“Alcuni filosofi hanno definito l’ira come una follia di breve durata; infatti è ugualmente incapace di controllarsi, dimentica del buon contegno e dei vincoli di parentela, cocciutamente impegnata a dar compimento alle proprie iniziative, chiusa ai consigli della ragione, sconvolta da motivi futili, incapace di distinguere la giustizia e la verità, in tutto simile alle frane che si infrangono su ciò che travolgono”. (Lucio Anneo Seneca, “L’ira, Dialoghi”, I sec.)
ATTUALIZZANDO… IRASCIBILITA’ / 2. AL RISTORANTE UNA CAMERIERA MI HA DETTO
Non dico quale ristorante perché non vorrei che una simpatica cameriera, educata e determinata, possa avere problemi. Ero in compagnia di tre amici, è arrivato un quarto, mi ha detto scherzosamente che io ho un caratteraccio. Gli altri tre hanno assentito. C’era una cameriera di fronte a me e le ho chiesto, scherzosamente, per sdrammatizzare: “Anche lei pensa che io abbia un caratteraccio?”. E lei, compunta (sono cose che succedono solo nei film) ha risposto con prontezza: “Penso di si. Tre anni fa lei dava l’impressione di una persona che aveva il gusto della vita, oggi mi sembra che non sia in pace con se stesso”. Tutti i miei amici l’anno guardata esterrefatti, uno dei tre addirittura con severità. Io l’ho ringraziata: so di fare il possibile per dimostrarmi tollerante ed aperto verso qualsiasi opinione. Ma ero e sono convinto del contrario, tre anni fa ero irascibile, oggi saggio e filosofo. Tuttavia sospetto che i miei amici e questa intelligente cameriera abbiano ragione: ho facilità ad irritarmi. Mi dispiace. Dovrò correggermi e non sarà facile. In ogni caso, adoro le persone che sappiano parlarmi senza piaggeria né ipocrisia.
IRASCIBILITA’ / 3. “DAVIDE” CONTRO L’ARROGANZA DI OGNI GOLIA, NEL CALCIO E ALTROVE
Oggi è un giorno speciale, per il gruppo che lavora e collabora alla nostra piccola e indipendente società editrice. Lanciamo “Davide” e il sottotitolo dice tutto: contro l’arroganza di ogni Golia, le ingiustizie nel calcio, e altrove. Se ne occuperà Donato Moscati, il miglior allievo della nostra leggendaria accademia “Studio 254”: cliccate da oggi ogni giorno su www.lamescolanza.com/davide, leggete e diteci le vostre opinioni.
Intanto, chiarisco: chi mi segue, sa che sono disgustato per le arroganze, le ingiustizie e i soprusi che quotidianamente si registrano nel mondo. In particolare, tra l’altro, adoro il calcio e mi piacerebbe che vincesse il club migliore, indipendentemente dal potere occupato nei luoghi dove “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”. Invece, noi dimanderemo! Sono tifoso del Genoa, piccolo grande amore tartassato e perseguitato dagli arbitri e dai potentati del calcio. Simpatizzo per la Roma, a sua volta puntualmente castigata di fronte allo strapotere della Juventus, in anni remoti e recenti. E in questa stagione mi stanno a cuore le sorti del Frosinone e del Carpi, del Sassuolo (che pure è proprietà del leader di Confindustria, Squinzi) e del Chievo, dell’Empoli e altre… “Davide” nasce per registrare, denunciare le ingiustizie e dare spazio e voce ai sostenitori dei club non accolti nel Palazzo calcistico. Irascibilità anche questa? Bene, se così la considerate, io non vi rinuncerò. E spero di avere solidarietà, amici e sostenitori.
Non ve lo chiedo solo io, ma nientepopodimeno che Aristotele: “Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile; ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile”.
