OGGI VI DICO CHE… LE PROMESSE POLITICHE

OGGI VI DICO CHE… LE PROMESSE POLITICHE

“Il genere umano ha molte debolezze, ma le due principali erano: incapacità di arrivare in orario e incapacità di mantenere le promesse.” (Charles Bukowski)
“Se vuoi avere successo a questo mondo, prometti tutto e non mantenere nulla.” (Napoleone Bonaparte)
“Votate per il candidato che vi promette di meno; è quello che vi deluderà di meno.” (Bernard Baruch, politico statunitense)
“Le promesse di ieri sono le tasse di oggi.” (Mackenzie King, politico canadese)

ATTUALIZZANDO… LE CHIACCHIERE SUI MIGRANTI

Quando riusciremo finalmente a capire, che l’emergenza italiana è strutturalmente politica? Mi sembra elementare: altro che immigrazione, ius soli, disastri bancari, disoccupazione, terremoti e quant’altro! Alla radice di tutto ci sono l’inefficienza, l’impreparazione e l’ignoranza della nostra classe politica (che peraltro gli stessi elettori esprimono e poi puntualmente subiscono!).

.

UNA SERIE DI ASSURDITÀ

Basta riflettere sullo scempio di questi giorni, un inutile chiacchiericcio…. Anzi, una serie di assurdità. “Chiudiamo i porti per respingere le navi che ci scaricano i migranti!” Giusto giustissimo, anzi difficile difficilissimo: in pratica, impossibile. “Chiediamo con parole forti all’Europa di sostenere i nostri sforzi!” Giusto, giustissimo: però a suo tempo abbiamo festosamente firmato accordi che non prevedono, oggi, possibilità di protesta. Di più: “La Francia dell’illuminato neopresidente sarà al nostro fianco!”

.

MACRON NON CI FILA PROPRIO

E invece l’ineffabile Emmanuel Macron dice che può intervenire per aiutare i profughi da guerre, ma non i migranti spinti dalla miseria: bravo! (fino a ieri Matteo Renzi e altri si ispiravano a lui, lo invidiavano, lo omaggiavano…). Ma non vogliamo ricordare a Macron che è stata proprio la Francia a piombarci in questo inferno, con la sciagurata decisione di bombardare la Libia e detronizzare Gheddafi, che teneva sotto controllo le migrazioni?

LA CRUDA VERITÀ È UN’ALTRA

Romano ProdiNon vogliamo accettare la cruda verità. O abbiamo la forza e l’autorevolezza per dire freddamente all’Europa: “Sulle migrazioni – e su molto altro – sono improrogabili accordi concreti; oppure siamo obbligati, dal vostro cinismo, a uscire dall’Europa“. Altra strada non c’è, le chiacchiere stanno a zero. Invece, pare che stia per tornare in auge il non emerito Romano Prodi, cioè colui che ci portò in Europa senza garanzie e senza difese. Questa è l’Italia, bellezza.

.

cesare@lamescolanza.com

04/07/2017