OGGI VI DICO CHE… QUANTE VOLTE, FIGLIOLO?

Michela Biancofiore: “Ogni uomo italiano è andato almeno una volta con una prostituta”. Se facciamo la media con Berlusconi. (www.spinoza.it, Il Fatto,20 marzo 2015).

ATTUALIZZANDO… L’INSOSTENIBILITA’ DELLE STATISTICHE

ospedale

Come sempre divertente e pungente,  Spinoza. Quanto alle statistiche, ne subisco il fascino e l’inganno – da sempre. Ad esempio, stamattina ho accompagnato una persona cara all’ospedale israelitico, alla Magliana. Esperienza nuova e aspra, per me: mi sono trovato di fronte non solo al dolore della gente, ma anche all’assuefazione a un servizio ospedaliero terribile, quanto meno nell’accoglienza. Per carità: credo che questo ospedale non sia né migliore, né peggiore, significativamente, di tanti altri. Mi limito dunque a parlare esclusivamente della burocrazia. Code spaventose di fronte a uno sportello, corridoi affollati in modo indecente, malati seduti per terra in attesa del loro turno, in due parole uno spettacolo da stringere il cuore. Domanda: sulla qualità dei medici e delle strutture, ogni tanto, i giornali imperversano con  notizie catastrofiche. Nella realtà, mi azzarderei a dire, sfidando pernacchie e proteste, che il livello della sanità in Italia sia – mi riferisco sempre alla qualità – simile a quella de resto d’Europa, probabilmente in molti casi anche migliore. Ma la burocrazia, l’accoglienza? Possibile, nell’epoca di internet, che non si riesca a disciplinare l’afflusso dei pazienti, a ridurre le code davanti agli sportelli per l’accettazione, per pagare il ticket, per portare le attese a una condizione, doverosa, di rispetto per le persone? Volevo scattare qualche fotografia, per illustrare meglio ciò che avevo in animo di scrivere. La persona cara che accompagnavo, legata da un rapporto di amicizia e fiducia con il medico che doveva operarla, mi ha pregato di non farlo. Mi sono venuti in mente altri pensieri. Alcuni, statistici: rieccoci! Osservando volto per volto, o quasi, la folla di uomini e donne in paziente attesa, mi chiedevo: ma quei personaggi politici, che sorridendo invadono le nostre case dagli schermi televisivi, raccontandoci un sacco di chiacchiere, sono mai entrati in un ospedale da poveri e semplici cittadini? E chissà, se entrassero o avessero l’obbligo di entrare, forse qualcosa cambierebbe; forse, voglio essere ottimista, quelli che rubano a man bassa anche sugli ospedali e sui drammi e le tragedie della gente, si vergognerebbero un po’ forse (forse!) ruberebbero un po’ meno. Chissà. Poi, anche per passare il tempo, riflettevo su domande più futili: tra tutti questi malati, quanti sono veramente malati? Quanti sono gli ipocondriaci, quanti quelli che speculano sulla mutua e/o hanno bisogno di un certificato, di una firma, di una lieve prognosi, per sottrarsi ai doveri e al lavoro? Quanti i malati, al limite del dramma e a rischio vita? Ho scacciato i pensieri più bui perché, come quasi sempre mi succede, sono anche colpito non solo dalla pazienza, ma anche dalla gentilezza della gente. Ad esempio, mi sono avvicinato a una macchinetta self service, desideravo una bottiglietta d’acqua, imbranato come sono e sarò, non ci riuscivo: una signora gentile e un vecchietto simpatico, senza farmi pesare il mio handicap intellettuale, mi hanno aiutato a soddisfare la sete, a digitare i bottoni, perfino a riprendere i centesimi di resto.

PERSONALE/ LA FESTA DEL PAPA’, UN PAIO DI RIFLESSIONI

papà e figlio

La prima confidenza è assolutamente personale. Ho cinque figli, quattro mi hanno inviato messaggi affettuosi, ricordando chissà come la ricorrenza. Confesso anche che ho avvertito una fitta per l’assenza del quinto. Vorrei celebrare Marta (aveva però il vantaggio di vivere a Roma, con me) per un regalino non del tutto inaspettato. Ero stato io a chiederle di pensare a un piccolo dono, di costo inferiore ai cinque euro: lì sta il bello, non è facile pensare a qualcosa di piacevole con pochissimi soldi. Il risultato è stato eccellente: un cannolo, acquistato nella mitica pasticceria siciliana, attigua a piazza Bologna; e una bottiglietta di latte di mandorla – ne sono golosissimo – proveniente da Avola. Purtroppo per lei, Marta sarà rimbrottata dagli amabili resti della famiglia perché, almeno teoricamente, dovrei seguire una durissima dieta. Seconda riflessione: con stupore ho letto su Facebook una serie di messaggi, da giovani donne e anziane signore, ostili alla festa del papà, con sfoghi e insulti imbarazzanti verso i maschi in genere e verso la figura del genitore. Come mai, tante carogne nello stomaco, tanto livore verso una festa né più né meno coinvolgente delle tante festività che affliggono il nostro calendario? Ovviamente mi sono chiesto: ma per queste delicate fanciulle, appena maggiorenni o anche ottuagenarie, non era più semplice raccontarci i motivi di rabbia e delusione, quasi certamente legati a un pessimo rapporto con i “loro” papà?

