OGGI VI DICO CHE… L’AMBIGUITA’ DEI CONSIGLI

“I consigli sbagliati non hanno peggior fortuna di quelli giusti” (Roberto Gervaso)

ATTUALIZZANDO… IL PEGGIO? I CONSIGLI NON RICHIESTI

simone stellatoOggi mi addentro in un terreno minato: i consigli non richiesti, che sono un’aggravante rispetto a quelli sbagliati, ma anche, per la presunzione, a quelli giusti. Ieri ho promesso – o minacciato, come suol dirsi: dipende dai punti di vista – un consiglio per Urbano Cairo, nuovo dominus di Rcs e, soprattutto, del Corriere della Sera. Aggiungerò un’altra invadenza di campo: un’opinione, dedicata non solo a Simone Stellato, capo ufficio stampa dell’Enav, ma a chi per professione svolge compiti (e obblighi) di comunicatore. Il problema riguarda – per Cairo, per Stellato, per chiunque – il tormentato destino dell’opinionista. Non so se posso considerarmi tale, c’è chi apprezza le mie riflessioni e c’è chi le detesta, com’è naturale. Questa cosa qui, che vi propongo da lunedì al venerdì, tecnicamente la chiamano “blog”. A me la definizione non piace, considero ciò che scrivo, spero con educazione, come una sorta di diario, in cui non lesino confidenze anche private. Non c’è obbligo di seguirmi, internet apre la possibilità di incontri e dialoghi, questo mi piace, tanto più che nella vita personale sono un cosiddetto “orso” e mi rifugio nella solitudine di casa mia, di ciò che scrivo, della lettura dei libri.

CONSIGLI NON RICHIESTI 1 / CAIRO IGNORA LA VOX POPULI

Cairo 2Questo è un tema che mi affascina e ne ho scritto spesso, qui. La premessa è che c’è un’Italia, mezza Italia, che volente o nolente fa parte del Sistema, più o meno rispetta regole e istituzioni; c’è un’altra Italia, anch’essa più o meno mezza Italia, assolutamente scontenta, che si sente ignorata, emarginata, persino perseguitata per motivi economici, senza rappresentanza politica, senza più voglia di votare.

Sostengo, come sai, caro Cairo, da molto tempo che il nostro Paese andrà incontro a momenti dolorosi e devastanti, se la prima mezza Italia – avendone la possibilità, e tu ne hai in misura crescente, e meritatamente, le possibilità – non tenterà di recuperare in qualche modo al Sistema l’altra mezza Italia che protesta, per ora in modo contenuto, ma domani chissà. Con la tua televisione, “La 7”, anche tu ignori questo problema. Come tutti: a cominciare dai politici e politicanti, salvo l’imponente (un motivo ci sarà!) presenza del Movimento 5 Stelle, di pochissimi personaggi pregevolmente dissidenti, di alcune frange estremiste.

Mi dirai: i tuoi programmi televisivi sono pieni di apprezzabili contestazioni, di gente che urla, sinceramente o con subdola scaltrezza, proteste e accuse. Vero. Ma non è a questo che mi riferisco. I tuoi programmi (come quelli della maggior parte dei palinsesti televisivi) danno spazio a coloro che, ripeto, volenti o nolenti, fanno parte del Sistema. L’altra mezza Italia è sempre, totalmente e colpevolmente ignorata: non so se per ragioni di opportunità, di paure, di decenza in previsione di un crudo linguaggio che sarebbe difficile disciplinare. A mio parere si tratta di un errore grave.

Dunque, carissimo Urbano, hai espugnato l’impero residuo dell’ex grande casa editrice Rizzoli, hai conquistato il giornale tutt’ora più prestigioso, Il Corriere. Sappiamo che, come hai sempre fatto, sarai un buon editore, attento all’equilibrio indispensabile tra costi e ricavi, rigoroso nell’informazione a tutto campo e illuminato nelle innovazioni, presumo soprattutto di stampo popolare. Ma non basta. Sul destino dell’Italia, e anche sul tuo che occupi ormai un ruolo di primissimo piano nella scena nazionale, pesa il punto interrogativo di quella nuvola nera, la mezza Italia scontenta e potenzialmente sempre più ribelle. Ignorarla è un errore, come ho detto, ma continuare a far finta che non ci sia, significa contribuire ad aumentare in modo pernicioso, drammatico, la distanza tra chi governa e chi meriterebbe, questo a me appare indubbio, di essere meglio governato.

