“La fede comincia là dove la ragione finisce”.
(Soren Kierkegaard)
“A me non interessa chiedervi se siete o non siete credenti, vi chiedo però se siete credibili. È questo che un giorno Dio chiederà a ciascuno di noi”.
(don Andrea Gallo)
“Chi cerca di conciliare la ragione con la fede, o non ha sufficiente ragione o non ha abbastanza fede”.
(Roberto Gervaso)
“La fede è d’oro, l’entusiasmo è d’argento, il fanatismo è di piombo”.
(Ugo Ojetti)
“Noi viviamo – grazie a Dio – in un’epoca senza fede”.
(Ennio Flaiano)
ATTUALIZZANDO… IL MURO TRA FEDE E RAGIONE
Se discutiamo di fede, è interessante, ma del tutto inutile, confrontarsi con esponenti religiosi. La ragione mi ha sempre impedito di acquisire la fede: un muro invalicabile, almeno per me, ma non credo di essere il solo.
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IL RISPETTO È FONDAMENTALE
Lo dico con assoluto rispetto: io non sono credente, ma ho rispetto per chi lo è, e anche invidia (senza malanimo s’intende) perché la fede è un dono prezioso, un riferimento supremo nei momenti di confusione e depressione.
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I GRANDI MISTERI DELLA VITA…
Qualche sera fa, come succede a tutti, tra amici il discorso è caduto sui grandi misteri: cosa succede dopo la vita, esiste un Dio o no, e così via. Da laico ho ricordato di aver avuto uno zio – Antonio – arcivescovo, molto apprezzato, a Reggio Calabria, morto prematuramente; e di essere stato in rapporti di forte amicizia con il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova. E di essere cresciuto in una famiglia molto religiosa. Ma la fede, ahimè, non mi ha mai sfiorato.
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INCONTRI CON I CARDINALI
Di recente ho incontrato alcuni cardinali per interrogarli sulla mia condizione agnostica: alcuni sussiegosi, mondani, superficiali; altri sensibili, attenti, coinvolti. Volevo farne un libro, ma poi ho rinunciato perché non avevo dichiarato questa intenzione e mi sembrava scorretto rendere pubblici i diversi comportamenti.
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IL CONFRONTO IN TIVU’ CON ERSILIO TONINI
In passato, in televisione ho avuto una serie di confronti con un sacerdote che stimavo molto, il cardinale Ersilio Tonini. Una volta gli chiesi: “Se Dio esiste, perché consente tante atrocità nel mondo?” Mi rispose subito: “E gli uomini perché le consentono?” Un’altra volta gli confidai che mia mamma rimase in agonia per mesi, del tutto paralizzata. Quando l’assistevo, pensavo che sarebbe bastata una carezza sul viso per impedirle di respirare e mettere fine alle sue sofferenze. Mi turbava il pensiero di non averlo fatto. “Se l’avessi fatto” replicò subito “oggi saresti tormentato dal rimorso.”
AMARA CONCLUSIONE
Quelle conversazioni – l’acume inoppugnabile di Tonini e di tanti altri semplici o insigni religiosi – mi hanno convinto che la ragione, di fronte alla fede, è davvero, se non un muro, un ostacolo comunque insuperabile. Mi piacerebbe trovarla finalmente, la fede, sì. Ma spero di non convertirmi per pura paura (come succede a molti), e vorrei congedarmi con dignità, al momento estremo.
13/09/2017