I PERSONAGGI LIBERI DI MENTE/ IL CATALOGO STA CRESCENDO…

Pierluigi Magnaschi

Da Stefano Lorenzetto mi arrivano queste indicazioni: Papa Francesco (c’è già), Giorgio Dall’Arti, Pierluigi Magnaschi : in uscita è il suo romanzo autobiografico “Nessuno dovrà saperlo”, da pelle d’oca – e poi Fabio Franceschi, Cesare De Michelis, Mario Cervi, Alessandro Sortino – ex Iene, oggi a Tv 2000 – e ancora Vittorio Sgarbi (c’è già), Roberto D’Agostino, Roberto Giovalli, Bernardo Caprotti, Fabrizio Rondolino, Giordano Bruno Guerri. Tra i defunti: Sergio Saviane, Indro Montanelli, Giorgio Lago, Egisto Corradi, Giuseppe Prezzolini, Leo Longanesi, Vittorio Giovanni Rossi, Camillo Sbarbaro.

 

NUOVE PAGELLE/ GLI SPOT IN TIVU DELLE AUTO

audi

AUDI A4 VOTO 7 – Un’Audi sportiva corre il proprio rally lanciata su strade fangose. Salta, gira, sgomma, si ferma, ma in sottofondo la radio diffonde soffusamente le note di “Mister Mister” di Cissie Redgwick. Ma in quale auto è quella radio? Ecco, una donna l’ascolta tamburellando il volante mentre con l’uomo al suo fianco attende l’apertura del cancello della loro lussuosa casa. Il montaggio sonoro e delle immagini è suggestivo: allo stesso tempo qualcosa viene suggerita e poi messa da parte, superata, sublimata; dalla storia dell’Audi, dalla sua tradizione sportiva si fa un balzo in avanti e la si oltrepassa. L’Audi è tutta la sua storia, ma è anche già oltre. Certo, sempre efficaci sono immagini così dinamiche, e senza dubbio l’Audi può sguazzare molto facilmente nella propria tradizione sportiva. CITROEN C3 VOTO 6 + Una Citroen C3 avanza lungo una strada deserta. A destra, a sinistra, come alle spalle e all’orizzonte, solo una pianura spoglia e un’unica stazione di benzina. Un cane guarda questo sconsolato panorama, poi l’auto si ferma a fare rifornimento. Il cane scende e, con tecnica evidentemente collaudata, inizia a fare stretching. Terminata la sosta i due ripartono, lanciati verso il nulla. Quando la voce fuoricampo pubblicizza i nuovi motori a consumo maggiormente ridotto, un sorriso è assicurato. L’idea è carina, furba, e in Citroen sono bravi a raccontare piccole storie ma si può dire che per la C3 l’idea di usare cani umanizzati non è nuova?

VOCI DA WEEK END/ VERO, FALSO, PROBABILE… CHISSA’

mauro moretti

Ferruccio de Bortoli – che io considero ancora in lizza per il prolungamento del suo mandato al Corriere della Sera – secondo Paolo Madron potrebbe diventare presidente del Sole 24 ore. / Per il ministero lasciato libero da Lupi, alle Infrastrutture e Trasporti, si intravede l’interim di Matteo Renzi. Candidature interessanti: Mauro Moretti, che già era stato quasi ufficializzato e poi bruciato all’ultimo momento per la formazione dell’attuale governo (e c’era rimasto malissimo, con la consolazione immediatamente successiva di andare a dirigere Finmeccanica). Poi, Graziano Delrio: forse anche perché al suo posto di sottosegretario a Palazzo Chigi Renzi vorrebbe un personaggio più devoto e disciplinato. Poi Luca Lotti, forse il giovane renziano più legato e vicino al premier: molti insinuano che sia troppo presto, data l’età e la limitata esperienza. Infine Gaetano Quagliariello coordinatore nazionale di NCD: certamente non promuovibile alla poltrona di Lupi, ma probabile ministro degli Affari regionali, rimasti senza leader dopo le dimissioni di Maria Carmela Lanzetta. Riferisco perché le fonti sono autorevoli, ma secondo le mie previsioni molta acqua dovrà ancora passare sotto i ponti del Tevere.

 cesare@lamescolanza.com

 20.03.15