RICORRENZE…NATI IL 10 FEBBRAIO

Bertolt Brecht, Francesco Hayez, Dario Minieri (campione italiano di
poker), Francesca Neri, Boris Pasternak, Piero Pelù, Mark Spitz.
MORTI: Angela Giussani, Ernesto Teodoro Moneta, Montesquieu, Papa Pio XI, Wilhem Konrad Rotgen

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO…IL COLPO DI FULMINE PER GRAZIANI

“A Urbino facevo la prima superiore di Grafica e stavo con un fidanzatino più grande di me. Gelosissimo. Un giorno mi porta al cinema e incontriamo un tipo. Il fidanzatino mi dice: ‘Questo è Ivan Graziani, fa il musicista, spesso mi scambiano con lui’. Io: No no, l’originale è molto meglio… Lì ho deciso che volevo stare con Ivan. E così è stato.”
(Anna Bischi, moglie di Ivan Graziani, ad Andrea Scanzi, Il Fatto.) 

 

UN SORRISO… WANDA SVELA CHE…

“Quanto conta il sesso da 1 a 10? 10! Ma mai nessuno ha fatto cilecca con me, anche se ho avuto solo 3-4 partner a letto… La prima volta? A 18 anni. Ho messo le corna, ma non a Icardi, e neanche lui a me, gli ho controllato il cellulare di nascosto e non ho trovato nulla!” [Wanda Nara a Le Iene].

 

OGGI VI DICO… SANREMO

“Sanremo è una festa nazionale, come il 2 giugno. Unifica l’Italia.” (Vincenzo Mollica)
“Sanremo non significa niente e non a caso ho partecipato con Gianna che non significa nente.” (Rino Gaetano)
“Se vuoi capire il Paese c’è poco da fare, devi guardare Sanremo.” (Domenico De Masi, sociologo)
“Sanremo o ti apre le porte del mondo, o ti chiude anche quelle di casa.” (Gigi D’Alessio)
“La televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c’è sul pavimento e quando vai a spremerla esce fuori il succo della società.” (Pippo Baudo)

ATTUALIZZANDO… IL FESTIVAL COME LA PIZZA

Il Festival di Sanremo è simile alla pizza napoletana o alla democrazia cristiana? Mi spiego: sento dire da amici ed amiche che sono impegnati in diete severissime, ma poi puntualmente si arrendono alla tentazione di una buona pizza. P anche: nessuno diceva che avrebbe votato democrazia cristiana, poi la dc per cinquant’anni si imponeva in tutte le elezioni.
Idem Sanremo: tutti o quasi dicono che non guarderanno il Festival, poi il Festival arriva, domina gli ascolti e non si parla d’altro.

LE CANZONI SPESSO NON CONTANO

Ok, permettete? Mi arrendo anch’io e vi confido qualche pensierino. Un po’ me ne intendo: di Festival (o Festivàl, come preferite) ne ho fatti tre come autore e ne ho seguiti altri sei con “Domenica in”.
Ho portato a Sanremo Mike Tyson e la regina Ranja di Giordania e tanti altri ospiti che non c’entravano niente con la musica: sono stato tra i primi a sostenere che, puntando ad alti ascolti, le canzoni incidono meno degli ospiti, delle provocazioni e delle polemiche. Più della qualità sono importanti, per gli ascolti, le chiacchiere goffe, il chiasso, la confusione, senza stile né coerenza.

SAN FRANCESCO VESTITO DA GUCCI

Così anche quest’anno. Un esempio da studiare? Achille Lauro si è proposto come San Francesco: una.provocazione eccellente.
Si è presentato vestito sfarzosamente, poi è rimasto seminudo, con un prezioso, elegante abitino. Dov’è la goffa, tradizionale contraddizione sanremese?
Il San Francesco di Achille Lauro era vestito da Gucci: prima e dopo! Passi per la prima parte, il riferimento al santo mondano.
Ma dopo il trionfo della vocazione lo avrei preferito vestito, come santo, semplicemente, di stracci. Però, importa qualcosa? Assolutamente no.
Se ne discute e solo questo conta. Il Festival è finito e di Amadeus, Fiorello, di altre scelte e provocazioni parleremo ancora. È buona la pizza, o no? Anche per me.