UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… DAL CENTRODESTRA ALLA CARIGE

Non ho in tasca indiscrezioni “mie”, perciò oggi faccio riferimento a colleghi che stimo molto. Zanzare.net, controcorrente, assicura che la cena tra Berlusconi e Salvini non ha chiarito un bel niente, i problemi sono ancora sul tavolo: presidenza Rai per Marcello Foa e accordi elettorali. E secondo Affariitaliani.it in Carige l’azionista di maggioranza Malacalza manterrà il suo predominio e anzi confida che il tribunale inibisca ai suoi antagonisti Mincione, Volpi e Spinelli il diritto di voto.

OGGI VI DICO CHE… CHAMPIONS LEAGUE

“Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.”
(Pier Paolo Pasolini)

“Il calcio ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce.”
(Osvaldo Soriano, giornalista e scrittore argentino)

“Il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti.”
(George Bernard Shaw)

“Il calcio oggi è sempre più un’industria e sempre meno un gioco.”
(Zdenek Zeman)

“Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla scala di Milano.”
(Vujadin Boskov)

ATTUALIZZANDO… INTER E ROMA

Una prima verità – temo severa – sulla condizione del calcio italiano si avrà stasera e domani, in Champions. Inter e Roma, in crisi di gioco e di risultati, sono i club maggiormente a rischio.

 

 

 

SPALLETTI IN CRISI CON I GIOCATORI?

 

Su Luciano Spalletti ho ripetuto troppo spesso le mie riserve. Basta, non insisto, ma aggiungo, davanti ai suoi deludenti risultati (dopo la Roma, anche nell’Inter) che forse ha qualche problema con i giocatori e la squadra. Mortificò Francesco Totti a Roma e ora, a Milano, ha esageratamente invocato l’arrivo di Nainggolan e di Modric: cosa penseranno gli altri campioni di certe esternazioni e delle scelte conseguenti? I calciatori – dovunque – a volte sono capricciosi, infantili, permalosi. Stasera per fortuna sua l’Inter trova il Tottenham, che in Inghilterra vive un momentaccio simile. In milanese, dico sperèm.

DI FRANCESCO È ALL’ALTEZZA? MAH…

Quanto a Eusebio Di Francesco, bravo figlio, è arrivato troppo presto a un compito troppo importante. E i suoi dirigenti, anziché rinforzare la Roma, l’hanno devastata con bizzarre operazioni di mercato. La trasferta contro il Real Madrid sulla carta mi appare proibitiva. In questo caso la speranza è legata ai ricordi: l’anno scorso la Roma riuscì a compiere imprese imprevedibili.

 

 

NAPOLI, ANCELOTTI PIÙ CONCRETO DI SARRI

Il Napoli di Carlo Ancelotti in terra slava, a Belgrado – trasferte comunque sempre difficili – mi dà qualche affidamento: Maurizio Sarri aveva forgiato una squadra bellissima, ma fragile in Europa. Ora il Napoli bello di certo non è, ma Ancelotti è più concreto e ha grande esperienza internazionale.

 

 

JUVENTUS UNICA CERTEZZA?

Resta la Juve, qui vedo solo problemi psicologici per la pressione del club sui giocatori. A Torino non bastano sette scudetti consecutivi, con l’ottavo a portata di gamba: vogliono finalmente vincerla, la Champions! Ma tra il dire e il fare, se non c’è di mezzo il mare, ci sono le Alpi, e forse è peggio.

 

 

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