CONSIGLI NON RICHIESTI 2 / ENAV O STRUZZO?

enavAlcuni giorni fa ho fatto alcuni rilievi su una bizzarra campagna pubblicitaria lanciata dall’Enav , in previsione del suo ingresso in borsa. Bizzarra perché? Secondo la mia modesta opinione perché: 1. È limitata alle grandi testate, una scelta elitaria di pessimo gusto, poco efficace. 2. Meglio sarebbe stata un’informazione approfondita e affidata a esperti e opinionisti di alto livello, per spiegare le ragioni dell’ingresso in Borsa. 3. Quasi contestuale c’era il riferimento dell’iniziativa di Cairo e della cordata di Bonomi, per rastrellare in Borsa le azioni necessarie al controllo del Corriere… Cairo e Bonomi si sono affrontati con dovizia di particolari, anche frecciate, anche spunti polemici. Perché non imitarli? 4. Tutti sanno cosa sia il Corriere… quanti sanno, in Italia, che cosa sia l’Enav, quale il suo compito societario, quale la sua condizione finanziaria ed economica? Non sarebbe stata più utile e corretta una campagna di informazione per rispondere a questa domanda?

Sul sito dell’Enav, dal giorno di inizio della campagna fino ad oggi, le informazioni sono state poche e lacunose, alcune addirittura pubblicate con caratteri illeggibili. Sapete quale sia stata la reazioni di Enav alle mie riflessioni? Anziché rispondermi punto per punto, il capo ufficio stampa, Simone Stellato, ci ha fatto sapere di non gradire di leggere le nostre note. Ce ne faremo una ragione, dormiremo sonni tranquilli ugualmente. Tuttavia, l’ingresso dell’Enav in Borsa e il suo conseguente futuro nell’economia italiana sono faccende di grande interesse: se volete, leggete su www.lamescolanza.com una nota molto critica del senatore Santangelo, per conto del Movimento 5 Stelle.

Il punto centrale, che non è limitato all’Enav ma a chiunque abbia un ruolo istituzionale e comunque di particolare valenza, è l’informazione. La politica dello struzzo – nascondere la testa per non vedere critiche e difficoltà – non è mai positivo. Tanto più oggi, in una fase storica e sociale in cui chiunque può fare critiche, obiezioni, dare notizie, su qualsiasi argomento, utilizzando in tempi reali i social network.

TRENI / UNA DENUNCIA E UNA RIFLESSIONE

frecciabiancaLa riflessione: le cinture di sicurezza sono obbligatorie in automobile e in aereo. Perché no, sui treni? Forse, nella recente tragedia in Puglia, con le cinture di sicurezza ci sarebbe stata qualche vittima in meno.
La denuncia: sul Frecciabianca 9878 da Reggio Calabria a Roma, domenica sera, nei primi due vagoni, le toilette erano fuori servizio. Il primo bagno, unico e con code vergognose, si trovava sul terzo vagone, in pessime condizioni di igiene. Anche questa è l’Italia: le lamentele sono quotidiane, l’esasperazione delle persone anziane e le esigenze dei bambini sono tenacemente e costantemente ignorate.

RUMORS DI GIORNATA / MILAN E MEDIASET

Vincent BolloréSono indiscrezioni talmente rumorose che le riferisco a titolo di cronaca, non posso far altro, non dispongo di una redazione come i grandi giornali e telegiornali. Mi dicono che la cessione del Milan ai cinesi sarebbe già avvenuta. Il vero proprietario sarebbe un finanziere libanese. Anche la cessione di Mediaset al finanziere pigliatutto Bollorè sarebbe determinata, restano solo alcune clausole da sistemare. Prego, chi può, si informi e riferisca meglio, risparmiatemi le smentite convenzionali.

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cesare@lamescolanza.com
19.07.2016