NATI L’8 SETTEMBRE

Mario Adorf, Lucilla Agosti, Ludovico Ariosto, Piero Badaloni, Luca Bernabei, Renzo Bossi, Gianni Brera, Daniele Capezzone, Raffaele Costa, Riccardo Cuor di Leone, Arturo Diaconale, Ennio Di Francesco, David Mengacci, Frederic Mistral, Donatella Raffai, Bernie Sanders, Peter Sellers.
MORTI:Mike Bongiorno,Richard Strauss.

 

POESIE / ALDA MERINI

“Amami – ora che non ho parole – per farti innamorare – dei miei silenzi”.

 

 

 

 

 

L’ARTICOLO / CAIRO SOSTIENE IL DOMANI

Doppiare Repubblica. O comunque assestargli una bella mazzata. Questo è l’obiettivo che si è messo in testa Urbano Cairo, editore del Corriere della Sera.
Ragion per cui è disposto a dare una mano a Carlo De Benedetti, che sta per mandare in edicola il suo nuovo quotidiano, il Domani. Secondo fonti confermate, sarebbe andato in porto l’accordo secondo cui a stampare e distribuire il nascituro giornale di De Benedetti sarà proprio Cairo tramite una società legata a lui o a Rcs. Un bell’aiuto per il quotidiano diretto da Stefano Feltri, che farà il suo esordio in edicola tra pochi giorni, martedì 15 settembre.

Non ci sarà da meravigliarsi, poi, se Feltri e i suoi cronisti saranno presenze costanti nei programmi di La7, tv di cui è editore Cairo. Un altro aiutino da parte dell’imprenditore, presidente del Torino. Il quale, con questa operazione, tenterà di assestare un duro colpo al quotidiano di Largo Fochetti, in calo di copie da quando è arrivato il nuovo padrone, la Fca di John Elkann, e il nuovo direttore Maurizio Molinari.
I dati delle vendite in edicola a giugno 2020 fotografano una situazione fosca per i due giornaloni: Corriere a 164mila, contro le 186mila del 2019 e le 204mila del 2018; Repubblica a 113mila, contro le 141mila del 2019 e le 146mila del 2018. Il Corriere perde, ma Repubblica perde di più, tanto che nelle ultime settimane il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari sarebbe precipitato addirittura sotto le 100mila copie e in redazione non sono mancati segnali di nervosismo, come si è visto anche in alcuni scivoloni sui titoli. “Via la mascherina in aula”, era l’apertura di Repubblica martedì 1° settembre. Peccato che fosse il titolo del Corriere del giorno prima: “In classe senza mascherina”. Un erroraccio che ai tempi di Ezio Mauro avrebbe fatto saltare qualche testa in redazione.
Cresciuto a pane e Berlusconi (è stato tra i manager più brillanti di Publitalia prima di fondare la Cairo Communication), da imprenditore di razza, Cairo fiuta l’odore del sangue ed è pronto a colpire secondo la regola che il nemico del mio nemico è mio amico. Il patto con De Benedetti, dunque, è sancito. E il fatto che i due quasi non avessero rapporti ha facilitato le cose: non ci sono rancori o vecchie ruggini da dimenticare, ma un rapporto tutto nuovo da costruire”
Gianluca Roselli (Il Fatto quotidiano)

OGGI VI DICO… DOMANI

“Non soffro di rimpianti. Avessi cent’anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani.”
(Ugo Ojetti)

“Impara da ieri, vivi oggi, spera per domani; la cosa più importante è non smettere mai di porti domande.” (Albert Einstein)

“Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani.” (Lucio Anneo Seneca)

“Immortale è chi accetta l’istante. Chi non conosce più un domani.” (Cesare Pavese)

“C’è tra oggi e domani, un lungo intervallo: impara ad essere diligente, mentre sei ancora sveglio.”
(Goethe)

UN SORRISO. FATECI CASO…

Ci avete mai fatto caso che, se nessuno ci ha fatto caso, appena uno ci fa caso poi tutti ci fanno caso?

 

 

 

LA SCUOLA E’ IL FUTURO

Un problema molto grave per la scuola, tra i tanti, riguarda gli insegnanti: quale sarà il loro livello professionale?
La situazione nelle scuole che si stanno riaprendo è lo specchio avvilente della condizione di sfascio in cui versa oggi la società italiana. Ne ho già scritto tante volte e non è piacevole ripetersi, per me e per voi. Ma mi sembrerebbe indecente non farlo: perché alla riapertura delle scuole – se mai sarà mantenuto l’impegno annunciato dalla contestatissima ministra Azzolina – mancano pochissimi giorni.

I PROBLEMI INCREDIBILMENTE IRRISOLTI

I problemi erano evidenti da mesi, ma non si è fatto niente, e continuiamo a sentire parole e parole, solo parole. Mascherine, si o no? Non si sa, non si capisce. Distanziamento? Idem. Trasporti… Bus occupati fino all’80 per cento: che diavolo vuol dire? Chi decide e in base a quali criteri, scuola per scuola, bus per bus? Non si sa, non si capisce. Addirittura rispunta, per iniziativa di una virologa, l’idea del plexiglass, un progetto defunto per manifesta demenzialitá, a parer mio, comunque per irrealizzabilitá.

E GLI INSEGNANTI…

Interessa sapere qual è, tra i tanti, il problema che mi coinvolge di più? Eccolo, riguarda gli insegnanti. Mancano, per prima cosa! I numeri sono allarmanti, scommetto tuttavia che alla fine del caos in qualche modo spicciativo saranno reclutati. Ma con quali criteri selettivi e quale sarà il loro valore professionale e culturale? Ho già scritto che il metodo sarà forzosamente spicciativo, per risolvere il problema.

FAR CADERE CONTE. GIUSTO, MA INTANTO…

I politici non capiscono che una valida formazione degli studenti rappresenta il nodo fondamentale per garantire una Italia migliore, domani. No. Sulla scuola, e su tutto, i politici non si impegnano. Il loro nodo prioritariamente più importante, oggi. è avere qualche voto in più, alle prossime elezioni. E trovare un modo per cacciare Giuseppe Conte: sono d’accordo! Non solo nell’opposizione lo chiedono ogni giorno, ma perfino nella stessa maggioranza si manovra, con questo obiettivo. E mi sta bene. Ma perché non dirlo chiaro, come faccio qui (non solo io!), e soprattutto perché non lo fanno, punto e a capo? Nel frattempo il bislacco governo – che maggioranza non ha, nel Paese – non governa e non può decidere per il meglio. Neanche sulla scuola, come si è visto fino ad oggi.

cesare@lamescolanza.com