OGGI VI DICO CHE… AMICIZIA, DELUSIONE, IDOLATRIA

“La vita è una lunga preparazione per qualcosa che non succede mai” (WB Yeats). “La delusione è un sentimento che non delude mai”(Francois Mauriac). “Non toccate mai i vostri idoli: la doratura si attacca alle dita” (Gustave Flaubert).

ATTUALIZZANDO… ALCUNE LETTERE “ALLE 5 DELLA SERA”

lettere

Sono stato sommerso da lettere, salve sms e telefonate a proposito di ciò che ho scritto ieri sulle mie due settimane sfortunate, nelle relazioni private e pubbliche: Corriere dello Sport, Diego della Valle, Massimo Fini… Ne pubblico alcune, senza commento, tra quelle che mi sono apparse più significative. Da: Flavia Schiavi [flavia@studiopuntoevirgola.com]: “Porca miseria Cesare! Basta con le autocritiche. Magari non sei perfetto (qualcuno lo è?), ma sei certamente una persona articolata e “libera di mente”. Ecco, l’ho trovato uno! Non ce ne sono parecchi, un giorno faccio la mia lista. Ora ti dico solo che il mio motto tratto da Mamet è: Things change! E non credo che c’entri l’invecchiamento…. Ciao, Flavia” Da: Corrado Calabrò [corrcala@tin.it]: “Io, però, ti sono amico sincero; e non di passaggio ….  Corrado Calabrò”. (Corrado, grande servitore dello Stato nei ruoli più diversi, delicati e importanti, è uno degli uomini di infinita – come dev’essere – libertà di mente: la sua amicizia, la sua costante attenzione mi lusingano!). Da: fiammajori [fiammettajori@gmail.com]: “ Mi dispiace ciò che a te dispiace, soprattutto per la “letteraccia”di Massimo Fini che non conosco integralmente ma a volte basta anche una parola per ferire…. Ma poiché penso, citazione di Orazio a parte, che ognuno vorrebbe in cuor suo essere “Omero”per l’altro (o quantomeno credere di esserlo per se stessi) forse bisognerebbe almeno cercare di saper “approdare” all’Itaca della saggezza, del buon senso e della magnanimita’….Temo invece che Massimo sia ” in mare aperto”, volutamente, pervicacemente, ostinatamente e quindi le giuste “rive” in cui tu lo configuri lo urtino proprio perché tanto platealmente vere, disvelate agli occhi ed al cuore di chi certo lo conosce bene, come te (e lui lo sa!)….”Il vero dramma di un genio è essere compreso”, Flaiano (mi sembra) dixit. Non scomoderei oltre Orazio, uno dei poeti più grandi. Sic transit gloria mundi… e’ forse questo l’inesorabile assioma che “arma”la penna di Fini, ma non lo soccorre in extremis però il senso più alto e nobile che all’uomo sia dato: quello dell’umorismo! Sursum corda, mio Cesare. Tua Fiammetta.”

IL FILM DI NANNI MORETTI, MOLTO EMOZIONANTE

Mia madre - Nanni Moretti

Brevi, sperticati elogi all’ultimo film di Nanni Moretti, “Mia madre”. L’ho visto ieri e ho pianto dal primo all’ultimo minuto, al cinema Admiral a Roma, cercando di non farmi notare. Sarà per ragioni di senilità – spero che Flavia Schiavi, vedi sopra, non si irriti ancora: anzi conto sulla sua comprensione – che mi inducono a emozioni esagerate. Sarà, più probabilmente, l’immedesimazione per la mia storia, per la ferita che porterò in cuore sempre, per il rapporto conflittuale e contraddittorio che ho avuto con mia madre, fino allo strazio per la sua lunga agonia. Non so dirvi, anche perché mia moglie alla fine del film mi ha investito con drastici commenti negativi e io, ancora emozionato e con gli occhi rossi, non sono riuscito a replicare una sola parola. E ho letto recensioni cattive, anche la battuta di Riccardo Ruggeri (“Mia mamma non parlava come la madre di Nanni Moretti. Lo giuro!”, un analista con il quale sono quasi sempre d’accordo, mi ha sorpreso. Per me, il film è bellissimo. Il rigore, l’asciuttezza, l’assenza di retorica che distinguono il racconto del rapporto tra i due figli, Nanni e Margherita Buy (bravissima, una prestazione superlativa) con la mamma in ospedale sono qualità, stilisticamente, molto rare nel cinema italiano. (E tuttavia mia moglie ha detto che è un film “paraculo”). Mi sono emozionato, commosso, anche per l’alternanza tra i momenti brillanti, i ricordi teneri della quotidianità che fu, e la cronaca – priva di enfasi – della malattia in ospedale: fino alla fine, in casa, della madre. E’ un’alternanza che ho vissuto, affrontandola come Moretti la racconta nel film, arginando le lacrime, facendo ciò che bisognava fare, senza il pianto che mi ha colto al cinema. Rivedrò il film, vi consiglio di vederlo, cercherò di capire meglio… e spero che Nanni Moretti non mi aggredisca, di fronte al mio consenso incondizionato, come ha fatto Massimo Fini, subito dopo aver letto l’esaltazione, che avevo scritto (e confermo) del suo libro.

