OGGI VI DICO CHE… SI FA PRESTO A DIRE SOLIDARIETÀ

“Solidarietà vuol dire coraggio: coraggio di esporsi fuori della tana”. (Fausto Gianfranceschi, “Aforismi del dissenso”, 2012)

ATTUALIZZANDO… ROMEO LANCIA IL CUORE DI ABELE E LO FA “PRIMA”!

Franco Romeo“Famo a capisse”, come dicono a Roma. Tutti i candidati alle elezioni, dovunque, sindaci e consiglieri e ambiziosi velleitari, ci stordiscono durante la campagna elettorale, quasi sempre con promesse, annunci e impegni che non manterranno mai. Già molte volte, qui, vi ho intrattenuto su Francesco, Franco per gli amici, Romeo – celebre medico cardiochirurgo e cattedratico a Tor Vergata. Qualcuno mi ha chiesto perché, ed oggi sono in grado di darvi una spiegazione che dice tanto, e forse tutto.
Nel bailamme delle esagerate promesse e proposte, che si dissolvono subito dopo lo scrutinio (passata la festa, gabbato lo santo), Romeo mi ha stupito ancora una volta: a prescindere dal risultato del voto, ovvero sia se sarà eletto sia se non dovesse esserlo, ha lanciato una straordinaria iniziativa di solidarietà. Lo annuncerà oggi pomeriggio, in un convegno al Parco dei Principi. Si tratta di una fondazione o associazione, intitolata “Il cuore di Abele”: un’iniziativa stabile, a tutela di coloro che subiscono ingiustizie, che non riescono ad affermare i loro meriti, a protezione di chi è vittima, a volte, anche della vita (e tutto si dimentica in fretta: pensiamo agli operai massacrati in Libia, al giovane Regeni, alla via crucis dei Marò, alla ragazza bruciata alla Magliana). “Abele” agirà a livello nazionale e internazionale, rafforzata dal fatto che il prof. gode di rapporti e relazioni importanti, dovunque. Ovviamente, sarà incentrata soprattutto sulla vita di Roma, dove ha sede l’associazione.
Vorrei sottolineare questo significativo particolare: a differenza dei molti politici/professionisti e di quelli che vorrebbero diventare tali, Romeo si batte da sempre per essere di aiuto agli altri e così, anche in questa occasione, non annuncia cose che non saranno mai mantenute, ma agisce “prima”. Ripeto: prima! “Abele” comincia a lavorare da subito.

ELEZIONI / ANCORA DUE SEGNALAZIONI, LA ROSA E PAGNOZZI

la rosa - pagnozziNon avete idea di quanti candidati stanno protestando con me, con garbo e no, per non essere stati inseriti nel minuscolo elenco delle mie segnalazioni. Credo di aver un talento speciale per moltiplicare il numero dei miei nemici o antipatizzanti delusi. Avevo fatto solo tre nomi: Romeo (vedi sopra) per Roma, Maria Alberta Viviani e Ettore Martinelli per Milano. Non cito gli schieramenti politici perché, come ho scritto e ribadisco, scelgo le persone di valore e non le attiguità politiche. Oggi, e siamo ormai in dirittura di arrivo, aggiungo due nomi per Roma: una giovane di talento, Barbara La Rosa, per la lista “Una Rosa per Roma” (la coincidenza del nome potrebbe essere un felice segnale) e Flavio Pagnozzi, un altro giovane ben strutturato, con un curriculum in Equitalia e in banche. Tutti e due sono competenti e vogliono ispirarsi ad una tradizione di efficienza ed onestà: potrebbero essere eccellenti consiglieri.

