RICORRENZE… NATI IL 14 GENNAIO

Giulio Andreotti, Angelo Bagnasco, Davide Casaleggio, Faye Dunaway, Giancarlo Fisichella, Marco Antonio, Albert Schweitzer, Steven
Soderbergh, Giampiero Ventura.
MORTI: Humphrey Bogart, Lewis Carroll, Domenico Ghirlandaio, Ray Kroc, Anais Nin, Rocky Roberts.

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… POLPETTE

Alessandro Manzoni era ghiotto di polpette [Sette].

 

 

 

UN SORRISO… MA NON SI FA

“Le scarpe aperte senza tacco, un’autentica sciagura estetica» [Scanzi, Il Fatto].

 

 

 

OGGI VI DICO…LA VOLGARITÁ

“Il bisogno di aver ragione: segno di spirito volgare.”(Albert Camus)

“La volgarità è il momento di pieno rigoglio del conformismo.” (Pier Paolo Pasolini)

“Ogni delitto è volgare, così come ogni volgarità è un delitto.” (Oscar Wilde)

“Morte… è l’unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.” (Aldous Huxley)

“Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate.” (Mark Twain)

ATTUALIZZANDO… I TORPIGNA

Nostalgie acute… Quanti “torpigna” involgariscono l’Italia di oggi? Non è semplice (per me non lo è) distinguere – quando si parla del passato – tra le impurità di un sentimento insidioso come la nostalgia e il valore del realismo di limpidi e razionali ricordi. Sono incline alla nostalgia e cerco di starne lontano, poi spesso ci ricasco, con tutte le scarpe, come dicono a Roma. Perciò ho letto con divertimento una intervista di Stefano Lorenzetto a Francesca Calissoni.

 

FRANCESCA CALISSONI, ELITE INTELLETTUALE

Plebeo come fui e sono, non la conoscevo. È la figlia di Anna Bulgari e sorella di Giorgio (17 anni, ne uscì con un orecchio tagliato) rapiti dall’anonima sarda nel 1983. Ho scoperto una donna di elite intellettuale, piacevolmente snob, ironica: mi ha fatto riflettere sul dubbio, irrisolto, nostalgia/realismo.

 

DA TORPIGNATTARA IL NEOLOGISMO

Di più: ho scoperto anche un suo neologismo che non conoscevo, torpigna. “Una volta mi capitò di definire torpigna, da Torpignattara – racconta Francesca – una persona sgradevole. La parola è entrata nel lessico del generone romano… Carlo Vanzina lo individuava in chi deambula con jeans a sbracaloni, scarpone da tennis, felpa e orecchino, una specie di Maurizio Arena che sulla spiaggia di Ostia sfoggia il costume alla Tarzan. Un po’ macho e un po’ romantico. Latin lover e bello de’ mamma, squattrinato…”

 

OGGI, DOVUNQUE, I TORPIGNA

“Oggi la società si è involgarita. Non è più come ai primi tempi di Porto Rotondo, quando da Luigino Donà dalle Rose trovavi Paul McCartney e Shirley Bassey… O nella villa di mio nonno, a Castiglioncello, venivano a pranzo Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Steno e Giovanni Spadolini. Oggi, ovunque vado, trovo solo torpigna”. Francesca conosce mezzo mondo. Domanda… Con quali e quanti torpigna, veri o presunti, conviviamo?

 

 

 

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