RICORRENZE. NATI IL 28 OTTOBRE

Diego Bianchi, Auguste Escoffier, Bill Gates, Eros Ramazzotti, Julia Roberts, Jonas Salk, Evelyn Waugh.
MORTI: Tina Aumont, Luigi Carnacina, Marcel Cerdan, Giovacchino Forzano, Alberto Giovannini, John Locke, Sergio Tofano.


IL TALENTO DEL PICCOLO MATTIA È FERMARE LA NATURA IN UN CLIC: LA SUA FOTO VIAGGERÀ IN 60 PAESI

A otto anni già cercava quello che gli altri non vedono. Fotografare l’inaspettato. Mattia Terreo l’ha trovato nella sua prima fotografia in bianco e nero. Una manciata di piume, un tuffetto, in movimento. La grazia dell’attimo gli ha permesso di riprenderlo con la luce contro. E con uno scatto così, di pura filigrana, Mattia che oggi di anni ne ha undici è appena entrato nell’Olimpo della fotografia. Premiato al concorso Wildlife Photographer of the year al Museo di Storia naturale di Londra. Chi è meritevole, dice il premio da più di mezzo secolo, va esposto nel mondo. Così lo scatto di Mattia da Briaglia passerà in 60 Paesi. In Italia a Bard e Milano.
Mentre lui al primo anno di Medie già guarda lontano, alle ali: una vita da fotografo globe trotter. E dire che tutto è iniziato negli occhi di suo padre. Si sono passati la tensione per l’attimo fuggente. «Papà quando ha visto la foto subito ha detto: nulla di che. Poi è stato lui, però, a mandarla al concorso. Perché so, anche se non sempre lo dice, che è fiero di me». All’inizio quel congegno strano del papà gli pareva una scatola magica. Poi ha preso forma. Così è arrivata la prima macchina, l’Olympus, oggi la Lumix: «Più leggera per me che sono ancora piccolo». Non nel sapere guardare, però.

L’altra passione di questo piccolo grande uomo va di passo con la fotografia in natura: lui e papà fanno birdwatching a km zero. Sotto casa. Il lago di Briaglia a un passo, e loro due che al crespuscolo o all’alba si preparano per mimetizzarsi. Il camouflage: «Ci vestiamo di nero o marrone per non essere visti dagli animali, prepariamo i nostri obiettivi, poi partiamo in silenzio». Qui ovunque è natura: «Mi piacciono aironi, cormorani, anatre e germani. Ma poi adoro anche fare macro». E sarebbe? «Beh, fotografare piante, fiori, insetti e tanto paesaggio». È fortunato: Briaglia è come se fosse un porto con un mare di montagne in fronte. Ma a tu per tu con la natura Mattia ha anche messo da parte bagagli che serviranno: saper aspettare, riempire i vuoti del tempo.

Ore e ore, all’alba di una domenica, in attesa dello scatto: «Ma poi la fotografia mi ripaga sempre». E qui sta l’impronta dell’arte. Anche se lui ancora non sa definirsi. Se uno gli chiede, non sa dire cosa sia per lui la luce, l’ombra, saper scegliere. Ma l’ha già dentro. Per destino segnato: «Farò il fotografo. E vorrei girare il mondo, andare in Africa per raccontare leoni, elefanti e serpenti. Mi piacciono molto». Ma lo sa che la sua generazione potrebbe essere l’ultima testimone di quel mondo al tramonto? «Anche per questo mi piacerebbe. Ma mi piacerebbe ancor di più che sopravvivesse per sempre. La natura siamo noi».


OGGI VI DICO… LA FOTOGRAFIA

“Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte.”
(Isabel Allende)

“La fotocamera è molto più di un apparecchio di registrazione, è un mezzo attraverso il quale i messaggi ci raggiungono da un altro mondo.” (Orson Welles)

“La fotografia, il cinema, conferiscono una specie di immortalità, una preminenza alle immagini e non alla vita reale.”
(Herbert Marshall McLuhan)

“La cosa migliore di un’immagine è che non cambia mai, anche quando le persone in essa lo fanno.” (Andy Warhol)

“Le immagini non sono figlie della realtà, ma sono figlie dell’uomo. Casomai sono nipoti della realtà. E sono parenti di Dio.” (Leonardo Da Vinci)

cesare@lamescolanza.com