RICORRENZE. NATI IL 25 GENNAIO

Alessandro Baricco, Giorgio Gaber, Giuseppe Lagrange, William Somerset Maugham, Noemi, Toni Servillo, Francesco Storace, Virginia Wolf.
MORTI: Al Capone, Giulio Regeni.

CONTE TER? PREMIER DUBBIOSO

Da Anteprima di Giorgio Dell’Arti: Ultime sulla crisi di governo.

«Si chiamerebbe “governo di salvezza nazionale”, ma non sarebbe altro che un Conte 3, basato su una maggioranza allargata a pezzi dell’area moderata del centrodestra e di cui farebbe parte anche Renzi. È questo il progetto al quale si lavora da alcuni giorni e sul quale si attende per oggi il responso del premier, che dovrebbe sciogliere la riserva e decidere se salire al Quirinale per formalizzare la crisi prima del voto in Parlamento sulla giustizia. Conte non sembra avere molte alternative. Al Senato i numeri per Bonafede sono così risicati che rischierebbero di azzoppare il capodelegazione dei grillini al governo, e al tempo stesso di indebolire ulteriormente il presidente del Consiglio, che si ritroverebbe con un sostegno inferiore a quello ottenuto sulla fiducia. I “no” preannunciati dai senatori Casini, Lonardo e Nencini nei confronti del Guardasigilli, oltre a esprimere una linea garantista, sono una forma di pressione sul premier per indurlo ad accettare il progetto. Che passa per l’apertura formale della crisi» [Verderami, CdS].

«Il dado non è ancora tratto: a chi ci parla il capo del governo esprime interrogativi che non hanno risposta, paure che nessuno è in grado di fugare. “E se vado al Colle da Papa e ne esco cardinale?”. Gli dicono che non succederà, che dopo di lui c’è solo un Conte ter, ma l’avvocato pugliese continua a coltivare mille dubbi, cerca risposte che al momento nessuno può dargli, nemmeno il Quirinale» [Galluzzo, CdS]

ITALIA FUORI DALLE OLIMPIADI?

«La campana suonerà alle 17.30 di mercoledì, ma la decisone è stata presa. Il Comitato Olimpico internazionale ha pronto il documento di sospensione del Coni: un atto che per l’Italia non ha precedenti e che impedirebbe agli atleti azzurri di gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo sotto la bandiera del nostro paese. Non l’unica conseguenza, certo la più umiliante, che equipara l’Italia a paesi come la Bielorussia di Lukashenko e la Russia degli scandali doping. Senza un intervento del governo, Federica Pellegrini o Gregorio Paltrinieri potrebbero concorrere soltanto come atleti indipendenti. E non solo. Perché la sospensione del Coni rischierebbe di avere pesanti ripercussioni anche su Milano-Cortina, i Giochi invernali che l’Italia ospiterà nel 2026. La sospensione del Coni bloccherebbe anche i finanziamenti del Cio, che ovviamente arrivano tramite i Comitati Olimpici» [Pinci, Rep].Al Cio non piace la riforma del Coni varata due anni e tre mesi fa sotto il governo Lega-5 Stelle, riforma per la quale il Comitato olimpico avrebbe perso la propria autonomia. Il governo Conte 2, sollecitato più volte con delle lettere partite da Losanna, avrebbe pronto un decreto urgente scritto in accordo tra gli uffici del ministero dello Sport e quello dell’Economia, ma non è ancora riuscito ad approvarlo – scrive Repubblica – per «ostruzioni politiche».





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