OGGI VI DICO CHE…

“Votantoniovotantoniovotantoniovotantoniovotantonio. Italiani! Elettori! Inquilini! Coinquilini! Casiliani! Quando sarete chiamati alle urne, sovaldi per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiano! Vota Antonio La Trippa! Italiano! Vota La Trippa!” (Totò, “Gli onorevoli”, 1963).

 

ATTUALIZZANDO…

toto

Non scrivo qui una previsione e neanche un’opinione, anche se credo che alle elezioni non si arriverà prima di molti mesi e anche se penso, come tanti, che le elezioni subito, con questa legge elettorale, sarebbero un disastro. Ricordando Totò, attualissimo nella sua indimenticabile gag, mi limito a dire due cose, la prima è che mi vengono i capelli dritti, l’orticaria e altre reazioni allergiche al pensiero che, in caso di elezioni, sentiremo lo strepitio dei “votantonio” da ogni pulpito, da ogni angolo, da ogni marciapiede (nel senso di postribolo).

La seconda osservazione è più intima. Quando ci saranno le elezioni spero che tra i tanti Antonio La Trippa possa farsi largo e affermarsi la mia esortazione personale: speriamo di trovare personaggi autenticamente nuovi, slegati dalla vecchia politica, vergini, critici verso la Casta com’è tutta quella grande parte d’Italia che ormai, sempre più numerosa, rifiuta di votare. Non si tratta di rottamare tutto e tutti. Si tratta di individuare personaggi, non famosi, ma con evidenza puliti, nuovi e onesti.

 

 

 

INDOVINA IL PROTAGONISTA! QUELLA VOLTA CHE…

sora lella

…un bravissimo e coscienzioso operatore televisivo fu trattato a pesci in faccia da un famoso conduttore celebrato in video (più che conduttore, una star a tutto campo nei mass media). Il famoso conduttore ringhiò cose crudelissime, il bravo artigiano sbalordito alla fine replicò: “Ahò, ammazzete quanto sei cattivo. Quando morirai, al tuo funerale per essere sicuri che ci sia qualcuno, bisognerà assoldare i figuranti…”

Diciamo la verità: faccio mia la battuta, i destinatari potrebbero essere tanti. E lancio una nuova mini rubrica: chi era (chi è) quel conduttore steso ko dall’ironia romanesca?

 

 

 

PIACE, NON PIACE, DISPIACE…

mieli Bevilacqua Angelo ScolaBerlusca

Piace. Il bel fondo di ANTONIO POLITO sul Corriere della Sera sulla scuola, in particolare sul test per poter iscriversi a medicina.  Solo il titolo (“Biopsia dei mali italiani”) mi sembra un po’ troppo sussiegoso./Tra i tanti mezzi silenzi, ambigui e strumentali commenti, si distingue quello – netto e chiaro – di PAOLO MIELI, il cervellone tante volte citato qui: “Berlusconi non ha scampo”./ A Piazza Pulita hanno aperto ieri la prima puntata con un piccolo atto di contrizione sul massacro inflitto a MARISELA FEDERICI. La polemica che riguarda la gentile e sensibile signora venezuelana (a parte le opinioni critiche come tante, o affettuosa come la mia insieme con quella di tanti altri amici), fatto sta che Marisela è stata oggetto di centinaia di insulti aggressivi e di minacce preoccupanti sui social network. E Piazza pulita ha avuto la correttezza di affermare chiaramente: critiche e opinioni sono libere; insulti, aggressioni e minacce assolutamente no. Oltre a tutto, Marisela, convinta di essere intervistata per tutt’altro tipo di programma, afferma di non aver neanche firmato il tradizionale documento ‘liberatorio’ per la sua apparizione in video./ Secondo le mie previsioni, peraltro facili, il caso della BANCA CARIGE è tutt’altro che chiuso. La Procura di Genova ha chiesto chiarimenti agli ispettori di Bankitalia, i magistrati – secondo una dichiarazione del procuratore capo di Genova Michele Di Lecce – hanno aperto un fascicolo contro ignoti. Gli ispettori della Banca d’Italia avevano trasmesso le loro relazioni alla Procura, ravvisando possibili rilievi penali.

Dispiace. Anche se è giusto, che la compagna di ALBERTO BEVILACQUA , Michela Macaluso, abbia chiesto l’autopsia in morte, dopo lunga malattia, del grande poeta-scrittore-regista. All’origine ci sarebbero i sospetti di Michela sulle cure prestate ad Alberto. Fatto sta che Bevilacqua non trova pace neanche al momento di congedarsi da questo mondo. Se i sospetti della sua compagna dovessero rivelarsi realistici, almeno ad Alberto (onore alle sue opere, rispetto per la sua fine), sarà resa giustizia./ Il cardinale di Milano ANGELO SCOLA (ha fatto benissimo!) denuncia ‘l’ateismo anonimo’, questa la formula con cui il principe della Chiesa condanna la sempre più diffusa abitudine dei cristiani milanesi di vivere, di fatto, come se Dio non ci fosse. In passato, Scola pubblicò un libro, “Non dimentichiamoci di Dio”, edito da Rizzoli, dedicato a questo argomento. Sono, in questo periodo, particolarmente attratto dai problemi di fede. Temo soltanto che la necessità dell’esistenza di Dio sia avvertita insidiosamente, dal sottoscritto agnostico, per un’umanissima e meschina forma di paura dell’aldilà, purtroppo diffusa tra molti quando si supera il confine dei settant’anni.

Non piace. Nell’estenuante dibattito su Berlusconi (oggi forse sapremo se e quando finirà) la cosa più molesta è il continuo riferimento al complotto dietro le quinte. Piacerebbe invece che le opinioni fossero messe a confronto sulla base dei diritti dell’imputato, non discutibili come le prove nella sentenza di colpevolezza. Né persecuzione né trame oscure, ma inequivocabili diritti alla difesa di Berlusconi, se il Cavaliere sceglierà di utilizzarli, come può fare qualsiasi cittadino. Se così fosse, apparterremmo orgogliosamente a un Paese civile. Invece, puntualmente, affondiamo nel mix paludoso dell’Azzeccagarbugli e della tramologia, dei machiavellismi e delle sceneggiate.

 

 

 

10-09-13

cesare@lamescolanza.com