OGGI VI DICO CHE…

“Tanta potenza e una così stretta alleanza tra gli occupanti e i tradizionali poteri siciliani non avevano scoraggiato Nino e i suoi amici. Di quell’assetto vedevano soprattutto la provvisorietà,  mentre a loro interessava ciò che sarebbe accaduto al ritorno della democrazia. Erano certi che sarebbe andata così. Con la caduta definitiva del regime e la fine ormai annunciata della guerra, ai loro occhi la soluzione più probabile, l’orizzonte preconizzato in tante ore passate a discutere era quello di un drastico passaggio storico, dal fascismo al socialismo nelle campagne. Con la voce rauca dell’ultima sigaretta fumata a notte fonda, i nostri rivoluzionari si preparavano a spingere i contadini affamati verso l’occupazione delle terre. Senza sapere, e senza neppure immaginare, a cosa andavano incontro.”(“Le sconfitte non contano”, Marcello Sorgi, Rizzoli, 2013)

ATTUALIZZANDO…

togliatti

Molti ricordano un famoso aneddoto: nel 48, nei giorni di rivolta popolare dopo l’attentato a Togliatti, Pajetta telefonò al Segretario del Pci, con esultanza: “Abbiamo preso la prefettura di Milano!”. E Palmiro, gelido: “Bravo. E adesso che cosa te ne fai?”… Sono stati raccontati, in infinità di libri, mille episodi relativi a guerre, sommosse, rivoluzioni..ma oserei dire anche sfide d’amore e lotte di potere. Quelle righe tratte dal bel libro di Marcello Sorgi, in uscita in questi giorni, sono il simbolo di un valore universale: l’attesa, la passione per una vittoria agognata, lasciano immediatamente il posto all’incertezza del futuro. Tutto si azzera, tutto ricomincia da capo…come scrisse Oscar Wilde, i momenti più belli (di amore, in quel caso), sono stati già consumati, quando si suona il campanello alla porta, per il primo appuntamento…

