UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… DI MAIO E TRIA

Le ultime contestazioni del vice premier e ministro del lavoro Luigi Di Maio, verso il ministro dell’economia Tria, porteranno alla crisi di governo? Assolutamente no. Tria è competente, saggio, ha un carattere forte ed è anche non solo diplomatico, ma astuto. Non esaspererà i toni. E anche Di Maio non lo farà: ha interesse a tener buono il suo elettorato, nessun interesse a far cadere il governo.

OGGI VI DICO CHE… DALLA PARTE DEGLI UMILI

“Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.”
(Ugo Foscolo)

“Il grido del povero sale fino a Dio, ma non arriva alle orecchie dell’uomo.”
(Felicité-Robert de Lamennais, pubblicista e filosofo francese)

“Tutto quello che è necessario è che i vescovi rinuncino al lusso, che è offesa all’umiltà cristiana; che lascino le loro carrozze, che lascino i loro cavalli; se necessario, che vendano un quarto delle proprietà della Chiesa e diano ai poveri.”
(Robespierre)

“Ci sono persone nel mondo che hanno così tanta fame, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane.”
(Gandhi)

“I ricchi hanno Dio e la Polizia, i poveri stelle e poeti”
(da “I quaderni palestinesi” di Mu’ in Bsisu, poeta)

ATTUALIZZANDO… DISSENSO VERSO IL PAPA

Il Papa sarebbe più popolare e anche apprezzabile, con tutto il rispetto, se si dedicasse maggiormente ai poveri e agli emarginati. Alcuni lettori mi chiedono se la mia diffidenza su Francesco derivi solo dal silenzio sulle sue consapevolezze negli scandali per la pedofilia nella Chiesa. Un lettore definisce addirittura come “antipatia” il mio atteggiamento. Rispondo e spero di chiarire.

 

AL DI LÀ DEGLI SCANDALI DI PEDOFILIA

Francesco mi era simpatico, all’inizio mi ricordava Giovanni XXIII, per lo stile degli approcci bonari. Le mie perplessità, oggi, non si limitano agli scandali della pedofilia, ormai un caso mondiale, col rischio di uno scisma nella Chiesa. Il Papa ha il dovere di dire se fosse consapevole o no. Ma non si tratta solo di questo.

 

IMMIGRAZIONE, FAMIGLIA, TRADIZIONE…

Non mi convincono la linea sull’immigrazione e le picconate su famiglia, matrimonio, principi morali e tradizionali. Molti credenti sempre più spesso parlano di eresie, io penso e scrivo da laico. Non mi piacciono affatto i troppi incontri con divi di sport e spettacolo, da Diego Maradona a George Clooney, da Leo Messi a Richard Gere e infiniti altri. E il troppo poco spazio per i poveri, i disgraziati, gli infelici. Gli studiosi rilevano che tutto cominciò a Buenos Aires, quando Bergoglio non era Papa e fondò le “Scholas occurrentes”, considerate una vera rivoluzione per i rapporti con i giovani.

SCHOLAS OCCURRENTES…

Allora erano poche, oggi le Scholas occurrentes sono 5mila, in tutto il mondo. Istruzione, sport e cultura (con conseguente esibizione in Vaticano di star famose) sono considerati elementi fondamentali per avvicinare i giovani. Sono stati pubblicati molti libretti per divulgare questa strategia innovativa. Ebbene, di Dio non si parla mai, ma i finanziamenti arrivano a pioggia. E questo dovrebbe risolvere tutto? Francesco ha incontrato chissà quante volte il suo concittadino Diego Maradona. E gli incontri avvicineranno i giovani a Dio e alla religione? Ne dubito. Non si ha notizia di una sola parola di pacata riflessione, esternata dal pontefice, non solo sui prestigiosi risultati conquistati dal grande campione, ma anche su certi suoi peccatucci pubblici e privati, droga, evasione fiscale, libertinaggio. Mi piacerebbe che, a riflettori spenti, Francesco fosse più attento e vicino a chi soffre.

… Insomma, la penso come Robespierre, o quasi.

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