RICORRENZE. NATI IL 14 DICEMBRE

Bruno Barilli, Vinicio Capossela, Paul Eluard, Giorgio VI del Regno Unito, Nostradamus, Michael Owen, Ernesto Pellegrini, Dilma Rousseff
MORTI: Myrna Loy, Peter O’Toole, Andrej Sacharov, San Giovanni Della Croce, George Washington.

POESIE… SALVATORE QUASIMODO









“Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino che morirà poi in croce fra due ladri?”

IL SORRISO… UN PÓ DI SPAZIO!










Il Natale è dentro di me. Spero lasci un po’ di spazio per panettone, torrone, lasagne, e polente
(Rudy Zerbi, Twitter)

OGGI VI DICO… IL NATALE

“Se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.”
(Gianni Rodari)

A Natale non si fanno cattivi pensieri ma chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno.
A tutti loro auguro di vivere un Natale in compagnia.
(Alda Merini)

“Desidero una rosa a Natale non più di quanto desideri una nevicata nella nuova e fresca allegria di maggio; ogni cosa a suo tempo”
(William Shakespeare)

“Il Natale non è un evento eterno, ma un pezzo di casa che ciascuno porta nel proprio cuore.”
(Freya Stark, viaggiatrice e scrittrice britannica)

“Una coscienza pulita è un Natale perenne.”
(Benjamin Franklin)

ANTICIPARLO È UN ERRORE








Anticipare la messa di Natale e la nascita di Gesù è una stranezza inopportuna e ingiusta. Di più:
anticipare la tradizionale messa di Natale, ovvero la nascita di Gesù, é una decisione che procura delusione e amarezza, non solo ai cattolici praticanti e ai religiosi più fedeli. Ad esempio, come ho scritto molte volte io (purtroppo) non sono credente, ma ho infinito – letteralmente: senza fine – rispetto per chi ha la fortuna di credere in Dio e in un futuro felice dopo la morte terrena

ANCHE IL PONTEFICE!









Giovedì si è saputo che la decisione è arrivata perfino dal pontefice! – lo scrivo, per lo stupore e la delusione, in maiuscolo. Francesco anticiperà la messa di Natale nella Basilica di San Pietro, alle 19.30, alcune ore prima dell’orario che aveva sempre mantenuto durante il suo pontificato. Modificata anche la Benedizione Urbi et Orbi del giorno 25: sarà impartita a mezzogiorno, nella Basilica e non dalla Loggia Centrale. Invariati gli orari del Te Deum del 31 dicembre, alle 17.00 nella Basilica, delle messe del primo gennaio e dell’Epifania, entrambe alle 10.00, sempre in San Pietro. «La partecipazione alle celebrazioni sarà molto limitata», ha fatto sapere la Sala stampa vaticana.

PERCHÉ SONO DELUSO?











Perché sono deluso? Sono conservatore e tradizionalista, almeno per le cose importanti, per prima cosa. E, da laico, penso che il Natale sia importantissimo, fondamentale anche per gli aspetti religiosi, non solo quelli ludici (a volte volgari in misura insopportabile). Infine, potevano esserci alternative interessanti.

CI SAREBBERO ALTERNATIVE









Il Papa avrebbe potuto celebrare la messa a mezzanotte in piazza San Pietro: registrata in tivu, avrebbe confortato decine di milioni di fedeli, in tutto il mondo. Aveva già fatto così, se ricordo bene, per un altro evento, per di più sotto la pioggia. Anticipare la nascita del bambinello mi sembra una stranezza stravagante. Di più: irrispettosa.






cesare@lamescolanza.com