UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… PALLOTTA SE NE VA? MAGARI!

Nelle confidenze del calcio si dice che il prossimo presidente ad andarsene sarà James Pallotta, patron e presidente (dall’America) della Roma. Lo ha scritto Mario Sconcerti sul Corriere della sera di ieri.
Ne sarei felice, ecco il mio primo commento. Sono convinto che al signor Pallotta importi poco o niente, della Roma. Gli interessa – quasi esclusivamente – la possibilità di costruire il nuovo stadio. Se andrà davvero via, vuol dire che lo stadio non si farà. E questo può dispiacere, non che se vada… Magari! La Roma merita un presidente ambizioso, non uno che venda puntualmente i campioni migliori, Gervinho e Salah e Nainggolan, Strootman e Alisson, tanto per citare solo gli ultimi anni. Non uno che abbia trattato in quel modo maleducato e incompetente Francesco Totti; cioè uno che non capisce la poesia, che anche nel calcio esiste la poesia dei grandissimi campioni; e così introduco l’argomento scelto per oggi.

 

OGGI VI DICO CHE… LA POESIA

“La poesia non cerca seguaci, cerca amanti”. (Federico Garcia Lorca)
“La poesia deve avere in sé qualcosa che è barbaro, immenso e selvaggio”. (Denis Diderot)
“La poesia è un atto di pace”. (Pablo Neruda)
“La poesia è una lettera d’amore indirizzata al mondo”. (Charlie Chaplin)
“Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita”. (Alda Merini)

 

ATTUALIZZANDO… PER ALDA MERINI

A Milano è stata presa un’iniziativa per celebrare, in maniera costante, la poesia di Alda Merini. Il valore di un grande artista, infelice e incompreso in vita, può essere – per fortuna – riconosciuto anche dopo molti anni, non si spegne ma anzi brilla e si consolida dopo la sua morte.

 
 
 

VAN GOGH…

La storia ci ricorda molte inquietanti storie, celebre quella, drammatica, di Vincent Van Gogh, che in vita riuscì a vendere un solo quadro. Nonostante avesse realizzato, nella sua breve vita (morì a 37 anni) novecento dipinti e più di mille disegni! E tuttora la sua povera esistenza è piena di misteri…

 
 
 

I MISTERI IRRISOLTI…

Due scrittori americani (vincitori del prestigioso premio Pulitzer) sostengono che Van Gogh non si suicidò, ma fu ucciso da un ragazzo. E forse non si tagliò l’orecchio, in un momento di follia, ma glielo tagliò un amico violento.

 
 
 

LA GRANDEZZA DI ALDA

Ho divagato! Oggi infatti desidero parlarvi di un’iniziativa nata per ricordare l’arte della Merini, per me la più grande poetessa italiana d’ogni tempo. In via Magolfa 32 a Milano: “La Casa degli artisti”, spazio Alda Merini. Ne sono felice.

 
 
 

LE SOFFERENZE IN VITA

Con amarezza penso tuttavia che non ci siano onori sufficienti per ripagare, nella memoria, la sofferenza che il destino le riservò in vita. Ho già scritto una volta, mesi fa, che ero segretamente innamorato di lei e delle sue poesie e che piansi come un adolescente (emozionato, turbato) quando finalmente la conobbi, in un programma televisivo.

 
 
 
 

NON ERA FOLLE…

Van Gogh mi è venuto in mente quando oggi ho pensato di scrivere di lei, ma in verità Alda è stata anche più tormentata e infelice del grande pittore olandese. Accusata di essere folle, fu spietatamente rinchiusa a lungo in manicomio. Era bipolare: sarebbero bastati alcuni semplici farmaci per curarla. Cantò l’amore, il dolore, la morte. In questi giorni ricorreva il nono anniversario della sua scomparsa. Le mando un bacio, ricordando una sua struggente frase: “La miglior vendetta? È la felicità”.

cesare@lamescolanza.com