprie cosce (se uomini), in fazzoletti detergenti (se signore), qualcuno però, giusto per dimostrare la propria qualità  speciale, pensando di poter esibire credenziali di status etico-estetico, oltre alla stretta di mano parla: “Sai Goffredo, finalmente stasera vado a vedere La Grande Bellezza!”Fofi è uno che dice , dice e dice tutto un bel dire. Giusto quella comunicazione, però, gli ispira proprio l’indicibile. Con un’alzata di spalla, infatti, così risponde: “Ah, La Grande Monnezza?”. (Pietrangelo Buttafuoco, Il Foglio, 12 giugno 2013)

 

 

ATTUALIZZANDO…

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Buttafuoco è un fino scrittore, ironico e malinconico, soprattutto un cervello libero da pregiudizi. Purtroppo, per ragioni di spazio, qui sopra ho citato solo in parte il suo magnifico “Il Riempitivo” di oggi sul Il Foglio (fate in tempo a prenderlo e a leggerlo interamente). Il morbido affresco della serata per il Gattopardo, con figure contrapposte di destra e di sinistra, un quadretto che fotografa una dolce decadenza totale, mi ha ricordato (anche per la comune sicilitudine) il miglior Vitaliano Brancati, il miglior Ercole Patti – quando descrivevano Roma, ai loro tempi. Sembra ieri, sembra oggi. Com’è mai possibile (Il Gattopardo docet) che tante cose succedano, e ogni volta sembrano rivoluzionarie, e poi tutto ritorna come prima?

 

 

MAURIZIO CRIPPA, LA MIGLIOR BATTUTA DEL GIORNO

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Quelli del Foglio, col quieto consenso del capo, l’Elefantino, sono spesso in gran forma. Ecco la folgorante battuta di Maurizio Crippa: “Dice il Papa che San Pietro non aveva una banca. Mica era Fassino.”

 

 

L’IDRANTE DI ERDOGAN

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A volte  mi sento vecchio, ci sono cose del giornalismo di carta stampata che proprio non capisco. Quasi tutti i giornali di stamattina – a cominciare dal Corriere del cardinalizio Ferruccio de Bortoli – pubblicano la suggestiva foto di un uomo, durante una protesta contro il premier turco Erdogan, colpito da un potente getto di un idrante. Ma perché? Nel mio consumato cervelletto, non mi quadrano tre cose: 1, quanto ad immagini (questo vale per ogni evento) si è già visto tutto in televisione e online. 2, quanto ad espressività, come immagine della violenza, con tutto ciò che succede, che cosa rappresenta quel getto d’acqua sul dimostrante? 3, in ogni caso mi sembra che più che mai oggi (vista la concorrenza di tv e internet) un quotidiano, che arriva tardi ed e’ sorpassato da tutto, dovrebbe ingegnarsi a proporre idee nuove. Invece, vai tranquillo con la foto dell’uomo che protesta innaffiato dall’acqua, e mezza prima pagina è fatta.

 

 

ALEMANNO E’ ALEMANNO, MA LA RAUTI E’ LA RAUTI
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E’ davvero incredibile la piccola, per fortuna, campagna di disapprovazione e di critica, che ha accompagnato la nomina di Isabella Rauti a un incarico di consigliere del Governo Letta-Alfano. Non entro neanche nel merito dell’incarico (la violenza sulle donne). E a passo disdicevole ai critici di Isabella che la nomina sia stata effettuata nel giorno in cui Alemanno, battuto da Marino, ha appreso di dover lasciare il suo ruolo di sindaco di Roma. Sottinteso: intrighi di potere tra il sindaco uscente e il vice premier. E Isabella? Non è anche questa, violenza sulle donne? (Potrebbe cominciare da qui il suo lavoro…). Isabella Rauti, figlia di un gigante della destra italiana, è una donna di mente libera, indipendente, con una personalità che sicuramente non si lascia influenzare, raccomandare e tantomeno soggiogare sia da quella dell’illustre marito, sia da quella di chicchesia. Insomma, in poche parole: lei è lei, non è la moglie di…e se volessi essere cattivo, ma non lo sono quasi mai, è possibile,anzi assai probabile, che tra qualche anno Alemanno sia definibile come il marito di…

 

 

 

 

 

12-06-13

 

 

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