RICORRENZE… NATI IL 16 GENNAIO

Vittorio Alfieri, John Carpenter, Francesco II di Borbone, André Michelin, Kate Moss, Andrea Riccardi, Mario Tobino.
MORTI: Carole Lombard, Francesco Melzi d’Eril, Arturo Toscanini.

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… FILIPPO ED ELISABETTA

Da quando Filippo di Edimburgo si è ritirato dalla vita pubblica – nell’agosto 2017 – lui e la regina Elisabetta vivono per la maggior parte del tempo in case separate. Lei trascorre gran parte dell’anno nel cuore di Londra, lui vive a Wood Farm, all’interno della tenuta di Sandringham nel Norfolk. Si telefonano ogni giorno. [Saltalamacchia, Vanity].

 

UN SORRISO…IL GIN PER LA REGINA

I diamanti di Elisabetta II sono puliti con gin e acqua per risplendere di più. Lo rivela Angela Kelly, custode del guardaroba reale, nel libro The other side of the coin: the Queen, the dresser and the wardrobe [Bambini, Vanity].

 

 

 

 

OGGI VI DICO… LA NOBILTÀ

“La vera nobiltà è essere superiori a chi eravamo ieri.” (Colin Firth)

“Non la natura – che è unica per tutti – distingue i nobili dagli ignobili, ma le azioni di ciascuno e la sua forma di vita.” (Epicuro)

“La vera nobiltà si basa sullo sprezzo, il coraggio ed una profonda indifferenza.” (Albert Camus)

“La nobiltà dello spirito, rispetto a quella tradizionale, ha il vantaggio che uno se la può conferire da solo.” (Robert Musil)

“La vera miseria è la fa falsa nobiltà.” (Totò)

ATTUALIZZANDO… SANGUE BLU

Ma perché ai cosiddetti nobili è attribuito Il sangue blu? Penso che pochi lettori conoscano l’origine di questo modo di dire. Lo spunto mi arriva dal lettore Giovannino Zecca, di Roma, indignato – forse esageratamente – “perché si continua a parlare troppo spesso dei presunti nobili e molto poco dei poveri cristi”, e chiede “cosa diavolo significhi scrivere, senza spiegarlo mai, che i nobili siano di sangue blu.” Ho fatto una ricerca ed ecco i risultati.

POCO SOLE PER I NOBILI

Solitamente, è vero che il termine “sangue blu” è riferito a persone che provengono da nobili origini. Una ipotesi si fonda sul fatto che i nobili di un tempo avevano l’abitudine di uscire di rado. Rimanevano a lungo nelle loro case e non si esponevano quasi mai al sole: essere abbronzati voleva dire lavorare nei campi, come le classi meno abbienti. La loro carnagione restava biancastra e pallida, evidenziando ancora di più le loro vene che apparivano di un colore scuro, che rimandava al blu.

UNA PATOLOGIA, L’EMOFILIA


Un’altra ipotesi fa invece riferimento ad una brutta patologia: l’emofilia, una malattia ereditaria molto diffusa tra la nobiltà europea dei secoli passati. La malattia era aggravata ulteriormente dai frequenti incroci tra nobili consanguinei. Una malattia ereditaria recessiva, caratterizzata da un difetto nella coagulazione del sangue, che favorirebbe emorragie, provocando lividi e gonfiori bluastri.

 

FRANCESCO GIUSEPPE E SISSI

 

I nobili si univano in matrimonio tra di loro e mettevano al mondo eredi monosanguinei, deboli e malaticci. La consuetudine di sposarsi fra consanguinei ad esempio sarebbe all’origine dell’estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo. E tra i celebri matrimoni tra consanguinei passati alla storia, si ricorda la coppia formata dall’imperatore Francesco Giuseppe e la principessa Sissi.

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