RICORRENZE. NATI IL 3 DICEMBRE

Mario Borghezio, Pier Ferdinando Casini, Joseph Conrad, Jean Luc Godard, Julianne Moore, Nino Rota.
MORTI: Benito Jacovitti, Auguste Renoir, San Francesco Saverio, Robert Louis Stevenson.


OMICRON FINISCE LA PANDEMIA?

La variante Omicron “potrebbe anche segnare la fine della paura pandemica” dice all’Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv). Potrebbe essere, infatti, l’inizio della fase attesa dalla comunità scientifica di tutto il mondo: una relazione pacifica tra uomo e Coronavirus. Perché “se la nuova variante si confermasse davvero più trasmissibile, ma meno aggressiva, potrebbe essere l’adattamento di Sars-CoV-2 che aspettavamo”. Ma lo scenario appare realistico a chi conosce “la storia di tutte le infezioni virali, specialmente di quelle respiratorie. Esplodono in modo eclatante, poi pian piano l’ospite reagisce, il virus si adegua e scatta una sorta di convivenza tra i due”.
Conviene a noi e “conviene al virus – sottolinea l’esperto, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili – Ammesso che abbia un’intelligenza, al virus conviene infatti non eliminare l’ospite comportandosi in maniera aggressiva, ma più conviverci”, diventare più bravo a infettarlo e sfruttarne l’organismo per moltiplicarsi e continuare a circolare. “Più dà pochi sintomi o addirittura nessun sintomo – puntualizza Caruso – più un virus ha la possibilità di trasmettersi, di continuare la sua corsa e di prevalere nella sua forma più contagiosa, più veloce ma più mite, su tutte le altre varianti”.
È questo che forse sta succedendo, “anche se ad oggi i dati disponibili sono pochi e tutto è ancora da verificare e da comprendere”, avverte il numero uno dei virologi italiani. E per farlo, precisa, bisognerà prendere Omicron e guardarci dentro: “Un virus che entra più rapidamente nell’organismo bersaglio, però è meno capace di farlo ammalare, in genere ha modificato non solo la proteina Spike, ma anche molte delle sue proteine interne che sono quelle che giocano un ruolo maggiore nel determinarne l’aggressività. Ed è lì che dovremmo andare a cercare per capire bene cos’è successo, guardando oltre la proteina Spike”, nel ‘cuore’ di Omicron.


LA CASA PIÙ ISOLATA DEL MONDO: IN ISLANDA

Da Idealista.it

Su una piccola isola al largo della costa meridionale dell’Islanda si trova la casa più isolata del mondo. Questa abitazione costruita nel 1930 si trova su Elliðaey, un pezzo di terra di 0,4 km2 che fa parte delle 18 isole che compongono l’arcipelago di Vestmannaeyjar. Da notare che questo gruppo di isole è una riserva naturale e un’area protetta, dal momento che si tratta di un’importante area di nidificazione per alcuni uccelli marini.
Attualmente tre delle isole sono abitate, ma su Elliðaey non c’è presenza umana e l’unica forma di vita che c’è è un tipo di uccello nordico: la pulcinella di mare. Pur non essendo abitata, quest’isola può vantare di avere la casa più isolata del mondo. Un immobile occupato e custodito nel tempo da cinque famiglie che hanno abitualmente abitato questa terra e che hanno vissuto di caccia agli uccelli e di pesca.


SENZA ELETTRICITÀ ED ACQUA…

Bisogna precisare che la casa non ha elettricità né acqua corrente, il che rende difficile oggi abitarla. Tuttavia l’immobile è in perfette condizioni e dispone di un complesso sistema per raccogliere l’acqua piovana, da utilizzare per bere o lavarsi e anche per alimentare la sauna. Accedere a questa casa non è semplice, è possibile infatti solo da una delle sue ripide scogliere. Il che la rende davvero la casa più isolata del mondo.
In questi anni sono state tante le voci che si sono diffuse sui suoi ipotetici ospiti. È stato ipotizzato che al suo interno ci sia un eremita fanatico religioso o un miliardario che sta aspettando un’imminente apocalisse. Ma la voce più insistente è quella secondo la quale la cantante islandese Björk viva lì.


OGGI VI DICO… L’ISOLAMENTO

“L’isolamento fa grandi.” (Victor Hugo)

“La compagnia incessante è nociva quanto l’isolamento solitario.” (Virginia Woolf)

“Libertà è possibilità di isolamento.” (Fernando Pessoa)

“Non raggiungiamo la felicità o la salvezza isolandoci gli uni dagli altri, ma come membri della società.”
(Margaret Thatcher)

“Vivere tra la gente è sentirsi foglia sbattuta. Viene il bisogno d’isolarsi, di sfuggire al determinismo di tutte quelle palle da biliardo.” (Cesare Pavese)




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