LE PAGELLE DEL CLAN: EMMANUEL MACRON, 5

Il partito del presidente francese, La République en Marche, ha perso la maggioranza assoluta dei seggi all’Assemblea nazionale che aveva dalle elezioni politiche del 2017. Sette deputati hanno lasciato En Marche per formare insieme ad altri dieci il gruppo parlamentare Ecologia, democrazia, solidarietà.
Tra i diciassette ci sono il candidato sindaco di Parigi Cédric Villani e l’ex ministro socialista per l’Ecologia Delphine Batho. Il nuovo gruppo sarà «indipendente», «non di opposizione» ma «positivo» e «propositivo».

RICORRENZE… NATI IL 20 MAGGIO

Diego Abatantuono, Al Bano Carrisi, Cher, Honoré de Balzac, Ferruccio de Bortoli, Erri De Luca, Gabriele Muccino, Roberta Pinotti, Giuliano Pisapia, lo Statuto dei Lavoratori, James Stewart
MORTI: Cristoforo Colombo, Niki Lauda

 

 

 

INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… LA FINZIONE DI VILLAGGIO

Paolo Villaggio spiega al nipote il mestiere di attore, «mestiere da devianti, adatto a quelli che non erano riusciti a seguire la strada maestra o a finire l’università. Trovo che fare questo lavoro, che non oso neanche chiamare lavoro, sia dovuto a una malattia, a un timore, alla paura di non essere competitivo, di non apparire, di non venire fuori dalla mischia. L’attore si maschera perché non si piace, ma l’appagamento viene solo dalla finzione» [Porro, Lettura].

OGGI VI DICO… LA SIMPATIA

“Ho scelto l’uomo simpatico a preferenza del ricco; preferisco un uomo senza denaro al denaro senza un uomo.” (Plutarco)

“È assurdo dividere le persone in buone e cattive. Le persone si dividono in simpatiche e noiose.” (Oscar Wilde)

“Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi.” (Mark Twain)

“Le stranezze delle persone simpatiche riescono esasperanti, ma non c’è persona simpatica che non sia per qualche verso strana.” (Marcel Proust)

“Ci sono tipi simpatici che cercano di fare gli stronzi, e stronzi che cercano di essere simpatici. Io sono uno stronzo che cerca di essere simpatico.” (Billie Joe Armstrong)

SORRISI, SMORFIE, LACRIME… BUFFON, LA DEPRESSIONE

La sua idea politica di fondo? «Vorrei che fosse ripristinato un po’ d’ordine». Per ironia, lei che detesta il caos ha vissuto due lunghi anni di depressione «Ho crisi come tutti. Succede a chi ragiona tanto. A chi ha poco cervello non capita». [Gigi Buffon a Giancarlo Perna, La Verità].

 

 

ATTUALIZZANDO…GIANNI MINÀ, IL PIÙ SIMPATICO

Una volta che Gianni Miná andò a cena con Cassius Clay, Robert De Niro, Sergio Leone e anche con Garcia Marquez. Una sera a Roma, tutti insieme. Ci sono libri, in uscita, che non si vede l’ora di leggere. A me ormai succede di rado: leggo quasi esclusivamente classici, di piccole dimensioni (per dire, “Guerra e pace” non lo reggerei più.
E neanche il “Decamerone”). Però, in queste ore, sto provando lo stato d’animo, una volta frequentissimo, che mi induceva a correre in libreria. Parlo di “Storia di un boxeur latino”, autobiografia di Gianni Minà (minimum fax).
E come spiegarvi questa eccitazione? Gianni è un giornalista unico, con questa straordinaria qualitá: risultava irresistibilmente simpatico ai personaggi che incontrava e intervistava; ne diventava non solo amico, ma anche intimo confidente.

DA CHECCO ER CARETTIERE

Ecco uno stralcio, che ho tratto dalle anticipazioni. Muhammad Ali, Robert De Niro, Sergio Leone e Gabo García Márquez: “… andammo da Checco Er Carettiere”. Come fece a metterli insieme? “Era passato a trovarmi Muhammad Ali, che in quei giorni era a Roma, e stavamo per andare a cena, quando mi chiama Robert De Niro, di cui sono amico, per vederci. Gli dico con chi sono e gli propongo di raggiungerci, e lui risponde che si considerava già invitato. Stavamo per uscire quando squilla di nuovo il telefono, era Sergio Leone, appena bidonato da De Niro: ‘A fijo de ‘na mignotta voglio venì pur io!’. Buon ultimo chiama Gabo e il gruppo era fatto”.

NESSUNO AL MONDO COME LUI. LO INVIDIO!

Chi pagò il conto? “Io! Abbiamo speso un po’…”. Insomma: ho scritto che Miná è unico, e per una volta non è retorica, nè un modo di dire. Conoscete un altro giornalista non dico in Italia, ma in tutto il mondo, capace di portare a cena, in una stessa tavolata, in un giorno qualsiasi, Cassius Clay e De Niro, Sergio Leone e Garcia Márquez? Io, no. I critici di Miná dicono che sia troppo condiscendente verso i suoi intervistati e così nascevano le forti amicizie (come fu con Fidel Castro, che Gianni intervistò per 16 ore). Io non mi considero simpatico e darei molto, moltissimo per avere un centesimo della spontanea empatia di Gianni.

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