INDISCREZIONI / LO BOSCO ALLE FERROVIE, DEL DEBBIO SINDACO
Alle Ferrovie dello Stato l’Amministratore Delegato Michele Elia, 69 anni, sarebbe in procinto di essere sostituito dal professor Dario Lo Bosco, 55 anni, presidente di RFI, Rete Ferroviaria Italiana. Le carriere dell’uscente e del subentrante sono simili. Lo Bosco, siciliano nato a Raffadali, in provincia di Agrigento, è un ingegnere civile, ex presidente dell’autorità portuale di Messina. Anche Elia era passato da RFI alle Ferrovie, peraltro – una consuetudine – come il suo famoso predecessore Mauro Moretti, a cui è rimasto assolutamente vicino. Anche lui ingegnere, meridionale ma non siciliano: pugliese, di Castellana Grotte.//Nell’estenuante telenovela di Milano alla ricerca di un Sindaco, secondo le ultimissime chiacchiere attendibili, Paolo Del Debbio avrebbe finalmente accettato l’offerta di candidarsi come leader prescelto da Berlusconi e da Salvini. Vedremo… Del Debbio è un eccellente conduttore televisivo a Mediaset, popolarissimo perché si pone sempre dalla parte della gente, e tuttavia la politica è un altro territorio, pieno di insidie e trabocchetti.
EXPO / UN TWEET DI BARBACETTO, DA DECODIFICARE
Ieri gli appassionati di twitter si sono interrogati su un messaggio firmato da Gianni Barbacetto, autorevole firma de Il Fatto Quotidiano: “La Procura di Torino indaga sugli ingressi gonfiati al Salone del Libro. C’è un giudice a Milano? @Expo2015Milano”.
Diciamo, il tweet è facilmente decrittabile. Non sappiamo se ci sia ancora un giudice a Berlino, ma a Milano ce n’è più di uno, eccome. Peraltro avevamo già segnalato voci di attenzione giudiziaria su alcune candidature alla poltronissima di sindaco di Milano. Che nessuno si irriti, ricordando che “contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto” (Marco Aurelio, “Pensieri”, 166/79).
LORENZETTO, DOTTO… CHI E’ IL PIU’ GRANDE INTERVISTATORE?
Ieri ho scritto che Giancarlo Dotto, un caro amico, è forse il miglior intervistatore italiano, certo il più divertente. Ero travolto dall’entusiasmo per una sua intervista, su Dagospia al mitico Aldo Biscardi. Oggi puntualizzo: Giancarlo è sicuramente il più divertente. Il numero uno, la maglia rosa è un altro carissimo amico, Stefano Lorenzetto, entrato nel Guinness dei primati per le centinaia di interviste che ha ininterrottamente pubblicato su “Il Giornale”. Stefano, non a caso, fu esaltato dal premio Biagio Agnes con un insolito riconoscimento: “In assoluto e per riconoscimento generale è il miglior intervistatore italiano mai esistito”.
Dopo aver assegnato i primi due posti a Lorenzetto e Dotto, aiutatemi, insigni colleghi e pregiati lettori, a compilare una classifica dei migliori 10. Senza ordine – per adesso – di importanza, aggiungerei il brillante Malcom Pagani, l’ironico Antonello Caporale, il piacevole Andrea Marcenaro, per la cultura Antonio Gnoli di “Repubblica”, Vittorio Zincone, l’intramontabile Claudio Sabelli Fioretti e il giovane emergente Goffredo Pistelli. Per il momento, sono 9: chi sarà il decimo? Ma non escludo ribaltoni. Scrivetemi, please.
PUNTUALIZZAZIONI / ILVA, AUGURI A ROSALBA BENEDETTO
Ci scusiamo con Rosalba Benedetto, che in questi giorni assume un nuovo prestigioso incarico all’Ilva: non è capo ufficio stampa, come erroneamente scritto ieri, ma direttore della comunicazione e relazioni esterne. Auguri!
PORTOROTONDO (A ROMA) PER ROBERTO SCARNECCHIA
Ricordate Scarnecchia? È stato un ottimo calciatore, tra Roma e Napoli, Pisa e Milan: 110 partite, 4 goal in serie A. Oggi, a 57 anni, ha rilevato da poco un bel ristorante a Roma, quartiere Prati, “Portorotondo”. Scarnecchia è un ottimo chef e sta ai fornelli con sapienza uguale a quella che esibiva nei campi di calcio. Provare per credere.
07.10.15