RICORRENZE. NATI IL 2 MARZO

Stefano Accorsi, Daniel Craig, Michail Gorbaciov, Chris Martin, Papa Leone XIII, Papa Pio XII, Vittorio Pozzo, Lou Reed, Paola Taverna, Tom Wolfe.
MORTI: Howard Carter, Francesco II del Sacro Romano Impero, Gillo Dorfles, David Herbert Lawrence.

TENNIS! A CHI AFFIDEREI LA VITA?

L’impateggiabile Mauro della Porta Raffo ha scritto: “A quel che mi consta, è in campo tennistico che venne in mente a un giornalista specializzato di dire che il giocatore che avrebbe voluto vedere in campo a propria difesa, nel caso in cui l’esito di un incontro avesse in palio la sua vita, la scelta sarebbe caduta su…Un modo definitivo di mettere su carta chi si pensa sia stato, se non il più grande tennista di tutti i tempi, perlomeno quello meno battibile, a prescindere dalla superficie.Per inciso, il giocatore sul quale si pensò di ricorrere nella circostanza – anni lontani – fu Pancho Gonzales, mentre io, che li ho visti tutti, per via della determinazione assoluta che lo anima, opterei certamente per Novak Djokovic.Dovessi cambiare sport o attività,- nella boxe, tra i massimi, sceglierei ovviamente l’invitto Rocky Marciano, quando nelle categorie di peso minori, altrettanto certamente Eder Jofre,- nel judo, Anton Geesink,- nel ciclismo, Eddy Merckx in generale e Bernard Hinault nei Giri,- nel ciclocross, Mathieu Van der Poel,- negli scacchi, troppo umorale Bobby Fischer, Jose’ Raul Capablanca…E voi?”

IO MI AFFIDEREI A MC ENROE

Rispondo all’amico Mauro. Stimo molto Djokovic: lo portai a “Domenica in” quando era un giovane promettente. Ci divertì molto con la sua schiettezza, le imitazioni dei suoi rivali, l’ottimismo. Ora è il primo nel mondo, ma anche lui non è imbattibile: è stato battuto, lo sarà ancora. E allora, visto che si tratta di un gioco, e sono, o forse ero e non sono più, un giocatore, vorrei divertirmi fino all’ultimo istante, sceglierei Mc Enroe. Battibile, battibilissimo. Ma nessun tennista mi ha divertito più di lui: gli attacchi a rete, le proteste, le finte provocazioni per innervosire gli avversari e l’arbitro, il gioco spettacolare. Nel pugilato, per motivi simili, mi affiderei a Cassius Clay; nel ciclismo, sceglierei (io, romantico bartaliano, a Fausto Coppi). Negli altri sport, non ho particolare consapevolezza.

OGGI VI DICO… IL CAMPIONE

“La forza mentale distingue i campioni dai quasi campioni”. (Rafael Nadal)

“Se non sono felice dentro, non riesco ad essere un campione”.
(Diego Armando Maradona)

“Per vincere ed essere un campione serve grande personalità, altrimenti gli avversari ti mangiano”. (Andrea Pirlo)

“Quando scatto cerco di distruggere psicologicamente i miei avversari che non sanno mai fin dove posso arrivare”. (Marco Pantani)

“Fino a quando salgo sul blocco può esserci l’amicizia, poi esisto io”.
(Federica Pellegrini)








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