RICORRENZE…NATI IL 14 FEBBRAIO

Leon Battista Alberti, John Barrymore, Daria Bignardi, Michael Bloomberg, Edison Cavani, Lara Croft, Stefano Di Battista, Valerio Mastandrea, Valentina Vezzali.
MORTI: James Cook, la pecora Dolly, Michele Ferrero, Marco Pantani.

 

 

 

L’INDISCREZIONE… QUENTIN TARANTINO


Scrivono a mano Joyce Carol Oates e anche Quentin Tarantino, le sceneggiature vengono fuori da pagine e pagine riempite con una grafia tortuosa ma ordinata [Salemi, D].

 

 

 

 

OGGI VI DICO… IL TALENTO

“L’artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza lavoro.”  (Émile Zola)

“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.”  (Lucio Anneo Seneca)

“Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può. Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento.”  (Carmelo Bene)

“Volete sapere il grande dramma della mia vita? È che nella vita ho messo il mio genio, nelle mie opere solo il talento.”  (Oscar Wilde)

“Il talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire; il genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere.”  (Arthur Schopenhauer)

 

UN SORRISO SCARAMANZIE

Schiller non scriveva se non aveva delle mele guaste sul tavolo, Balzac si metteva a tavolino solo in abito da monaco.

 

 

 

 

ATTUALIZZANDO… LA VIA PER IL SUCCESSO

Per arrivare al successo il talento non può bastare, indispensabili sono la costanza e anche un po’ di fortuna. Col talento senza metodo quasi sempre il naufragio è inevitabile. Col metodo senza talento si può arrivare a livelli dignitosi. Comunque sia, sono affascinato dal talento, quando (ahimè raramente) mi ci imbatto: mi emoziono come un bambino davanti a un giocattolo desiderato, a volte mi commuovo.

 

 

IL GIOVANE RAPANÀ, LEGATO ALLE SUE RADICI

In una certa fase della mia vita (e in una diversa situazione economica del nostro Paese) riuscivo ad ingaggiare giovani talentuosi schioccando le dita, anche solo sulla base di una lettera, o di un colloquio. Oggi non è più così. Conosco un giovane di grandi qualità: si chiama Tiziano Rapaná, è nato a Lecce, non ha ancora trent’anni: il papà impiegato, la mamma casalinga. Oggi vive a Campi Salentina (dove nacque Carmelo Bene). Scrive, non solo giornalismo. La vita provinciale gli sta stretta, “mentre il girovita si allarga moderatamente”. Ma è legato carnalmente alle radici, alla famiglia. È riservato fino al midollo, non ha account social, non è un tipetto da facili confidenze.

SCRIVERE UN ROMANZO, AFFRONTARE LE PROPRIE CONTRADDIZIONI

Frequenta pochissima gente, Rapanà, e mal sopporta i leader. Purtroppo, oggi, nei posti che contano (non solo per la scrittura) non ci sono molte persone pronte – per difficoltà economiche o per aridità di cuore – a valorizzare il talento. Scopro e riscopro il giovane Tiziano, gli do un consiglio pubblicamente: provi a scrivere un romanzo sulle sue contraddizioni, molti giovani di oggi (non meno confusi) potrebbero riconoscersi nei suoi stessi problemi. Altro tema interessante è la rinuncia a staccarsi dal sud, io l’ho fatto e ho qualche (acuto) rimorso.

 

 

 

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