“Una parola gentile è come un giorno di Primavera” (Proverbio russo).
“La gentilezza nelle parole crea confidenza; la gentilezza nel pensiero crea profondità; la gentilezza nel dare crea amore”. (Lao Tse, filosofo cinese)
“La falsa gentilezza, è un pugno che imita una carezza”. (Cleonice Parisi, aforista)
“Se non possiamo essere intelligenti, possiamo sempre essere gentili”. (Alfred Fripp, chirurgo inglese)
Le abitudini più assurde e le formalità più ridicole sono in Francia e altrove giustificate con un «Si fa così». E così rispondono anche gli Ottentotti quando gli Europei chiedono loro perché mangino le cavallette o i parassiti da cui sono infestati. Essi dicono infatti: «Si fa così». (Nicolas de Chamfort, scrittore francese)
ATTUALIZZANDO… MA GENTILE DE CHE?
Spero che troveremo altre espressioni, quando scriviamo una lettera, per l’approccio all’inizio e i saluti alla fine. Forse è una mia fissazione, quella del linguaggio: se così la considerate, vi prego di scusarmi. Per di più, detesto le mode dilaganti. Oggi ricevo lettere (anche voi, ne sono certo) che incominciano così: “Gentile signor Lanza…” Ma gentile de che? – direbbero a Roma.
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SCONOSCIUTI INVADENTI
Quasi sempre neanche ci conosciamo, noi e gli interlocutori. Spesso sono ingiunzioni (pretestuose) di pagamenti non dovuti, fastidiosi inviti a cambiare servizi telefonici o ad acquistare stupidaggini con ingannevoli sconti; evidenti tentativi di truffe con violazione sistematica della cosiddetta “privacy” (il valore più sverginato di questo mondo).
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PREFERIBILI LE VECCHIE USANZE
Era preferibile il vecchio “caro signor…” o il comico “egregio” o l’asettico “signor“… Questa gentilezza che ci viene ipocritamente attribuita con melliflue intenzioni proprio no, è una espressione odiosa e irritante.
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BACI E ABBRACCI PER SALUTARE. MA PERCHÉ?
Infine, le lettere si concludono invariabilmente così: “Baci”, “Un saluto” oppure “Un abbraccio”. Ma che roba è? Se la lettera è educata, preferirei ricevere e replicare, come una volta, così: “cordialmente” o “cordiali saluti“. E gli abbracci? Mah: un abbraccio a e/o da un conoscente o uno sconosciuto, è davvero un’assurdità.
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QUALCHE VOLTA, UN PO’ DI AFFETTO
Se invece si tratta di un vecchio amico o di una persona cara, un semplice abbraccio non basta: dai, aggiungiamo almeno un po’ di affetto! Quanto ai baci, una volta preferivo quelli veri: quelli virtuali mi sembrano un’abitudine sciocca.
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