RICORRENZE… NATI L’11 GIUGNO

Jean Alesi, Jacques Cousteau, Giobbe Covatta, Ben Jonson, Salvatore Settis, Richard Strauss, Gene Wilder. / Morti l’11 giugno: Enrico Berlinguer, Julius Evola, Klemens von Metternich, Giuseppe Saragat, John Wayne.

 

 

 

UNA INDISCREZIONE Al GIORNO… IL PARTITO DI GIUSEPPE CONTE

Un sondaggio di Antonio Noto per la prima volta dà una sostanza numerica a un’eventuale partito del premier Antonio Conte: 12%. Qualcuno ha anche azzardato un nome: Pi, Partito istituzionale. Il 12% si comporrebbe di voti strappati a sinistra (Pd e +Europa) e a un pezzo di M5s; niente dalla destra di Salvini. Informato dal suo staff, mentre è in viaggio ufficiale ad Hanoi, il presidente del Consiglio non ha proferito parola a riguardo [Lombardo, La Stampa].

 

OGGI VI DICO CHE… LA FAZIOSITÀ

“È un Paese così diviso, l’Italia. Così fazioso, così avvelenato dalle sue meschinerie tribali! Si odiano anche all’interno dei partiti, in Italia”. (Oriana Fallaci)
“I politici si circondano di partigiani faziosi; la massa degli sfaccendati ha delle conoscenze; i principi hanno attorno a loro dei cortigiani: solo gli uomini virtuosi hanno amici”. (Voltaire, Dizionario filosofico, 1764)
“Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere”. (Gaetano Salvemini, storico e politico italiano)
“Dopo una o due ammonizioni sta’ lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa”. (Paolo di Tarso, Lettera a Tito)
“Quando il vento passa tra le canne sibila; ebbene, quando passa tra i faziosi, parla: ecco l’origine dell’organo della voce nella specie”. (Mariano José de Larra, scrittore e giornalista spagnolo)

 

ATTUALIZZANDO… DATEVI UNA CALMATA!

Gruber e Lerner, quanta faziosità:
perché non provate a darvi una calmata? Un minimo (un minimo!) di oggettività gioverebbe molto a Lilli e Gad. L’esito di questa previsione però non ci sarà mai perché, per i due discussi conduttori, il valore dell’oggettività semplicemente (a mio opinabilissimo parere) non esiste.

 

 

GRUBER E LERNER

Provo dunque, almeno io, a essere oggettivo: Gruber e Lerner hanno forte personalità, lui è colto e lei non è antipatica, hanno astuzia, mestiere, grinta (fin troppa!), ambizione e determinazione. Però, hanno un brutto limite: sono faziosi, esageratamente faziosi. Sembrano capipopolo, leader di partito (presumo che a tutti e due piacerebbe
molto esserlo). Ma non lo sono.

 

IL MAESTRO ENZO BIAGI…

Sono conduttori, perciò dovrebbero avere rispetto per il pubblico e gli ospiti: come faceva un maestro stimato, Enzo Biagi. Invece sono arroganti, con evidenti perfidie. Desiderano imporre le loro opinioni ad ogni costo: non è accettabile. La Gruber qualche giorno fa, sorretta da Massimo Franco (solo in apparenza imparziale), non consentiva a Matteo Salvini di parlare: lo contestava, provocava, lo incalzava, aggrediva. A un certo punto, per zittirlo, ha addirittura minacciato di spegnergli il microfono. Lei, la padrona di casa! Ma che maniere sono?

SALVINI E LA LEGA NEL MIRINO

Con un paradosso: più gli attacchi sono esagerati, più crescono simpatie e consensi per il detestato avversario. Salvini con sarcasmo lo ha fatto notare alla Gruber: “Faccia come vuole, poi per fortuna decidono gli elettori”. Quanto a Lerner, nella prima puntata del suo nuovo programma (non ne sentivamo il bisogno) ne ha detto di tutti i colori, alla Lega: per l’ennesima volta non c’era in studio un conduttore imparziale, ma un tribuno politico, schieratissimo.
So che è inutile, ma anche come telespettatore ho il dovere, e il piacere, di insistere… Gruber e Lerner, perché non provate a darvi una calmata?

cesare@lamescolanza.com