É IN CRISI SOLO LA POLITICA? NO, ANCHE LA SOCIETÁ CIVILE

vincenzo-bocciaIn molti siamo convinti che la crisi nasce nella cosiddetta società civile, non è giusto restringerla (magari!) nei confini della politica. Perché i politici li eleggiamo noi. Ma vado oltre. La figura produttiva della società civile è l’imprenditore. Sapete dirmi dove sono gli imprenditori oggi, quelli che erano i protagonisti del fare, rischiare, investire, produrre? Oggi vedo imprenditori che chiudono le loro aziende. Altri che cercano di scroccare soldi allo Stato. Altri che trafficano per imbrogli, truffe e quant’altro ai danni dei cittadini. Altri (e questo mi commuove) che addirittura si suicidano per la vergogna di essere costretti a licenziare e/o portare i libri in tribunale… Penso che il nuovo presidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, si trovi di fronte a drammatiche scelte. In attesa di verificarne i comportamenti, gli formulo i migliori auguri. Non solo il quadro, ma la cornice è disperante.

RAI / SPIFFERI E RUMORS. CAMPO DALL’ORTO, ROSSI, GALLETTI, BERLINGUER…

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  1. Campo Dall’Orto, ovvero l’Ortolano – come, più o meno affettuosamente, viene chiamato nei corridoi – è davvero in difficoltà con il suo designatore Matteo Renzi? Secondo mie informazioni, no: il rapporto personale tra i due è ancora buono. Ma le difficoltà dell’Ortolano esistono: ha pessimi rapporti con il cerchio magicamente fiorentino o toscano privilegiato da Renzi, cioè la Boschi, Lotti, Carrai… E Renzi non è scontento di lui come persona e suo fiduciario, me perché i risultati non sono né buoni né promettenti e la strisciante delusione si riverbera sull’immagine del capo del governo.
  2. Avete curiosità di sapere chi manda avanti il Cavallo? Diciamolo: Guido Rossi, capo dello staff. Se dicono che l’Ortolano è un visionario innamorato di strategie a volte inconcludenti e a volte irrealizzabili, Rossi è l’uomo – macchina della Rai. Ha la fiducia totale del d.g. e cerca di portare a dama tutto quello che può.
  3. Con il pagamento del canone inserito nella bolletta Enel, Campo Dall’Orto è sicuramente il leader della Rai dotato di poteri che i suoi predecessori neanche sognavano. La montagna di quattrini provenienti dal canone obbligato si aggiunge ai poteri attribuitigli dalla riforma. Se i risultati saranno scadenti, maggiore sarà l’irritazione di chi lo ha voluto in un ruolo confortato dai nuovi privilegi e più insidiosa sarà l’irritazione dei veterani dell’azienda.
  4. Con l’arrivo di Paolo Galletti, nuovo capo del personale al posto di Valerio Fiorespino, gli esterni assunti da Campo Dall’Orto hanno fatto il pieno. In questo caso, tuttavia, c’è un aspetto confortante: Galletti arriva dal mercato, dai cacciatori di testa, non perché favorito dalle amicizie e conoscenze e valutazioni di Renzi o di Campo Dall’Orto.
  5. Al contrario di quanto si diceva, Lorenza Lei, non sarà reintegrata in azienda, ma liquidata: si tratta.
  6. Che sorte avranno i direttori dei telegiornali? Orfeo, tg1, ha le carte in regola per salvarsi. Bianca Berlinguer dovrebbe saltare e avrà un altro incarico. Masi, tg2, sarà sacrificato per colpa della Berlinguer: non si vorrà dare a vedere che solo la Berlinguer è nel mirino. Scherzi da prete o del destino: Masi è molto stimato per rigore, efficienza e partecipazione al lavoro. Vedremo. Poi si dice che così va la vita.
  7. L’ultimo dei mohicani è Sassano, forse anche Zucca: sono quelli che più o meno resistono, definiti mohicani perché erano i prescelti da Gubitosi.
  8. De Siervo, approdato al magnifico traguardo di “Infront”, entro quanto tempo tornerà alla Rai al posto di Campo Dall’Orto? Molti ne parlano, sottovoce, nei corridoi, e al bar dell’ottavo piano.

cesare@lamescolanza.com
01.06.2016