ELOGIO DEL GIOCO D’AZZARDO, COME E’ ANDATA

 lanza

E’ andata come sempre, per gli eventi piccoli e grandi della nostra vita: per la presentazione di un libro, ma anche per appuntamenti estremi, come un matrimonio o un funerale, o una grave malattia, in ospedale. Assenti ovviamente molti amici e parenti, sulla cui fedeltà avresti scommesso grosse somme di denaro (diciamo così, visto il tema del mio libro). I più fastidiosi, quelli che utilizzano un sms, all’ultimo momento. I più insolenti, o superbi, quelli che ti avevano assicurato la presenza fino a qualche ora prima e poi non vi avvertono neanche per l’improvviso forfait e non si scusano. Poi ci sono i fantasmi, quelli che arrivano a metà evento, lasciano un segno della presenza, e corrono via dietro chissà quale altra occasione di vita. Non sono moralista come sempre: anche io, domani, sarò assente al matrimonio di una mia carissima amica, Stefania, anche attrice nel mio film: sono obbligato a cambiare programma (non, come diceva perfidamente Longanesi, per un “successivo” impegno), per una cosa di lavoro a cui proprio non posso rinunciare. Però, senza propormi come modello, mi sono scusato e mi scuso anche qui, con tutto il cuore!
Tutto negativo? Assolutamente no. Giornali importanti mi hanno dedicato paginate, come Il Foglio e Il Giornale, altri, come Il Corriere e La Repubblica, Adnkronos e altre agenzie, e tante testate sul web, segnalazioni e recensioni più contenute. E, ripeto, come sempre succede, alle assenze inaspettate si sono contrapposte presenze imprevedibili: Sonia Albertini, che non vedevo da una memorabile vacanza a Berlino, vent’anni fa, è venuta apposta da Milano; la stilista Patrizia Corvi da Terni; Maurizio Adrianie moglie da Bracciano; da Milano anche un recente amico del web, “lamaiala”, tranquilli, è uno spiritoso “nom de plume”. E poi, in sala, gli stimatissimi fratelli Fabio e Carmelo CalìFederico OrianaMarisela Federici, la regina di ogni salotto; Costanza Esclapon, (che ha fatto una corsa dopo aver assistito agli esami della figlia), Roberto Sergio, presidente di Rai Way, Agostino SaccàSimone Cantagallo,Gianni Di GiovanniAlessandro Di Giacomo, Stefano Mignanego, Marzio Mecozzi, Federico Manzella, Alessandro Paciucci, Marzia Mastrogiacomo, Andrea Zagami, Matteo Lo Presti, il redivivo Marco Benedetto, la professoressa Anna Maria Isastia con il figlio Roberto, Giorgio Condemi, Rosanna Piras, Paolo Costella, Gabriella Germani, popolarissima attrice e imitatrice, Maria Grazia Farrugia, l’avvocato Gianfranco Biasiotti, Patrizia Rutigliano, tanti giornalisti, amici fotografi, agenzie, i compagnucci di gioco Walter Romeo, Franco Recanatesi, Alberto Dell’Utri, Majorana, Gianfranco Bonanno, Fabrizio Principato, i miei allievi dell’accademia Vincenzo Scardapane, Donato Moscati, che ha collaborato al libro, Elisabetta Galletti, Marilag Marra e la loro severa e sentimentale coordinatrice Antonella Parmentola, Bertilla, Vincenzo Bucciarelli, Sylvie Lubamba, insolitamente composta, Gabriele Marconi, Gianfranco Marrocchi, Andrea Colacione e tanti, tanti altri. Sul palco, show scintillante di Vittorio Sgarbi: spero che il suo discorso sia stato registrato, così ne farò un capitolo per la prossima edizione. Caustica con eleganza l’Onorevole Paola Binetti di Scelta Civica, accorato e sincero con i suoi racconti di esperienze personali il mio “mito” Pupo, il mio amico un po’ saggio e un po’ folle Domenico Mazzullo, il documentatissimo rappresentante di Confindustria Massimo Passamonti, bellissima, bravissima e fedelissima come sempre, mi ha aiutato in modo preziosoEmanuela Tittocchia, volto televisivo di Mediaset. E last but not least, Giordana Zagami, che ha curato le schede dei film dedicati al gioco, e Francesca Salerni (assente la sorella Maricò, che nel libro è stata intervistata sul rapporto gioco/arte).
Tra i frizzi di Sgarbi, cito quello più sarcastico verso lo Stato e più irriverente verso la chiesa. “Viviamo in un mondo di pazzi, questa è la verità: lo Stato è biscazziere, produce il gioco e lotterie, però sostiene che non dobbiamo giocare; produce sigarette, però sul pacchetto scrive che per questo siamo condannati a morire…e la chiesa? Dice che non dobbiamo fare l’amore al di fuori del matrimonio…e perché? Perché con tutte le cose importanti che ha a cui pensare Dio…lui soffre! E perché soffre se io mi apparto con una bella ragazza? Forse perché non si trova al posto mio?”

AZZARDO? UN NUOVO APPUNTAMENTO CON LE SFIDE DEL POTERE

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Organizzerò a breve, forse già il 4 luglio, un nuovo incontro sul tema vero del libro: l’azzardo che cambia la nostra vita non avviene al tavolo verde, non si risolve nel gioco delle carte o alla roulette. Le vere partite di azzardo si giocano tra i protagonisti dei vari palazzi di potere, politica, finanza, economia… Luigi Bisignani, autore di un fenomenale best seller su questo argomento, con una miniera di confidenze e rivelazioni,ha dato il suo assenso. Aspetto una risposta da Cesare Geronzi. Medito di stuzzicare altri imprenditori, confido nei giornalisti che sanno tutto di economia. Se si farà, tutti invitati.

 

 

 

28-06-2013

 

cesare@lamescolanza.com

 

*”Elogio del gioco d’azzardo” di Cesare Lanza, editore L’Attimo fuggente, Euro 22. La prima edizione ha avuto una tiratura limitata a opinion leaders e agli addetti ai lavori. Non è, al momento, distribuita in libreria. Chi desiderasse prenotare una copia (fino a esaurimento o per le successive edizioni) può scrivere a info@luce2007.it.