UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… NON CI SONO PIÙ GLI EDITORI PURI DI UNA VOLTA

Cresce ogni giorno il risentimento dei 5 stelle (ma anche della Lega) verso l’atteggiamento di gran parte della stampa, considerato non solo iper critico, ma pregiudizialmente ostile. Di Maio ha tuonato… Sono in vista provvedimenti per tornare a editori “puri” (cioè coloro che non abbiano altri interessi al di fuori dell’editoria) e consentire ai giornalisti di lavorare “in piena libertá”. Nel mirino gli interventi pubblicitari a favore delle testate presunte amichevoli. Il leader dei 5 stelle ha citato a titolo di esempio i Benetton e “La Repubblica”. A prescindere dalle polemiche politiche, il problema della indispensabilità di una stampa indipendente esiste…

 

OGGI VI DICO CHE… PONZIO PILATO

“Viviamo in confusione permanente, in giro c’ è molto chiacchiericcio e poca verità umana.”
(Carlo Fruttero)

“Credo che la verità abbia una sola faccia: la contraddizione violenta.” (Georges Bataille)

“La fiducia è la sola cura conosciuta per la paura.” (Lena Kellogg Sadler, chirurgo statunitense)

“Pessimismo: senso di realtà.” (Charles Régismanset)

“Il peggior atteggiamento è l’indifferenza: dire io non posso niente, me ne infischio. Si perde una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini: la facoltà di indignazione e l’impegno che ne è la diretta conseguenza.” (Stéphane Hessel, diplomatico francese)

 

ATTUALIZZANDO… LA TRAGEDIA DI GENOVA

Le responsabilità per la tragedia di Genova rischiano di finire nel solito polverone. E cosa vuol dire polverone? Sono le notizie immediatamente accompagnate da smentite, contraddizioni, annacquamenti, confusione. Temo che si farà fatica a portare alla luce i veri pericoli.

 

 

LA FIDUCIA C’È, TUTTAVIA…

Ho massima fiducia, per una volta, nella volontà del governo di andare dritto alla ricerca della verità. E grande fiducia anche nel procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, che si sta muovendo con decisione. Quindi – chiedo un po’ di pazienza ai lettori e a tutti coloro che siano impegnati o coinvolti nella terribile vicenda – non ho fatti nuovi da riferire.

 

ALLA RADICE DEL PESSIMISMO

Dunque il mio pessimismo può apparire, se non esagerato, prematuro. Le mie sensazioni nascono da sessant’anni di lavoro giornalistico, in cui ho assistito troppe volte alla prevalenza, silenziosa e inesorabile, della burocrazia, di potenti lobby, della lentezza e delle difficoltà della giustizia. Il mio disagio è aumentato negli ultimi giorni, leggendo due interviste.

 

DUE INTERVISTE SCONCERTANTI

La prima al “Corriere della sera” di Gilberto Benetton, azionista di riferimento, diciamo così, della proprietà delle autostrade italiane. La seconda a Giovanni Castellucci, ad della società implicata e indagata, a “La Stampa”. Potrei fare decine di osservazioni critiche, davanti alle esternazioni dei due emeriti personaggi. Mi limito ai messaggi allarmanti.

 

UN CLASSICO SCARICABARILE?

Benetton si sfila e allude alle responsabilità del management. Castellucci (cioè il massimo rappresentante del management) si sfila a sua volta dicendo che dai “tecnici” erano arrivate rassicurazioni infondate. Sembra un disinvolto scaricabarile: un classico, fin dai tempi di Ponzio Pilato. Lavarsene le mani…

 

INDIGNAZIONE E AMAREZZA

Esigue, insoddisfacenti nelle due interviste le poche parole dedicate all’immensità della catastrofe: 43 morti, famiglie sfollate e senza casa, la città spezzata in due, l’immagine ancora una volta dell’Italietta caotica e inefficiente, incapace di prevedere, intervenire, e (temo) fare giustizia e sanzionare. Quando e come ne usciremo?

 

 

cesare@lamescolanza.com