UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… A TIM ALTAVILLA O GUBITOSI?

Al vertice di Tim, assistiamo a una sfida inedita: Gubitosi-Altavilla per il dopo Genish, l’ad israeliano silurato in poche ore, mentre era all’estero: uno sgambetto clamoroso per Vivendi e Bolloré. In apparenza, il commissario di Alitalia e l’ex Fca sonobal vertice delle probabilità per la successione. La decisione verrà presa dal consiglio di amministrazione di domenica. Tra poche ore sapremo; questo è uno degli aspetti singolari del drammone, inconsueto nelle grandi aziende e nell’alta finanza. Azzardo la mia opinione/previsione: il prescelto sarà Luigi Gubitosi, professionalmente il più competente e adatto alle esigenze di Tim.

OGGI VI DICO CHE… LA COMPETENZA

“Sentirsi competenti è fonte di piacere e di emozioni positive. Questo piacere, a sua volta, stimola livelli più elevati di impegno: l’impegno sviluppa nuovi apprendimenti e nuove connessioni cerebrali oltre ad accrescere il senso di competenza. L’accresciuto senso di competenza produce nuovo piacere, dando origine a un circolo virtuoso motivazionale.” (Pietro Trabucchi)

“Il successo risiede nell’avere proprio quelle competenze richieste in quell’istante”. (Henry Ford)

“Di quante cose che non conosco ho parlato. E con che competenza!”. (Roberto Gervaso)

“La vera competenza è dimostrata dal risultato finale”. (Ron Hubbard, scrittore statunitense)

“Ci sono tre cose che non puoi simulare e sono le erezioni, la competenza e la creatività.” (Douglas Coupland)

ATTUALIZZANDO… LA POSIZIONE DI GUBITOSI

Tim, società telefonica, precisa che “il comitato nomine e remunerazione è tuttora in corso e qualsiasi determinazione è totalmente prematura”, ricordando che la decisione sulla nomina del nuovo amministratore delegato “spetta al consiglio di amministrazione, convocato il prossimo 18 novembre”. Risulta che Gubitosi avrebbe ricevuto il placet del vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio sulla possibilità di liberarsi dall’incarico di commissario straordinario dell’Alitalia: la vendita non è ancora terminata, ma la missione di Gubitosi e degli altri due commissari è ultimata, ci sono tre offerte sul tavolo per l’acquisizione e spetta al governo decidere.

VIVENDI COME SI MUOVERÀ?

Resta poi da vedere quale posizione decideranno di sostenere i soci francesi di Vivendi, azionisti con circa il 24% del capitale: in minoranza nel cda che ha sfiduciato Genish, ma in maggioranza in assemblea, in vista del consiglio domenicale.

 
 

MANOVRE DIETRO LE QUINTE

Ci sono molti e complicati interessi dietro l’annunciata nomina e così si spiega il putiferio di voci incontrollabili, come sostegno a candidati improbabili e interdizione verso chi non è gradito. Limitiamoci a ciò che appare certo. Il nome di Alfredo Altavilla non piace alle banche creditrici (Tim ha 30 miliardi di debiti) ed è osteggialo da Fca, irritata dalla sua fuga: il buon Alfredo si aspettava di essere il successore di Sergio Marchionne, ma a Torino hanno scelto un altro. Gubitosi intimorisce l’apparato di Tim, che teme la sua forza d’urto, l’ex Rai e Alitalia è abituato a tagliare i costi superflui, a tagliare. In poche parole Altavilla è un buon amministratore, accomodante, senza competenze specifiche nel settore di Tim.

QUANTE VOCI DI DISTURBO…

Gubitosi è un eccellente risanatore, con esperienze di prim’ordine nelle comunicazioni Wind e Rai), è ben visto dalle banche, Intesa San Paolo in primis. C’è chi spinge le quotazioni di Massimo Ferrari e di Lucia Morselli e c’è chi addirittura parla di una possibile reggenza dell’attuale presidente Fulvio Conti. E tutto è molto improbabile, strumentale: agitato da chi vorrebbe impedire l’arrivo di Gubitosi. In Tim le unica certezze per il dopo Genish sono che il nuovo amministratore delegato va scelto entro domenica e che il fondo Elliott deve pescare tra i membri del Cda, altrimenti sarebbe costretto a passare per una nuova assemblea dagli esiti incerti.

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