RICORRENZE. NATI IL 24 NOVEMBRE

Marco Biagi, Ted Bundy, Frances Burnett, Raffaele Cantone, Carlo Collodi, Paola Cortellesi, Henry de Toulouse Lautrec, Joe Di Maggio, Lorenzo Flaherty, Vanessa Incontrada, Emir Kusturica, Katia Noventa, Baruch Spinoza, Laurence Sterne.
MORTI: Amedeo Amadei, Ottorino Barassi, Georges Clemenceau, Freddy Mercury, Mazzino Montinari, George Raft, Diego Rivera, Sydney Sonnino, Emilio Visconti Venosta.

 

POESIE… I FIGLI DI GIBRAN

“I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee. Perché loro hanno le proprie idee…”
(Khalil Gibran)

 

CITAZIONI… BISOGNO DI INFELICITÀ

“Certe madri hanno bisogno di figli infelici, altrimenti la loro bontà di madri non può manifestarsi”.
(Friedrich Nietzsche)

 

 

 

 

OGGI VI DICO… I FIGLI

“Se vuoi che i tuoi figli siano intelligenti, leggi loro delle fiabe. Se vuoi che siano più intelligenti, leggi loro più fiabe.” (Albert Einstein)

“Amate i figli che la Provvidenza vi manda; ma amateli di vero, profondo, severo amore; non dell’amore snervato, irragionevole, cieco, ch’è egoismo per voi, rovina per essi.”
(Giuseppe Mazzini)

“Rendere i tuoi figli capaci di essere onesti è il principio dell’educazione.” (John Ruskin)

“Non abbiamo fatto in tempo a esser cattivi figli che siamo già cattivi padri.” (Pier Paolo Pasolini)

“Dare a tuo figlio una competenza è meglio che dargli mille monete d’oro.” (Proverbio cinese)

CONSIGLI. SE AVESSIMO VENT’ANNI

Dieci saggi consigli che sarebbero stati (forse) preziosi avere a vent’anni. Penso che, se dovessimo rivivere i nostri beati vent’anni, ci comporteremmo in maniera molto diversa.
Mi è molto caro il rapporto tra padri e figli, tra nonni e nipoti, tra giovani e adulti. E qualche giorno fa, viaggiando sul web, mi sono imbattuto in un testo che trascrivo e vi propongo, certamente composto da un autore, anonimo, di età più che matura.

 

TROPPO TARDI HO IMPARATO CHE…

Eccolo: “I dieci consigli che mi darei se avessi vent’anni e che purtroppo ho imparato tardi nella vita: 1. La vita è troppo breve per essere sprecata in un luogo, in una relazione o in un posto di lavoro che non ci rende felici e non apprezzati.
2. Sacrificare la propria salute per il lavoro non ha senso.
3. Saper vendere è la più grande abilità che tu possa mai dominare, in tutti gli infiniti segmenti possibili fra cui anche saper vendere se stessi. 4. Elogia in pubblico e correggi in privato. 5. Ringrazia e restituisci sempre alle persone che ne hanno bisogno ciò che di bello la vita ti offre. 6. Sogna in grande perché più i tuoi obiettivi sono alti più alti saranno i risultati che ottieni nella vita. 7.Rispetta i tuoi genitori anche quando non ti senti capito, piuttosto trova un modo per dimostrare loro di avere ragione. 8. Puoi creare qualcosa di splendido , ma ci vogliono le persone per tenerlo in vita. Da solo non durerai a lungo. 9. Non smettere mai di studiare e di imparare da chi ha ottenuto più risultati di te. 10. Hai fallito? Non importa.
Ciò che fa la differenza tra vittoria e sconfitta è non smettere”.

CHISSÀ, FORSE È MEGLIO FARE LIBERE ESPERIENZE

Condivido e mi impossesso anche della conclusione: “Sei d’accordo? In realtà andrei avanti a non finire…E tu quali consigli daresti a te stesso ventenne?”. Per quanto mi riguarda, sono consigli saggi che sarei stato felice di ricevere, a vent’anni. Ma nessuno me li ha dati. E chissà: forse è meglio così, essere liberi di fare da soli le proprie esperienze, includendovi ovviamente il dolore, le sconfitte e le sofferenze.

 

ULTIMISSIME. LA PREZIOSITÀ DEI CANI ANTI COVID

Cani anti Covid sono più efficaci dei tamponi. Stando al progetto francese Nosais-Covid-19, i cani che fiutano gli esplosivi sono in grado di riconoscere un positivo al coronavirus dal sudore con un’affidabilità del 95 per cento, superiore a quella dei tamponi molecolari. Gli Emirati Arabi sono stati tra i primi ad usare squadre cinefile negli aeroporti. I passeggeri sono invitati a umidificarsi il collo con una salviettina e a farla sentire ai cani. «Gli “sniffati” positivi si sottomettono poi al tampone. Il tasso di affidabilità è vicino al 99 per cento.

FIUTANO E INDIVIDUANO I POSITIVI

E non solo: il tampone negativo di un passeggero che secondo il cane era positivo, si era poi positivizzato qualche giorno dopo, confermando che il fiuto sente il virus anche negli asintomatici, spesso non identificati dai test […].

 

 

AFFIDABILI AL 99 %. PIÙ DEI TAMPONI

I ricercatori della Scuola di Veterinaria francese precisano che i cani in realtà non fiutano il virus in sé, ma «alcune sostanze secrete dall’organismo quando è stato infettato da Sars-CoV-2, indipendentemente dal fatto se presenti o meno i sintomi della malattia» [Pierantozzi, IL Messaggero]

 

 

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