TELEGRAMMI PER IL WEEK END…

Pietrangelo Buttafuoco

MARCHIONNE, sempre più scaltro e duro. RENZI, anche lui sempre più scaltro, e per questo – forse – si ammorbidisce. BAGNASCO: sostiene la Paita e diventa garantista. Anche renziano? MORETTI, GARRONE E SORRENTINO, in lizza a Cannes, con un segreto pensiero condiviso: se non vinco io, meglio perdere tutti e tre! PALLOTTA: mi chiedo (non solo io) se davvero sia ancora convinto di portare al traguardo il progetto dello stadio per la Roma. FERRARA: “in amicizia” loda Buttafuoco e stronca il suo ultimo libro, “la conversione all’Islam sciita” (Il feroce saracino. La guerra dell’Islam. Il califfo alle porte di Roma). Meraviglioso modello di recensione e scrittura. ALDO CAZZULLO: col suo ultimo libro “Possa il mio sangue servire”… a diventare direttore del Corriere della Sera, anche con la spintarella, sempre utile, della Resistenza!

APPUNTAMENTI. RUGGERI E FIAT, VINO FRIZZANTE, AIDA…

Riccardo Ruggeri

Sono in partenza per Milano, mi rendo conto di essere sbrigativo, confido che questo non vi dispiacerà, alla vigilia del week end. Ora vorrei semplicemente segnalarvi tre appuntamenti a cui sono stato invitato e a cui spero di partecipare. *** Il primo, al Circolo della Caccia a Bologna, la sera di lunedì 20 aprile, Riccardo Ruggeri (rieccolo, il mio amico!), terrà una conferenza dal titolo: “Quando il grande non si fa più amare ed il piccolo è sempre meno bello”, in relazione al suo bel libro “Fiat, una storia d’amore (finita)”. Moderatore il direttore de “Il Giorno”, Giancarlo Mazzuca. La serata inizierà con il consueto aperitivo dalle 20.00, seguito dall’intervista e dalla cena (per prenotazione  anche telefonica 051.232244 – 051.236421 o mail circolodellacaccia@tiscalinet.it). *** Il 28 aprile – l’invito è di Elisabetta Castiglioni [elisabetta@elisabettacastiglioni.it] – ci sarà la presentazione del libro “Vivere frizzante” di Emanuela Medi, giornalista scientifica: all’Istituto Luigi Sturzo in via delle Coppelle, 35 a Roma. Interverranno:  Laura Bianconi – presidente Associazione parlamentare Luigi Veronelli, Franco Maria Ricci – presidente Fondazione Italiana Sommelier, e Mauro Massa – presidente Diabasis (che edita il libro). “Il vino è cultura? Lo spiega “Vivere frizzante” nelle sue molteplici sfaccettature. Il vino infatti è salute per lo stretto rapporto con il minor rischio di malattie cronico- degenerative ma è anche territorio, tradizioni regionali, arte, ambiente, cinema, eros… Un libro colto e divertente: il primo saggio letterario di Emanuela Medi. *** Il terzo invito arriva da Simone Cantagallo per conto di IGT (la nuova società dopo la fusione di Lottomatica-Gtech): mercoledì 22, prova generale gratuita di AIDA, Prenotati subito all’indirizzo: promozione. publico@operaroma.it (la prenotazione è valida per due persone. Per info: 0648160312-528-533

cesare@lamescolanza.com

 17.04.15