RICORRENZE…NATI IL 28 NOVEMBRE

Laura Antonelli, Friedrich Engels, Ed Harris, Claude Lèvi-Strauss, Alberto Moravia, Martina Stella, Umberto Veronesi, Stefan Zweig
MORTI: Cesare Beccaria, Gian Lorenzo Bernini.

 

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO…

Sandra Milo, 86 anni, apparsa sul tappeto rosso del Festival di Venezia al braccio del nuovo fidanzato, il 49enne Alessandro Rorato.

 

 

UN SORRISO… IL BUIO

“L’amore è cieco e il buio gli si addice” (William Shakespeare).

 

 

OGGI VI DICO… L’EROTISMO

“Non sono bella, sono soltanto erotica.” (Alda Merini)

“Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo.” (Paulo Coelho)

“L’erotismo è importante non per il sesso in sé, ma per il desiderio. Il sesso è solo ginnastica, il desiderio è forza del pensiero. E la forza del pensiero ha un potere immenso, può fare qualunque cosa.” (Pedro Almodòvar)

“È per l’erotismo come per la danza: uno dei partner s’incarica sempre di condurre l’altro.”
(Milan Kundera)

“Il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere.”
(Woody Allen)

ATTUALIZZANDO… IL CASO ANTONELLI

Ma perché Laura Antonelli dopo il grande successo diventò una donna sola e disperata? Pochi lettori lettori ricordano le sue angosce. Domenica ho scritto di lei e subito dopo ho ricevuto una mail affettuosa e severa dalla lettrice Letizia Morgante di Milano: “Bel ritratto. Ma a mio parere sarebbe stato opportuno approfondire i motivi che spinsero l’attrice a una terribile infelicità e forse alla morte misteriosa. Lei ha parlato di tutto questo, ma in poche righe. Per tenerezza?”

LA BELLEZZA DOLCE ED ENIGMATICA

Rispondo: non nego (l’ho scritto) di aver provato per la Antonelli sentimenti teneri e pietosi, turbato probabilmente, come milioni di italiani, dalla sua assoluta, dolce ed enigmatica, bellezza. Mi scuso con i lettori, e in particolare con la signora Morgante, se sono apparso elusivo.

TRE RAGIONI DI INFELICITÀ

I motivi di infelicità di Laura sono stati tre. Il primo: nonostante Il suo splendore, non ha avuto fortuna in amore. Il lungo legame con Jean Paul Belmondo fu rovinato da litigi, incomprensioni, gelosie, delusioni, infedeltà. Poi: la droga, certamente legata – come spesso succede – all’insoddisfazione. Fu incarcerata (per pochi giorni) con l’accusa di spaccio e solo dopo molto tempo e processi lunghi tredici anni fu scagionata (uso personale).
Infine: un tremendo incidente chirurgico che la deturpò, quando accettò di rifare “Malizia” dopo quasi trent’anni dall’immenso successo (fu un flop) e di rifarsi i lineamenti. Lottò a lungo per ottenere un giusto risarcimento.

INFINE, IL SUICIDIO? LO ESCLUDO

La lettrice allude anche alla morte misteriosa (fu trovata in casa senza vita, dove viveva sola). Escludo – se questo è il dubbio – il suicidio.
Laura era diventata negli ultimi anni fervidamente religiosa: aveva bisogno di un riferimento supremo, per lottare contro la disperazione.
Confermo ciò che ho scritto: la sua è stata una vita romanzesca. Successo grandioso, poi la decadenza e una fine triste, in solitudine.

 

 

 

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