OGGI VI DICO CHE…

… “Preferisco attendere fino alla morte piuttosto che affrontare una delusione. Cosa c’è di più bello dell’attesa di qualcosa che forse ci verrà incontro tra un anno,  un’ora,un minuto?”. (Renata Tebaldi, “La voce d’angelo”, 2005).

VORREI, MA NON SI PUÒ CONDIVIDERE IL PENSIERO DI RENATA TEBALDI

governo (1)
La situazione politica indurrebbe a condividere il pensiero di Renata Tebaldi: meglio nutrirsi e appagarsi di speranze e desiderio, piuttosto che essere delusi. Purtroppo, in questo caso, non è possibile. Le decisioni incombono e saranno definite entro un mese o poco più. Penso che la stragrande maggioranza degli italiani, per come si sono espressi alle urne, desideri che il cambiamento delineato nella nostra società continui a materializzarsi sulla scena politica. Anche io ci spero, ma temo che non sia da escludere una fortissima delusione. Per quanto sia lecito filosofare e arzigogolare, siamo alle corde: per risolvere la crisi o comunque per uscire dallo stallo, le soluzioni sono poche e obbligate. I sognatori e gli elettori, come me, sperano che dopo il Papa, Laura Boldrini e Pietro Grasso, anche a Palazzo Chigi per il governo e al Quirinale per la presidenza della Repubblica appaiano due personaggi nuovi, positivi, che possano mettere a tacere dissidenze, egoismi, possibili contestazioni. Mi piacerebbe molto, ma vedo difficoltà.

Altre ipotesi presuppongono, più o meno, pastrocchi. Un governo Bersani affidato alla caducità e ai cambiamenti di umore di grillini o di altri possibili soccorritori. Oppure un compromesso forte, anche se come sempre non trasparente, tra sinistra e destra, con Bersani al governo e un berlusconiano “presentabile” al Quirinale. Altro, salvo colpi straordinari di fantasia da parte di Napolitano, non esiste. Altro di buono, intendo. Perché l’ultima chance sarebbe quella di affidare a Bersani, o a un personaggio scovato da Napolitano e più o meno gradito, l’incarico di formare un governo e, in minoranza, dopo le prime verifiche, preparare nuove elezioni (tra l’altro, secondo i costituzionalisti, impossibili a giugno – quindi si slitterebbe ad ottobre).

Si deve decidere prima per il governo, poi si voterà per il presidente, il 15 aprile o quasi certamente nei giorni successivi. Questo aspetto rende ancora più pasticciato il garbuglio italiano.

BUONE NOTIZIE. UNA DICHIARAZIONE DI PASSERA SU CIPRO  Corrado-Passera-tasse-638x425

“Su Cipro Ue sbaglia. La cattiva gestione delle banche deve essere coperta da azionisti e, in caso, da obbligazionisti. Mai dai piccoli depositanti”. Nel caos di commenti di ogni tipo, finalmente parole chiare e autorevoli sulla crisi della piccola isola, di valore universale, per qualsiasi situazione, a difesa dei piccoli risparmiatori. Quelli che sono puntualmente strozzati dalle varie speculazioni finanziarie, dalle ruberie politiche, da tutto ciò di male legato al denaro che imperversa, da sempre, nel mondo. Bravo Passera.

BRUTTE NOTIZIE. IL CORRIERONE IN SCIOPERO PER DUE GIORNI

corriere_della_sera

Rcs, rottura delle trattative al Corriere della Sera” class=”auto-style28″ height=”200″ src=”../../images/corriere_della_sera.jpg” width=”301″ style=”margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: left;”>
Proverò ad essere chiaro come Corrado Passera. Sono dalla parte del sindacato e dei giornalisti, che rischiano di fare la fine dei piccoli risparmiatori di Cipro e comunque dei lavoratori onesti, privi di protezione. E anche dalla parte di Ferruccio de Bortoli, il direttore (quasi 40 anni fa mio allievo, lo ripeto con orgoglio ogni volta che posso), che ha saputo navigare tra mille difficoltà e salvaguardare il Corriere della Sera da agguati, insidie, lotte tra gli azionisti, le ribellioni sindacali, eccetera. Mi sembra che sia arrivato il momento della verità. Tra tante cose che si possono dire, mi limito a due osservazioni. La prima è che la difficile situazione del Corriere dipende solo da responsabilità di management, di vertice: la sciagurata operazione in Spagna di acquisizioni e dilapidazioni di un ingente patrimonio. La seconda osservazione è che De Bortoli, esattamente come il suo predecessore Paolo Mieli, ha fatto qualcosa che dovrebbe stare a cuore a tutti gli italiani, anche a coloro che leggono, che so, La Repubblica piuttosto che Il FattoIl Messaggero piuttosto che Il Manifesto e così via: difendere, al di là di ogni interesse, la sacra importanza laica del giornale di via Solferino. Il Corriere è un’istituzione, è la storia italiana (con pregi e difetti, come è naturale), è una voce autorevole nel mondo, oltre che nel nostro Paese. Quando manca in edicola, si sente che manca un compagno di viaggio, un riferimento essenziale. Il Corriere ha saputo resistere alla tragedia del Banco Ambrosiano, auspico che tutti abbiano a cuore la sua solidità e la sua salvezza. Ma, ancora e sempre per chiarezza, perché mai i giornalisti dovrebbero pagare assurde operazioni finanziarie, di cui non portano la minima responsabilità?

PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI

parole2 (2)
Moral suasion
. Letteralmente, persuasione morale: si potrebbe considerare come una sorta di potere intrinseco che può essere esercitato da un’autorità, che in un certo campo ha obblighi di vigilanza e garanzia, al fine di indurre i soggetti vigilati ad un comportamento moralmente e socialmente corretto, non ricorrendo direttamente a quei poteri che la legge le mette a disposizione per l’esercizio delle sue funzioni (o dei quali necessita ma che la legge non prevede esercitati, quantomeno in via diretta), ovvero basandosi sull’autorevolezza del proprio status di autorità super partes, nonché sull’importanza del proprio ruolo.

 

ASCOLTI TV/ LA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO AL 48,93%. PRIME TIME A BALLARÒ CON IL 20%, K2 AL 16,64% E CANALE CINQUE AL 13,81%. BOOM PER MARA VENIER AL 27,26%

Vince la serata il consueto appuntamento con Ballarò ottenendo 5.099.000 telespettatori e il 19,91%. Stabile al 16,64% la seconda parte di K2 – La montagna degli italiani, mentre Canale Cinque con il filmSenza identità registra il 13,81%. Grandissimo interesse per la Messa di inizio pontificato di Papa Francesco che è stata seguita da 3.690.000 con un ottimo 48,93%, lasciando le briciole alle altre reti. Nel day time da segnalare il boom di ascolti per La vita in diretta che nella parte condotta da Mara Venier ottiene il 27,26% mentre in quella di Marco Liorni il 21,56%. Aria di flop per il “nuovo” programma di Caterina Balivo Detto fatto che nella seconda puntata scende al 4%, facendo crollare il pomeriggio di Raidue. Ottimi ascolti per il Tg1 con il 25,13%, il Tg5 porta a casa il 20,01% e il TgLa7l’8,51%.

 

 

20/03/13

 

 

cesare@lamescolanza.com
Tweet