RICORRENZE. NATI IL 5 MAGGIO

Bice Biagi, Serse Cosmi, Giaccherini, Soren Kierkegaard, Karl Marx, Enzo Miccio, Santa Paola Romana, Alessandra Sardoni, Henry Sienkiewicz.
MORTI: Gino Bartali, Napoleone Bonaparte, Nando Martellini, Bobby Sands, Alberto Savinio.

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EDUARDO SCARPETTA, L’EMOZIONE AI DAVID DI DONATELLO: «DEDICO IL PREMIO A MIO PADRE, L’HO PERSO QUANDO AVEVO 11 ANNI»

Tutta l’emozione negli occhi e nella voce dell’attore 29enne, erede del grande Eduardo Scarpetta, premiato come migliore attore non protagonista per Qui rido io di Mario Martone

Stefania Saltalamacchia

«Dedico questo premio ai tanti Mario della mia vita, Mario Martone, e a mio padre, Mario Scarpetta, che ho perso quando avevo undici anni e mezzo». Emozione e lacrime per Eduardo Scarpetta, 29 anni, erede del grande Eduardo Scarpetta, premiato ai David di Donatello come migliore attore non protagonista per la sua interpretazione in Qui rido io di Mario Martone, che racconta la storia del celebre attore e commediografo Eduardo Scarpetta.

VITTORIO ZUNINO CELOTTO

Eduardo Scarpetta sul red carpet dei David di Donatello numero 67 «Mario (Martone, ndr) mi ha raccontato», ha spiegato l’attore, «che tutto è nato quando ha ritrovato il manoscritto originale che mio padre gli aveva consegnato venticinque anni fa. Dedico quindi il premio a Mario, a tutti quelli che mi hanno votato, a mia madre che mi sta guardando da casa e a mia sorella che è seduta qui davanti. Evviva il cinema, evviva tutto, e grazie ancora».

Eduardo, già protagonista di Carosello Carosone, ha sempre saputo di voler fare questo: «Essere all’altezza del cognome che porto è impossibile perché il mio trisavolo è vissuto nel 1880, in un mondo completamente diverso da quello di oggi», ci aveva raccontato, «ma credo che essere cresciuto in una famiglia in cui si è sempre respirato il teatro mi abbia sicuramente aiutato per prepararmi in maniera più consapevole».

TUTTI I PREMI, VINCE NAPOLI

David di Donatello, vince Napoli: da Paolo Sorrentino a Eduardo Scarpetta, il trionfo dei partenopei

La cerimonia di premiazione del David di Donatello 2022, condotta da Drusilla Foer e Carlo Conti ha assegnato ben 20 premi per altrettante categorie e tra queste le pellicole dominanti sono state quelle di Paolo Sorrentino, Mario Martone e Gabriele Mainetti. Per la quantità di premi assegnati, non solo ai registi ma anche agli attori, la kermesse cinematografica ha visto il trionfo di Napoli. Ma vediamo nel dettagli i vincitori di questa edizione.

SORRENTINO E TONI SERVILLO

A vincere il David di Donatello 2022 nella categoria Miglior Film e Miglior Regia è la pellicola firmata da Paolo Sorrentino E’ Stata La Mano Di Dio, un film interamente dedicato alla storia del regista che inquadra Napoli nel periodo in cui Diego Armando Maradona fece il suo arrivo in città, un film commovente che vede un Paolo Sorrentino adolescente alle prese con drammi familiari. La rivelazione di quest’ anno è stato sicuramente Eduardo Scarpetta (pronipote del padre di Eduardo De Filippo) che ha vinto nella categoria Miglior Attore Non Protagonista nel film di Mario Martone Qui Rido Io, che lo ha visto recitare fianco a fianco con Toni Servillo proprio nel ruolo di Eduardo Scarpetta nella pellicola che ripercorre la sua storia.
A vincere nella categoria Miglior Attore Protagonista è l’attore Silvio Orlando, per il film Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, anche in questo caso, come negli altri due c’è la partecipazione di Toni Servillo e la predominanza della città di Napoli.
Ora l’elenco di tutti i premi conferiti a questa cerimonia del cinema.

TUTTI I PREMI DEL DAVID

Miglior film: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino
Miglior attore protagonista: Silvio Orlando per Ariaferma
Miglior attrice protagonista: Swamy Rotolo per A Chiara
Miglior attore non protagonista: Eduardo Scarpetta
Miglior attrice non protagonista: Teresa Saponangelo
Miglior regia: Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio
Miglior esordio alla regia: Laura Samani
Miglior documentario: Ennio per la regia di Giuseppe Tornatore
Miglior film internazionale: Belfast di Kenneth Branagh
Migliore sceneggiatura originale: Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella per Ariaferma
Miglior sceneggiatura non originale: Monica Zapelli e Donatella Di Pietrantonio per Arminuta
Miglior produttore: Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Massimo Guerra (Lucky Red) e Gabriele Mainetti (Goon Film) per Freaks Out
Miglior fotografia: Daria D’Antonio per È stata la mano di Dio e Michele D’Attanasio per Freaks Out
Miglior compositore: Nicola Piovani per I Fratelli De Filippo
Miglior canzone originale: La profondità degli Abissi di Manuel Agnelli
Miglior scenografia: Massimiliano Surriale e Ilaria Fallacara
Migliori costumi: Ursula Patzak per Qui Rido Io
Miglior trucco: Diego Prestopino, Emanuele e Davide De Luca per Freaks Out
Miglior acconciatura: Marco Perna per Freaks Out
Migliore montaggio: Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci per Ennio.

OGGI VI DICO…  IL PREMIO

“I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.” Umberto Saba

“Senza fatica non c’è premio, e senza profondità non c’è anima.” Alessandro Baricco

“Datemi abbastanza medaglie, e io vincerò ogni guerra!” Napoleone Bonaparte

“La vita è come un gioco da vivere perdutamente, a volte vinci il primo premio e poi ti accorgi che non serve a niente.” Francesco De Gregori

“Non si dimanda ricchezza quella che si può perdere. La virtù è vero nostro bene ed è vero premio del suo possessore: lei non si può perdere, lei non ci abbandona, se prima la vita non ci lascia.” Leonardo Da Vinci


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