RICORRENZE. NATI IL 21 GENNAIO

Alfio Bardolla, Geena Davis, Christian Dior, Placido Domingo, Tuti Ferro, Benny Hill, Marina La Rosa, Umberto Nobile, Uto Ughi.
MORTI: Cecil De Mille, Camillo Golgi, Lenin, George Orwell, Sandro Penna.

(Da Anteprima di Giorgio Dell’Arti)

L’ADDIO DI TRUMP

L’ultimo atto della presidenza Trump è stata la firma di massa in extremis di 143 grazie presidenziali e commutazioni della pena, tutti provvedimenti che in teoria dovrebbero passare al vaglio del dipartimento della Giustizia. Tra i perdonati: Steve Bannon, 67 anni, il suo ex braccio destra poi caduto in disgrazia, che era rimasto coinvolto in uno scandalo finanziario; il rapper nero Lil Wayne, 38 anni, suo sostenitore, in carcere per possesso di armi illegali; l’uomo d’affari Elliott Broidy, finanziatore della sua campagna elettorale, condannato per tangenti; Tommaso Buti, fiorentino, 55 anni, imprenditore con diversi guai giudiziari.

Infine, quando a Washington erano le 8.14 e in Italia le 14.14, Donald Trump ha lasciato la Casa Bianca per l’ultima volta. È salito sull’elicottero Marine One, insieme a Melania. Quindi è volato alla base di St. Andrews, nel Maryland, dove ha tenuto il suo ultimo discorso da presidente degli Stati Uniti. È stato accolto con il tappeto rosso, 21 salve di cannone e militari in uniforme da parata.

«È stato un onore e un privilegio essere il vostro presidente […] Abbiamo fatto tanto, sono stati quattro anni incredibili. Abbiamo sviluppato in pochi mesi un vaccino contro il Covid, un miracolo. Abbiamo tagliato le tasse e centrato molti obiettivi. Abbiamo il più grande Paese e la più grande economia del mondo […] Continuerò a lottare sempre per voi. Vi amo. Ritorneremo in qualche modo. Ci rivedremo presto. Auguro grande fortuna e successo alla nuova amministrazione».

Secondo la Cnn, che cita fonti bene informate, Trump ha cestinato all’ultimo il discorso che era stato preparato dal suo staff.

Sul palco ha preso la parola per pochi secondi anche Melania che, dopo essersi sfilata i grossi occhiali da sole, ha detto che «il più grande onore della mia vita è stato essere la First lady».

«Sotto la petite veste noire di Chanel, la classica giacchina nera in tweed il cui costo si aggira attorno ai 5.000 euro e l’abito a matita Dolce & Gabbana, la ex First Lady ha indossato decolleté in coccodrillo nere di Christian Louboutin dai tacchi vertiginosi (800 dollari). Per finire, borsa Birkin di Hermes, anch’essa in pelle di coccodrillo nera, da oltre 70.000 dollari» [Proietti, CdS].

Il repubblicano di più alto livello presente al saluto di Trump alla base di Andrews era il capo dello staff, Mark Meadows, a dimostrazione di quanto fosse isolato il presidente uscente nel suo partito. Presenti tutti i figli di Trump, con coniugi e fidanzati.

Prima del discorso, alla base di St. Andrews, dagli altoparlanti è stata trasmessa Gloria di Umberto Tozzi. Quando Trump ha finito di parlare è stata sparata a tutto volume Ymca dei Village People. Mentre saliva sull’Air Force One è risuonata My way di Frank Sinatra.

Poco prima delle 15, Trump e Melania sono poi saliti a bordo dell’Air Force One per volare nella loro residenza di Mar-a-Lago, in Florida, snobbando la cerimonia di giuramento di Joe Biden e Kamala Harris.

Greta Thunberg, commentando una foto del commiato: «Un vecchio signore felice che guarda verso il suo brillante futuro. Fa piacere vederlo così».

Proprio ieri il regime di Pechino ha ufficializzato delle sanzioni contro 28 uomini dell’amministrazione Trump, tra cui Mike Pompeo, Peter Navarro, Robert O’Brien, David Stillwell, Matthew Pottinger, John Bolton e Steve Bannon, accusati di aver «violato gravemente la sovranità cinese». Il ministero degli Esteri cinesi ha diffuso una nota: «A queste persone e ai loro parenti stretti è vietato entrare in Cina, a Hong Kong e a Macao. A loro e alle aziende e istituzioni a loro associate è anche vietato fare affari con la Cina».

A dispetto delle previsioni, come da tradizione, Trump ha lasciato una nota per Joe Biden sulla scrivania dello Studio Ovale, il Resolute desk. Anche Melania ha lasciato «un breve messaggio di benvenuto» a Jill Biden.

«Il contenuto rimarrà riservato così come i commenti del tycoon nel seguire alcuni frammenti di inaugurazione sull’Air Force One prima dell’atterraggio in Florida. Sulla pista Melania è scesa con un vestito lungo in colori tropicali e ballerine. Un cambio d’abito (era salita in abito nero) che viene letto come una liberazione» [Semprini, Sta].

Cosa farà adesso The Donald? «Su di lui incombe un processo di impeachment al Senato, che se porterà a una condanna potrebbe squalificarlo a vita da cariche pubbliche. Secondo i collaboratori avrebbe accarezzato, nelle ultime ore, il sogno di formare un nuovo partito, il Patriot Party, facendo leva sulle spaccature tra i conservatori. O potrebbe provare a continuare a coltivare la base e i suoi alleati dentro il Grand Old Party. O ancora dedicarsi a nuove avventure nel business o nei media»
[Valsania, S24]. 

OGGI VI DICO… LA CASA BIANCA

“Nixon era un bravo Presidente, però quando uscì dalla Casa Bianca il servizio d’ordine contava l’argenteria.”
(Woody Allen)

“Nel mio paese prima si va in prigione e poi si diventa Presidente.”
(Nelson Mendela)

“L’intelligenza non serve per fare i capi di Stato. La dote che conta, nei capi di Stato, è la forza. Il coraggio, l’astuzia e la forza.”
(Oriana Fallaci)

“Alla Casa Bianca si dice che se un posto è troppo pericoloso, piccolo o povero, tocca alla First Lady scendere in campo.”
(Hillary Clinton)









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