“Sono così innamorato di me stesso che non mi lascerei mai” (Roberto Gervaso, Il Messaggero, venerdì 29 agosto 2014)

ATTUALIZZANDO… BISOGNA AVERE CORAGGIO

Roberto, un caro amico che purtroppo ho frequentato poco, ha pubblicato oggi sul Messaggero una raffica dei suoi aforismi. Su questo ripreso qui sopra sono d’accordo a metà. Vero che il nostro ego è compulsivo e prevalente su tutto. Un banale esempio: vi è capitato di dire in treno, ai compagni di viaggio, che siete afflitti da un malanno? Immediatamente tutti vi raccontano le loro malattie infischiandosi della vostra e di quelle di tutti gli altri.
Quanto all’amore, per se stessi o altri, a volte bisogna avere il coraggio di dire basta. Per me amare significa volere il bene dell’altra. E bisognerebbe saper dire basta. Amando se stessi, idem. Anche io amo me stesso, caro Gervaso. E vorrei dire basta. Purtroppo manca il coraggio.

GLI AFORISMI DI CESARETTO… LA POLITICA

La politica? Almeno in questi anni: cambia l’orchestra, cambiano i musicisti, ma la musica è sempre la stessa.

A

A

A

A

DEFINIZIONI ESAUSTIVE: PALENZONA

Fabrizio Palenzona (Unicredit) é l’unico banchiere italiano che abbia accesso diretto a Mario Draghi.

 

 

 

 

 

DIFFIDARE SEMPRE DEL GOSSIP… CALTAGIRONE

Durante la calda estate ho sentito dire più di una volta che Francesco Gaetano Caltagirone fosse in difficoltà… Macché! In questi giorni ha concluso un top business (su un patrimonio libico, non dico di più), che lo consolida come il più liquido della nostra bella Italia.

A

A

PICCOLI PIACERI… CONSIGLI PER IL WEEK END A ROMA

I memorabili tramonti romani si possono gustare dal terrazzo dell’albergo Splendide Royale in via Lombardia. Al ristorante Mirabelle (era uno dei preferiti da Cossiga). Vista ineguagliabile. Maître gentilissimo Andrea. Sommelier, competente e furbo, Simone. Chef autorevole Stefano Marzetti: l’ho interrogato sui maestri della cucina. Ai primi due posti, secondo lui, Bottura di Parma e Cedrone di Senigallia. E Vissani? Risposta sobria: “Beh, lo ammiravo quando avevo quattordici anni..” Oggi, direi io, molto meno. Patron dell’albergo è Roberto Naldi, che possiede anche il Parco dei Principi (dove qualche giorno fa Ta!-vecchio ha firmato il contratto con Conte, nuovo cittì della Nazionale), lo Splendid di Lugano e altri.
E il prezzo da pagare per la vista (unica) e per la cena. Accettabile, se non si esagera con i vini – c’è una lista esemplare. Ero invitato da un caro amico facoltoso, eravamo in tre e ha ordinato due bottiglie di Gaja e Rey, chardonnay in purezza. E ora so molte cose, belle, della famiglia del capostipite Angelo Gaja. Attinge per il suo famoso Barbaresco, il vino italiano più venduto in America, al vigneto di un paesino che si chiama appunto Barbaresco, una cinquantina di abitanti e la metà è della famiglia Gaja. Tradizione della famiglia è di tramandarsi il nome dai nonni ai nipoti. Una eccezione: Angelo ha chiamato Gaja una figlia, che é diventata famosa nel mondo (viaggia in tutto il pianeta per il marketing) col prestigioso double, Gaja Gaja. In famiglia, dicono, comandano le donne. Mi hanno fatto tre nomi: Clotilde, Lucia e Rossana, sorella di Gaja Gaja. Approfondirò!

PARTE IL CAMPIONATO. MANCA DE CANIO

Domani parte il campionato. Lunedì azzarderò qualche previsione. Oggi mi limito a dire che Gigi De Canio non ha una panchina. Ed è uno scandalo. De Canio è uno degli allenatori più competenti e bravi: insegna calcio, tatticamente è tra i migliori. Non é ruffiano, non frequenta poteri forti e giornalisti. Resterà disoccupato per poco: lo chiameranno a salvare come spesso gli è successo una squadra in difficoltà…

 

 

 

 
*** Qualora lo vogliate scrivere indirizzando a cesare@lamescolanza.com
Riempite la mia solitudine estiva! Risponderò a tutti.