OGGI VI DICO CHE… AI VIVI E AI MORTI

“Ai vivi si deve rispetto, ai morti la verità” (Voltaire)

ATTUALIZZANDO… LORENZETTO (SPIETATO?) SU PANNELLA

stefano_lorenzetto“Italia Oggi” è un giornale magnificamente diretto da Pierluigi Magnaschi, un giornalista che avrebbe meritato di dirigere il Corriere o la Repubblica o qualsiasi telegiornale di primo livello: il suo è un giornalismo senza se e senza ma, giornalismo puro, attento (con intelligenza e rispetto) alle esigenze e ai diritti del pubblico, privo di strizzatine d’occhio al mondo dei politici e di qualsiasi potere. Questa è la sua grande qualità e la qualità coincide con un limite, che spiega perché non è mai stato (salvo che per Il Giorno e l’agenzia Ansa) designato al vertice di una delle più grandi testate. Pier è sempre dalla parte del pubblico, non del potere (e i grandi editori figurano tra i potenti). Conoscendolo come uomo forte e dignitoso, credo che sia contento così, senza rimpianti. Di fronte alla melassa indecente delle commemorazioni di Marco Pannella (disgustose, come ho scritto ieri, da parte di chi ha osteggiato e mortificato il leader radicale in vita) ha chiesto a Stefano Lorenzetto un articolo controcorrente: potete leggerlo digitando il nostro sito www.lamescolanza.com. Ebbene, di Pannella, Lorenzetto – con la sua bravura – ha scritto tutto il male possibile.
Dico “crudelmente” perché Lorenzetto unisce alla sua straordinaria virtù di scrittura anche una rigorosa capacità di documentazione. Il risultato è, a mio parere, crudele – nonostante la premessa della citazione di Voltaire, che ho riportato qui sopra. Di Marco ho una diversa opinione, molte cose di lui non sapevo e altre non condivido, leggendo l’articolo. Ma, secondo le mie regole, mi è sembrato giusto proporvi anche l’opposto parere di Lorenzetto.

LE MIE OSSERVAZIONI ALL’ANALISI DI LORENZETTO

Marco PannellaA Stefano ho scritto che il suo articolo mi ha colpito, turbato, e informato su tanti aspetti che non conoscevo: perciò ha aumentato la mia stima per lui, nata in tempi ahimè remoti (volevo assumerlo in un giornale che dirigevo) e consolidata nei successivi quarant’anni. E schematicamente gli ho elencato le mie opinioni. Trascrivo la lettera, punto per punto.
1. È importante che tu abbia scritto questo articolo e che il nostro carissimo Pier lo abbia voluto e pubblicato. È così che, utopisticamente, sogno il giornalismo. Utopia? Per fortuna tu e Pier ci siete, nella realtà, insieme con pochi altri.
2. L’articolo mi ha scosso perché mi ha informato su tanti aspetti – in primo luogo la montagna di denaro, e come sia stata sperperata – che non conoscevo. Sapere, informarsi, capire è comunque essenziale.
3. Mi hai turbato perché hai raccontato, implacabilmente, vizi e vezzi di Marco che conoscevo appena o immaginavo, che non consideravo e non considero rilevanti, ma certamente non inducono a ulteriori dosi di simpatia e stima.
4. Penso che su qualsiasi personaggio umano al mondo (forse anche su Gesù nella sua stagione terrestre) si possano trovare episodi e retroscena orribili, se si scava a fondo.
5. Il mio giudizio – sul Pannella che ho conosciuto – sostanzialmente non cambia. L’ho definito un santo laico. Sarà stato vanesio, spendaccione, avrà avuto manie di grandezza, amori promiscui e discutibili e quant’altro… Credo, e del resto hai documentato ciò che hai scritto, come sempre, che sia verità tutto ciò che dici dei suoi difetti. Tuttavia Marco ha subìto ingiustizie, sofferenze, mortificazioni e ostacoli che avrebbero abbattuto i più strenui lottatori. E ha portato avanti iniziative fondamentali per i diritti civili, ponendosi (spesso per il gusto di agire provocatoriamente) comunque dalla parte di emarginati, sconfitti, vittime, ecc.
6. Trovo indecente il coro di melassa (abituale, retoricamente, davanti ai morti) e l’ho scritto. Potrei essere confuso in quel coro e mi dispiacerebbe. Pubblico il tuo eccellente intervento, per il mio senso di libertà, per stima verso di te e Pier e per (come orrendamente si dice) completezza di informazione.
7. Unico rilievo critico: il tuo pezzo mi sembra pervaso da un pregiudizio non so se sia giusto definirlo solo moralistico o cattolico o religioso – confermato con evidenza dall’auspicio pio e conclusivo. Pervaso o strisciante, qui e là. Non so se sia un giusto criterio di valutazione, ma lo rispetto.

ALTRI GIUDIZI? MI PIACEREBBE RICEVERNE…

Loiero_Romeo_LucanoConcludo qui perché sono impegnato nel pomeriggio, a Roma; da due manifestazioni a cui tengo e mi manca il tempo. La prima è un convegno all’Antico Tiro al Volo – in via Eugenio Vanja, 21 (ho dato qualche contributo), a sostegno del sindaco di Riace, Domenico Lucano, indicato dal New York Times come – unico italiano – uno dei cinquanta personaggi più influenti nel mondo: per aver risolto in modo lodevole nel suo paese il problema dell’accoglienza dei migranti (integrandoli nella comunità con una casa, un lavoro, senza ostilità da parte dei suoi cittadini, senza incidenti e scivoloni in disordini o, peggio, nella criminalità: un simbolo di intelligenza politica e di umanità sociale, di capacità di risolvere problemi che, senza intelligenza e umanità, sono inevitabilmente destinati a complicarsi tormentosamente). Dunque un pomeriggio dedicato a lui e al professor Franco Romeo, insigne cardiochirurgo, candidato al Comune di Roma. Sarà proiettato un cortometraggio di Wim Wenders sulla Calabria, voluto dall’ex presidente della Regione Agazio Loiero. Sarà presente l’attuale presidente regionale e, presumo in gran numero, la comunità dei calabresi a Roma.
Il secondo impegno è per una mia conferenza accolta in un Rotary all’hotel Flora, in via Veneto, sui temi proposti nel mio ultimo libro su Kafka.
Chiedo scusa per la brevità della mia pagina di diario di oggi. Mi piacerebbe ricevere altre opinioni su Marco Pannella. Non vorrei che a lui toccasse, come ad altri personaggi scomodi e discussi, il solito rito perverso: ostilità e difficoltà, disagi in vita; oceaniche celebrazioni, sincere ma purtroppo anche banali e ipocrite, in morte; dimenticanza e mancanza di memoria totali, a partite da pochi giorni dopo le esequie.

cesare@lamescolanza.com
24.05.2016