RICORRENZE. NATI IL 30 NOVEMBRE

Red Canzian, Winston Churchill, Fabio Fazio, Terremce Malick, Theodore Mommsen. Ippolito Nievo. Andrea Palladio, Gianfranco Rosi, Ridley Scott, Ben Stiller, Jonathan Swift, Enzo Tortora, Mark Twain.
MORTI: George Bush, Ernst Lubitsch, Fernando Pessoa, Oscar Wilde.

 

 

POESIE… I LIMONI DI MONTALE

“I limoni
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni”. (Eugenio Montale)

CITAZIONI… HARRY, TI PRESENTO SALLY: IL TUO PROFUMO

“… ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi, ti amo quando ci metti un’ora a ordinare un sandwich, amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo, mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf e sono felice che tu sia l’ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera…”
(dal film “Harry, ti presento Sally”)

IL SORRISO… LEOPARDI, CATTIVO ODORE

 “Fanny Targioni Tozzetti, ormai decrepita, a una bambina che la interrogava perché non avesse corrisposto all’amore di un poeta come Leopardi: «Figlia mia, puzzava». (Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979”)

 

 

 

 

LA FUNIVIA A ROMA?

La Raggi sbeffeggiata per aver ripreso la vecchia idea veltroniana di collegare le due periferie Casalotti e Battistini con una funivia. Eppure a Berlino una funivia cittadina esiste, e pure a Londra, la funivia sorvola il Tamigi e collega Greenwich Peninsula col molo Royal Victoria trasportando nei due sensi 2.500 passeggeri l’ora. Georg Gufler, amministratore delegato di Doppelmayr Italia, dice che gli impianti a fune realizzati in sei continenti sono finora 15 mila e tra questi ce n’è anche uno italiano, a Venezia, connessione tra il Tronchetti e piazzale Roma.
A El Alto, in Bolivia, ci volevano due ore di viaggio in pullman per arrivare a La Paz. Il tragitto era rumoroso, affollato e scomodo, con bus costretti a percorrere i tornanti pieni di traffico che collegano le due città. Poi è arrivata Mi Teléferico, una funivia di Doppelmayr che ha dimezzato i tempi del viaggio e da allora milioni di pendolari si muovono in funivia. Fin dagli anni cinquanta Chiatura, una città georgiana sede di attività mineraria e dotata d’impressionanti strapiombi e profonde vallate, è servita da una rete di funivie. Algeri e altre città algerine hanno usato teleferiche come mezzi di trasporto pubblico almeno dal 1956. E New York ha inaugurato la funivia da Manhattan a Roosevelt Island nel 1976. Sul problema delle cabine che passano vicino alle case e permettono ai passeggeri di sbirciare nelle camere da letto «abbiamo pensato», dice Gufler «a cabine che si oscurano in automatico quando passano vicino alle case così la privacy è salva» [Alfano, Il Giornale], da Anteprima.

OGGI VI DICO… IL PROFUMO

“Voglio un profumo da donna all’odore di donna.” (Coco Chanel)

“Ogni parola ha il suo odore: c’è un’armonia e disarmonia degli odori e dunque delle parole.”
(Friedrich Nietzsche)

“Coloro che non hanno mai provato la magia di un campo di gigli e di rose all’alba, possono sapere che cosa è un profumo?” (Jean-Paul Guerlain)

“Il profumo di una donna è nel tempo, un ricordo più struggente di una sua fotografia.”
(Guy De Maupassant)

“L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso.” (Italo Calvino)

GLI ANTICHI ODORI COSTANO

I 3,3 milioni di dollari stanziati per il progetto Odeuropa, che si propone di recuperare e archiviare gli odori antichi. Tra questi: l’odor di femmina citato da Don Giovanni nell’opera di Mozart, l’odore di Maria Antonietta, il profumo della biancheria di Maria de Clèves col quale avrebbe soggiogato Enrico VIII, l’odore delle ascelle in cui Casanova inzuppava il fazzoletto di merletto, il muschio di cui era impregnato il boudoir di Giuseppina di Beauharnais, ecc. [Tognotti, La Stampa].
Altri odori: il rosmarino bruciato e il catrame bollente contro la Grande peste del XVII secolo, i sali per rinsavire utilizzati fino all’Ottocento, l’odore antico del tabacco, diverso da quello di adesso:
«Il tabacco è arrivato stabilmente in Europa nel XVI secolo e aveva un odore molto esotico.
Poi però è stato rapidamente “addomesticato”, perché sempre più diffuso in casa e nei locali pubblici. Ora invece, per le leggi degli ultimi anni, sta scomparendo da questi posti. Ciò ha un impatto anche su come lo percepiamo adesso» [William Tullett della Anglia Ruskin University ad Antonello Guerrera, La Repubblica].

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