RICORRENZE. NATI IL 27 LUGLIO

Jean Baudrillard, Giosuè Carducci, Maria Grazia Cucinotta, Peppino di Capri, Alexander Dumas figlio, Ludovico il Moro, Roberto Ruspoli, Clemente Russo, Mario Verdone.
MORTI: Guido Agnolin, Francois Blanc, Cesare Cases, Bob Hope, James Mason, Paolo Pestrin, William Wyler.


L’ONOMASTICO DI OGGI 27 LUGLIO

Il 27 luglio si festeggia Santa Liliana martire. In principio le donne che si chiamano Liliana festeggiavano il giorno 1 novembre in occasione di ogni santi.


GIANLUIGI QUINZI, ADDIO AL TENNIS

A 25 anni Gianluigi Quinzi lascia il tennis. Aspettative esagerate, era considerato un campionissimo predestinato. E sono proprio le aspettative (esagerate, sbagliate) a procurarci le ferite più profonde, le delusioni più amare. Succede a tutti, almeno una volta, nella vita: l’ho scritto spesso. Nelle amicizie, in amore, nel lavoro, negli studi, nel rapporto con i figli. Alla radice c’è la speranza di raggiungere ciò che molti valutano più importante di qualsiasi altro traguardo: il successo.


I GIOVANI CAMPIONI, I PREDESTINATI

La seduzione delle aspettative è insita nelle illusioni: ci regala momenti felici, spesso rari e di breve durata. Poi la realtà, che è sempre aspra ma perfino feroce quando è inattesa, si impone: le aspettative crollano, sfuma di colpo ciò che appariva a portata di mano. Non è facile prenderne atto e reagire con saggezza. Tra le aspettative più dolorose, quando falliscono, ci sono quelle che riguardano i giovani campioni dello sport, definiti subito “predestinati”. Oggi dedico questa nota a un ragazzo intelligente e simpatico, Gianluigi Quinzi. Anche lui “un predestinato”, era considerato un futuro, sicuro campionissimo del tennis. Un mancino di qualità spettacolari. Oggi Quinzi ha solo 25 anni. Nel 2013, cioè appena diciassettenne, vinse il campionato junior di Wimbledon. Era considerato un astro, da tutti gli esperti. Ma non è andata così. Le sue ultime apparizioni risalgono a novembre 2020, quando ha conquistato l’ultimo suo titolo, in Florida. Quinzi, da giovane, era arrivato alla 140^ posizione mondiale.


PERDERE? UNA TRAGEDIA…

Qualche giorno fa ha annunciato il suo ritiro. “Perdere diventava una tragedia. Non è stata una decisione facile. Ci stavo pensando da parecchio, col tennis ho chiuso. Entrare in campo era diventato un dovere, una sofferenza. Non c’erano più passione e divertimento. Nel momento in cui mi sono reso conto di non riuscire a entrare nei primi 100 ho detto a me stesso che dovevo riflettere e capire che cosa fare. Avevo troppe aspettative, non riuscivo a gestire l’ansia…”


OGGI VI DICO… LE ASPETTATIVE

“E’ quando le aspettative sono ridotte a zero che si apprezza veramente ciò che si ha”. (Stephen Hawking)

“Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile”. (Thomas Alva Edison)

“Sei uno che per principio non s’aspetta più niente da niente. Tu sai che il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio”. (Italo Calvino)

“Beato chi non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso”. (Alexander Pope)

“Mi aspetto sempre il peggio, ed è sempre peggio di quanto mi aspettassi”. (Henry James)







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