OGGI VI DICO CHE… CHI HA IL POTERE

“Du` su` i putenti, sales  cu avi assà e cu nun avi nenti”. (Antico proverbio siciliano)

ATTUALIZZANDO… ESATTO! E’ TEMPO DI BILANCI

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Come ogni anno, avvicinandosi Natale e San Silvestro, ho una certa propensione a stilare o pensare bilanci. Mi sono imbattuto in questo antico proverbio siciliano e ne riconosco la saggezza: è proprio così, i veri potenti sono quelli che hanno assai e quelli che non hanno niente. La stragrande maggioranza di noi miseri umani, nelle fasce intermedie, ci battiamo in maniera tormentosa giorno per giorno, cercando di risolvere con affanno e spesso senza successo i problemi quotidiani. E il motivo è semplice: non abbiamo possibilità economiche per influire sui problemi e non siamo neanche tanto poveri da poter infischiarci di trovare una soluzione.

BILANCI, I PRIMI CHE MI VENGONO IN MENTE

banca etruria proteste

I primi che mi vengono in mente, gravi e lievi, inquietanti e scherzosi, sono questi…

1. Pochi giorni fa quando ho scritto dell’ipotesi della bomba atomica, vista come un incubo in questa stagione di sfide tra guerre, terrorismi e voglia di vivere in pace, a qualsiasi costo, pensavo di aver esagerato. Ma ieri Putin, se pur con la buona intenzione di escluderla, ha cominciato ad evocare la bomba atomica come arma definitiva verso la Siria.
2. Abbiamo un governo che continua a fare e disfare senza il sostegno di un voto, ormai le elezioni sembrano un optional: ci stiamo abituando? Sento sussurrare che il voto a Roma sarà rinviato!
3. Tra poco è Natale, sotto l’albero decine di regali inutili, pacchi e pacchetti saranno aperti con furia compulsiva, quasi senza interesse per il contenuto. È normale, soprattutto in tempi di crisi?
4. Mi spaventa l’assuefazione al dolore. Ricordate l’emozione per quel bambino morto in mare, raccolto e tenuto in braccio, sulla spiaggia che doveva essere la meta della salvezza? Grazie ad internet, la fotografia commosse tutto il mondo. Ieri ho appreso che, da quel giorno, altri 700 bambini sono morti nelle stesse condizioni.
5. Da tempo mi sto abituando al fatto che gli estranei, alcuni amici, tanti sconosciuti, prestino attenzione a ciò che dico e scrivo, assai più dei miei figli, dei parenti e di tanti che mi sono vicini. È normale?
6. Nell’amministrazione della giustizia, il bilancio è pessimo. Fino a quando dovremo sopportare episodi come questo, ingiustificabile, delle banche fallite, e al momento con un danno esclusivo per i risparmiatori? Ieri si è suicidato il signor Luigino D’Angelo, 68 anni, ex operaio Enel, che ha perduto i risparmi di una vita: ha lasciato una durissima lettera contro la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio (“hanno rubato la mia dignità”). Quando ci sarà, se ci sarà, l’indispensabile risarcimento, quanto dureranno le cause? E cosa dire di quanto è successo nel caso Ilva? Per una svista di un cancelliere – l’assenza del nome dell’avvocato di alcuni imputati – il maxi processo è stato rinviato, annullati 47 rinvii a giudizio: si tornerà all’udienza preliminare, che si era celebrata per oltre un anno. E ben sappiamo quanto siano lenti, per conto loro e anche senza sviste, le procedure della giustizia.
7. Passiamo da considerazioni inquietanti ad altre più leggere: è possibile che non ci sia menù, in qualsiasi ristorante e trattoria, in cui non siano previsti la rucola e l’ananas? Mentre mi oriento verso le meravigliose osterie che cucinano all’antica, medito una petizione per riuscire a cancellare quel frutto insignificante e quella molesta verdura.
8. La Roma ci è o ci fa? Pazza e imprevedibile. Riesce ad entrare negli ottavi di finale della Champions League giocando malissimo, con solo sei punti, senza un minimo di gloria. Domenica a Napoli giocherà una partita – chiave per il campionato: impossibile fare bilanci e azzardare previsioni per questo club storicamente imprevedibile.

LETTERA DI UN’ADOLESCENTE IN MORTE DELLA NONNA

ragazza-tristeÈ scomparsa Edda Renzi Nicolini, moglie del costruttore Peppino Nicolini, nostro caro amico e stimatissimo imprenditore. Una sua nipotina, Maria Sole, sedicenne, ha letto in chiesa una breve commemorazione. Desideriamo segnalarla come un esemplare riferimento educativo, in questi tempi di generale assenteismo familiare. Potete leggere il testo integrale, struggente, su www.lamescolanza.com.

 

IL PROCESSO IN VATICANO / BISIGNANI IMPERTINENTE…

bisignani… e dotato, come sempre, di realismo. Troverete su www.lamescolanza.com un suo articolo, pubblicato oggi su “Il Tempo”. Ragionevolmente chiede: ma che razza di scherzetto i collaboratori di Francesco hanno inflitto al pontefice, istruendo il processo a quel monsignore fedifrago e alla sua ineffabile Chaouqui, e ai due giornalisti scrittori che hanno documentato quanto marcio ci sia in Vaticano? Giustamente Bisi dice che il processo, per fortuna adesso rinviato, sta diventando una pochade davanti alle telecamere di tutto il mondo, più dannoso per la Chiesa di ogni malefatta.

LINGUAGGIO / 1. “DETTO QUESTO”… MA NON SI E’ DETTO
PROPRIO NIENTE!

talk-show-Come forse ricordate, sono attento al linguaggio e alle sue continue evoluzioni. Una volta “detto questo” era un punto di riferimento apprezzabile, era usato da eccellenti professionisti (avvocati, medici, insegnanti, scienziati…) per fissare un concetto e aprire la mente a chi avesse la fortuna e il piacere di ascoltare. Oggi, a causa dei disgraziati e dilaganti talk show, qualsiasi sciocco spara una qualsiasi sciocchezza – insignificante, priva di un pur minimo interesse – e sussieguosamente riprende la sua esternazione. Ma che cosa hanno detto, prima, di tanto importante? Niente, fateci caso: più alto è il livello di insignificanza, più alta è l’enfasi con cui la sciocchezza viene scandita e proclamata. E dunque? Un po’ di pietà, per noi innocenti telespettatori!

LINGUAGGIO / 2. LE PROIEZIONI DI LUCE SU SAN PIETRO

School of fish projected on St. Peter's Basilica. Photography by David Doubilet. Artistic rendering by Obscura Digital

Tutti incantati, perfino i collaboratori più cinici del mio ufficio, per l’inedito spettacolo delle proiezioni di luci ed immagini fotografiche su San Pietro. Confesso: sono rimasto assolutamente insensibile e non ho letto i commenti a riguardo. Ho il timore di essere stato preceduto da ben altri opinionisti, ma dico la mia: la vera valenza dello show inaspettato mi sembra metaforica, la Chiesa e il Vaticano sono oscurati e assediati da tante tenebre, ma sopravvive il desiderio di luce, quantomeno da parte dei fedeli! In attesa di una luce definitiva o, chissà, di una oscurità raggelante, accontentiamoci dell’alternanza.

cesare@lamescolanza.com
10.12.2015